THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

giovedì 29 gennaio 2009

QUO VADIS?

Quo vadis?... si domandò.

Dove vai?
La domanda le vorticava nella mente superandone i confini, in lingue note e ignote.
Dove stai andando?
Si vide di colpo come un serpente che era rimasto arrotolato per anni.
Dove stai andando?
Vide la vita come un loto dai mille petali che avrebbe dovuto trovare,
prima di conoscere l'appagamento.
Come e dove avrebbe dovuto iniziare la sua ricerca?
Dove stai andando?
... adesso la piccola è una donna ...

sabato 17 gennaio 2009

Mentre Tutto Scorre ... domani è il mio compleanno

Parla in fretta
e non pensar
se quel che dici
può far male
perché mai
io dovrei
fingere
di essere fragile
come tu mi (vuoi)
(vuoi)nasconderti
in silenzi
mille volte
già concessi
tanto poi
tu lo sai
riuscirei
sempre a convincermi
che tutto scorre

usami
straziami
strappami l’anima
fai di me
quel che vuoi
tanto non cambia
l’idea che ormai
ho di te
verde coniglio
dalle mille
facce buffe

e dimmi ancora
quanto pesa
la tua maschera
di cera
tanto poi
tu lo sai
si scioglierà
come fosse neve al sol
mentre tutto scorre

usami
straziami
strappami l’anima
fai di me
quel che vuoi
tanto non cambia
l’idea che ormai
ho di te
verde coniglio
dalle mille
facce buffe

sparami addosso
bersaglio mancato
provaci ancora
è un campo minato
quello che resta
del nostro passato
non rinnegarlo
è tempo sprecato
macchie indelebili
coprirle è reato
scagli la pietra chi è senza peccato
scagli la pietra chi è senza peccato
scagliala tu perché ho tutto sbagliato

usami
straziami
strappami l’anima
fai di me
quel che vuoi
tanto non cambia
l’idea che ormai
ho di te
verde coniglio
dalle mille
facce buffe

mercoledì 7 gennaio 2009

FUORI C'è TANTA NEVE

... una giornata da dimenticare
ma che non si dimenticherà facilmente...
Dire La Verita' ai sordi avra' comunque un Valore...
La tua Chiarezza non dipende dalle parole nè da chi le ascolta.
Il mondo urla e strepita anche se fuori c'è tanta neve che rompe i rumori.
OGGI VOGLIO CHE LA DELUSIONE LASCI POSTO SOLO AL SILENZIO.
NON CI SONO
STOP





martedì 6 gennaio 2009

La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte.

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte.
Il vestito alla romana
viva viva la Befana.

COSì MI DICEVA LA MIA NONNA...

Il termine Epifania deriva dal greco “Tà epiphaneia” cioè manifestazione della divinità. Nella liturgia cristiana passò a significare la manifestazione di Gesù agli uomini come Messia. Con il passar del tempo l’Epifania finì per ricordare solo la venuta e l’adorazione dei Re Magi. Il termine si deformò nei vari dialetti: da Bifania a Epifagna e così via. La figura della Befana ha origini antichissime. I romani celebravano l’inizio dell’anno con le “Sigillarie”, feste in cui ci si scambiavano doni in forma di statuette dette appunto Sigilla. Le Sigillarie erano attese soprattuttodai bambini che ricevevano in dono i sigilla in forma di bamboline e animaletti in pasta dolce. Nel Medioevo l’ Epifania rappresentava la “Dodicesima notte” nel periodo tra Natale e il 6 gennaio. Da questo periodo, che viene dopo la seminagione, dipendeva il raccolto futuro e quindi la sopravvivenza del nuovo anno. Durante queste notti i contadini credevano di vedere volare sopra i campi seminati Diana, dea della fertilità. La Chiesa condannò questa figura pagana e Diana, da dea della fecondità, diventò una divinità infernale. Da qui nascono i racconti di vere e proprie streghe e dei loro voli e convegni a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno.

