THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

martedì 22 luglio 2008

MEDIAZIONE

Il problema che sta all base di un conflitto lo si ridefinisce sulla base di ciò che è accaduto nel passato e di ciò che accade nel presente.
Le soluzioni NO, fanno parte del futuro, di ciò che è possibile sperare. Il futuro inteso come ciò che si può osare fare, puntando in alto, ad una sorta di comprensione più alta della realtà dei rapporti umani, come un percorso di apprendimento-
Questo non significa cominciare a stipulare accordi per la vita, ma iniziare a risolverne alcuni piccoli.

La soluzione, a volte, è la possibilità stessa di continuare un dialogo tra persone che non sapevano ascoltarsi, oanche riaccenderne la voglia per trovare nuovi accordi. Ma perchè questo possa accadere il percorso può essere molto faticoso, perchè si richiede alle parti in conflitto di fare a meno della violenza ( tutte le varie forme di violenza) di abituarsi a gestire il conflitto, di trovare soluzioni rispettose dei diversi bisogni e necessità, compresa quella dell'autonomia.

Allora significa che le parti hanno intimamente accettato e condiviso le stesse regole del gioco, lo stesso modo di gestire i conflitti, come convivere con gli altri. Questo perchè entrambi le parti si pongono su un piano di parità e i indipendenza, in cui l'una, magari talora sapendo di avere più potere dell'latro ( qualsiasi essa sia) vi rinuncia, per accettare la sfida di un dialogo tra persone che si riconoscono semplicemente tali, con le proprie debolezze.

Allora quando si assume questo modo di convivere nel conflitto, non si vince più l'uno contro l'altro, ma nel conflitto si vince insieme o si perde insieme. E' intravedere un nuovo modo di convivenza a cui tendere, che ha più il sapore del futuro che del passato.

La mediazione è facilitare tutto ciò evitando di essere trascinati dalla apparente ipocrisia di una pace che non regge o da quella razionalità su cui si basano i rapporti di forza che comunque non risolvono i problemi.

Mediare non è sostituirsi alle parti, ma favorire l'ascolto, il dialogo,
il riconoscimento dell'altro come valido interlocutore, il suo rispetto.

E' anche trovare soluzioni inaspettate a partire dalle piccole cose del quotidiano. E' progettare un futuro e quindi sperare nella creatività, nell'innovazione, nel cambiamento della relazione.

Mentre si sta nel conflitto si può impiegare utilmente il tempo ad ascoltare:; non è sola audizione, ma provare a sentire come sente l'altro, magari sviluppando anche empatia, ossia mettendosi nei panni dell'altro per riuscire a vederele cose dal suo punto di vista, così come le vive e ne parla. Ascoltare vuol dire anche accogliere i sentimenti dell'altro, sentirsi abbastanza forte da poterci permettere di farlo senz co-fonderci.

Ascoltarci è fondamentale per trovare soluzioni al conflitto. A volte i conflitti si sviluppano anche in forme violente perchè si reclama un ascolto dell'altro che non vi è mai stato.

... qualcosa in più che mi fa riflettere...

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