Dal XIII al XVI secolo la Befana non è ancora una persona ma solamente una festa, una delle più importanti e gioiose dell’anno. Nel tardo 1500 si comincia a parlare di Befane come figure femminili che vanno in giro di notte a far paura ai bambini. In seguito la Befana diventa una benefica vecchina che, a cavallo di una scopa, porta doni nella dodicesima notte. Il suo culto si ritrova in varie parti del mondo. In Francia si fa un dolce speciale al cui interno si nasconde una fava. Chi la trova viene nominato Re o Regina della festa. In Spagna i bambini pongono davanti la porta di casa un bicchiere d’acqua e del cibo. In Russia, dove il Natale viene celebrato il 6 gennaio, i doni vengono portati da Padre Gelo accompagnato da Babuschka, una simpatica vecchietta.
La festa assume caratteri diversi nelle varie regioni. In Veneto i ragazzi girano per le case cantando laudi in onore della Sacra Famiglia; in Toscana vi sono le “befanate” rappresentazioni sacre e profane. Befanate sono anche i canti che gruppi di giovani intonano davanti le case per ricevere doni, come accade in Calabria, Sicilia, Puglia e nel nostro Abruzzo.
In Friuli dischi infuocati si fanno ruzzolare sui fianchi delle colline; in Veneto vengono accesi falò per bruciare fantocci raffiguranti la Befana; in Abruzzo si pensa che gli animali parlino ma non bisogna udirli, pena la morte.
C’è inoltre una leggenda comune che spiega la nascita di questa figura “Quando i Re Magi partirono per portare doni a Gesù Bambino, solo una vecchietta si rifiutò di seguirli. Quando, pentita, cercò di raggiungerli, non ci riuscì. Da allora, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, volando su una scopa con un sacco sulle spalle, passa per le case a portare ai bambini i doni che non è riuscita a dare a Gesù Bambino”.
La storia della Befana pone quindi le sue radici all’interno di una tradizione culturale di matrice pagana, di superstizioni e aneddoti magici.Lo stesso periodo natalizio si pone in un momento dell’anno che storicamente era ricco di rituali e usanze legati alla terra, all’inizio del nuovo raccolto e all’idea di propiziarsi fortuna e prosperità nell’anno nuovo.E’ un personaggio che ha colto suggestioni da diversissime leggende e trasposizioni culturali. L’enciclopedia Treccani ne dà la seguente definizione: è per il popolo un mitico personaggio in forma di orribile vecchia, che passa sulla terra dall’1 al 6 gennaio. Nell’ultima notte della sua dimora il mondo è pieno di prodigi: gli alberi si coprono di frutti, gli animali parlano, le acque dei fiumi e delle fonti si tramutano in oro. I bambini attendono regali; le fanciulle traggono al focolare gli oroscopi sulle future nozze, ponendo foglie di ulivo sulla cenere calda; ragazzi e adulti, in comitiva, vanno per il villaggio cantando…in alcuni luoghi si prepara con cenci e stoppa un fantoccio e lo si espone alle finestre…I contadini della Romagna toscana sogliono invece portarlo in giro sopra un carretto, con urli e fischi, fino alla piazzetta del villaggio, ove accendono i falò destinati a bruciare la Befana…Gli studiosi vedono nel bruciamento del fantoccio (la Vecchia, la Befana, la Strega), che persiste un po’ dappertutto in Europa, la sopravvivenza periodica degli spiriti malefici, facendo risalire il mito della befana a tradizioni magiche precristiane…
L’etimologia del nome Befana, è strettamente legato al nome della festa, è una derivazione infatti delle forme dialettali con cui il popolo esprimeva il termine “Epifania”. Il dualismo affascinante che sta sotto alla figura di questa vecchia è forse il motivo per cui non è mai diventata un vero e proprio oggetto commerciale, fatta esclusione per gli ultimi anni. Se San Nicola è un santo protettore, e Babbo Natale un paffuto rubicondo nonnino che accontenta tutti i bambini, la Befana è invece la sostanza femminile pagana di una lunga tradizione rituale contadina. Non porta soldi, e non ha neppure un gruppo di elfi artigiani per fare regali, la Befana tradizionale porta arance, noci, piccoli dolci casalinghi e carbone, ultimamente zuccherato ma comunque carbone, e ci ricorda che dopo le feste si torna a lavorare a “sgobbare” per i frutti del terreno. Non è un caso l’usanza di dire “l’epifania tutte le feste porta via”. Perché è proprio dopo il sei Gennaio che il contadino ricominciava con la nuova semina, che si riprendevano i fervori casalinghi per dar vita ad un nuovo, e si sperava, prosperoso raccolto.


illustrazione di m. addis

lunedì 5 gennaio 2009

PRIMA FEBBRE DELL'ANNO

L'australiana è arrivata anche da me...
certo preferivo un australiano.

E' da ieri pomeriggio che sono chiusa in casa, l'unica uscita è stata con Mirtilla ,che ogni tanto mi ricorda di esistere.
Nel frattempo, mezza moribonda, sto approfittando di questi ultimi giorni festivi per sistemare casa...
RIORDINARE parola d'ordine.
Quanti ricordi e quante cose inutili sono state conservate in questi ultimi anni.
Il ricordo delLa consegna di Alcuni oggetti è molto vivo e nello stesso tempo bello.
Ricordi piacevoli che ho trascurato.
Rimettendo in ordine anche la libreria, Ho riconsegnato loro un posto e il giusto valore.

Mi sono resa conto di essermi occupata molto della superficie, lavoro che è servito per arrivare oggi ad eliminare tante tante cose. Ieri finalmente, mi sono armata di coraggio
e pazienza ( non ho mai maneggiato cavi elettrici) per affrontare l'argomento LUCE BAGNO. Dopo 5 anni ho finalmente installato una bella plafoniera a forma di sole nel mio "bellissimo" bagno. Oltre alla luce ho aggiunto un tappetino a forma di cuore rosso, la sagoma a specchio di un barboncino sul coperchio del WC e nuove foto, diciamo che ho un bagno totalmente personalizzato. Aria di rinnovo! ci voleva.
Altro lavoro da mastra Geppetta è stato riincollare, con colla a caldo, lungo tutta una parete un cavo dell'antenna che era orbitante da almeno tre anni.
Soddisfazioni femminili non da poco in particolar modo nel momento in cui chi è venuto a trovarmi (amico uomo) è rimasto stupito da tutti i miei attrezzi: martello, pinze, spatole, brugole, cacciavite con varie punte, stucco da muro, nastro isolante, forbici da elettricista, chiodi in acciao e non.... insomma ben equipaggiata.
Slurp!
PULIZIA PULIZIA PULIZIA piccoli cambiamenti che portano rinnovo dentro e fuori.

domenica 4 gennaio 2009

sabato e domenica

DESTINO
beffardo burlone derisore canzonatore beffeggiatore ironico sarcastico satirico pungente
si muove come meglio crede,
Puntuale direttore d'orchestra d'incontri
... Allegro andante ma non troppo ...
manipolatore dei desideri
Ricamatore di sguardi
Saggio stregone del tempo.


Spesso ci si imbatte nel nostro destino
proprio lungo la strada per evitarlo.

(Kung Fu Panda)

sabato 3 gennaio 2009

Più Di Me


Sai c’è una ragione di più
per dirti che vado via
vado e porto anche con me
la tua malinconia
certo le mie mani
ti vorranno ancora
ma ci sarà chi me le tiene
oggi e domani
e poi domani ancora
finchè il mio cuore ce la fa
sei tu quella ragione di più
mi hai chiesto
talmente tanto

io non ho più niente
per te e ti amo
tu non sai quanto
amo da morire anche il tuo silenzio
che non mi lascia andare via
vado ma se mi dici
non lasciarmi solo
non so se il cuore ce la fa
è una ragione di più.

Ornella Vanoni

venerdì 2 gennaio 2009

CAPODANNO TORINESE CON AMICHE


ATTESA
lenticchie e cotechino

carpaccio

patate
salumi

insalata russa
giardiniera
3 bottiglie di tufo di greco
una bottiglia diBerlucchi
una bottiglia di Ferrari

FINALMENTE è ANDATO SIAMO NEL 2009

1 gennaio ORE 3am dopo aver "cazzeggiato"
e tranquillizzato Mirtilla
siamo pronte per uscire



VERSO I MURAZZI MA PRIMA...


SI VA AD AFFACCIARSI SUL PONTE DEL PO IN PIAZZA VITTORIO
A BUTTARE IL 2008
E TUTTE LE SUE COSE ASSURDE


ORA PRONTE PER ANDARE A FINIRE LA SERATA ... SI VA A BALLARE

LE DANZE E LA SERATA SI APRONO E CONTINUANO
CON

4 VODKALEMON

5 RUM E PERA ...


GLI AMICI

ORE 7.30 PIAZZA VITTORIO SFATTE SFINITE CONTENTE BRILLE SORRIDENTI PRONTE PER IL NUOVO ANNO CI RIAVVIAMO A CASA MA PRIMA UNA COLAZIONE DEGNA PER ASSORBIRE TUTTI I BAGORDI


... RISVEGLIATE ALLE 18.00... ANCORA UNA VOLTA BUON ANNO A TUTTI!