THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

mercoledì 31 dicembre 2008

-3...-2...-1 BUON ANNO!


OK CI SIAMO!
manca poco e l'anno bisesto e anche funesto fra poco ci saluta.
Per iniziare in modo scaramantico...
Sta sera qualcosa di rosso verrà indossato
come si usa in Spagna si ingoieranno 12 chicchi d'uva, uno per ogni tocco
si mangeranno tonnellate di lenticchie perchè ai soldi non si dice mai no
si terrà in mano uno dei propri portafortuna
si terrà il naso in su per guardare l'esplosione di colori in cielo
si abbraccerà il proprio uomo o la propria donna
augurandosi che tutto inizi per il meglio

il pensiero andrà anche a chi non è più accanto
ma un posto nella mente c'è l'ha sempre.

e infine Un pensiero a chi non vivrà niente di tutto ciò 
perchè impegnato a sopravvivere alla follia del mondo.

Insomma...
che sia un buon inizio per tutti!

BUON INIZIO D'ANNO
e soprattutto buon 2009.



mercoledì 24 dicembre 2008

CALDI AUGURI

partita...
e mentre sono in viaggio auguro a tutti buone feste!!!!
(qui fa un caldo pazzesco)

domenica 21 dicembre 2008

GUARDAMI

GUARDAMI
Non potrai mai trovare un altro come me
Sarà difficile perfino anche per te
Che hai sempre avuto tutto

venerdì 19 dicembre 2008

EX A TUTTO TONDO!

Scelgo di mettere quella gonna, quella nera, quella del primo incontro, quella parigina, quella a tubo che mi fascia tutta, quella che mi fa un bel sedere, quella che non mettevo da anni.
Quella del grande evento quella che sfata il grande evento.

... ma che bello ballare, bere e parlare con la ex moglie dell'Ex!...

Scatenatissima nelle danze con un debole verso di me.
Risate e incredulità.
Voglia di interagire con me,
ma che vuoi?
stai lontana e invece... no!
sempre più vicina vuole la mia complicità nel ballo.
Ok
DANCE DANCE DANCE
ALLA FINE QUALCOSA IN COMUNE L'ABBIAMO.
Osservata, guardata, la volevo tanto vedere in passato e ora me la ritrovo lì sotto i miei occhi,
con il suo sorriso e scatenamento, i suoi gioielli etnici.
i suoi polpacci sono effettivamente brutti e le sue tette piccole!

giovedì 11 dicembre 2008

47 AUGURI


esprimi il tuo desiderio e poi soffia!


buon compleanno

mercoledì 10 dicembre 2008

OIL: LA FORZA DEVASTANTE DEL PETROLIO LA DIGNITà DEL POPOLO SARDO

Il documentario, frutto di un lungo lavoro sul campo, racconta l’odissea della popolazione di Sarroch (Cagliari) in rapporto con la raffineria Saras, e gli effetti di quest’ultima sull’ambiente e la salute dei cittadini.
Saranno presenti il regista Massimiliano Mazzotta, Ezio Cuoghi (Direttore della scuola di Nuove Tecnologie per l’Arte, Accademia di Brera), Antonio Caronia (Docente di Comunicazione multimediale, Accademia di Brera), Annibale Biggeri (Ricercatore, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Statistica, Università degli studi di Firenze).


SE AVETE DEL TEMPO ANDATE A VEDERE...
NE VALE LA PENA

ARCHITETTO...AUGURI

BUON COMPLEANNO!


martedì 2 dicembre 2008

COSIMO E VIOLA

Era lì sul prato, bella come non mai, e la bellezza che induriva appena i suoi lineamenti e l’altero portamento della persona sarebbe bastato un niente a scioglierli, e riaverla tra le braccia…
Poteva dire qualcosa, Cosimo, una qualsiasi cosa per venirle incontro, poteva dirle:
- Dimmi cosa vuoi che faccia, sono pronto… - e sarebbe stata di nuovo la felicità per lui, la felicità insieme senza ombre.
Invece disse:
- Non ci può essere amore se non si è se stessi con tutte le proprie forze.
Viola ebbe un moto di contrarietà che era anche un moto di stanchezza. Eppure ancora avrebbe potuto capirlo, come difatti lo capiva, anzi aveva sulle labbra le parole da dire: “Tu sei come io ti voglio” e salire subito da lui… Si morse un labbro.
Disse:
- Sii te stesso da solo, allora.“Ma allora esser me stesso non ha senso”, ecco quello che voleva dire Cosimo.
Invece disse:
- Se preferisci quei due vermi…
- Non ti permetto di disprezzare i miei amici!
- lei gridò e ancora pensava: “A me importi solo tu, è solo per te che faccio tutto quel che faccio!”
- Solo io posso essere disprezzato.
- Il tuo modo di pensare!
- Sono una cosa sola con esso.
- Allora addio. Parto stasera stessa. Non mi vedrai mai più.
Corse alla villa, fece i bagagli, partì senza neppure dire niente ai luogotenenti. Fu di parola. Non tornò a più Ombrosa. Andò in Francia e gli avvenimenti storici s’accavallarono alla sua volontà, quand’ella già non desiderava che tornare. Scoppiò la rivoluzione, poi la guerra; la Marchesa dapprima interessata al nuovo corso degli eventi (era nell’entourage di Lafayette), emigrò poi nel Belgio e di là in Inghilterra. Nella nebbia di Londra, durante i primi anni delle guerre contro Napoleone, sognava gli alberi d’Ombrosa. Poi si risposò con un lord interessato nella Compagnia delle Indie e si stabilì a Calcutta. Dalla sua terrazza guardava le foreste, gli alberi più strani di quelli del giardino della sua infanzia, e le pareva ogni momento di vedere Cosimo farsi largo tra le foglie. Ma era l’ombra d’una scimmia o d’un giaguaro.
[...]
Cosimo restò per lungo tempo a vagabondare per i boschi, piangendo, lacero, rifiutando il cibo. Piangeva a gran voce come i neonati, e gli uccelli che una volta fuggivano a stormi all’approssimarsi di quell’infallibile cacciatore, ora gli si facevano vicini, sulle cime degli alberi intorno o volandogli sul capo, e i passeri gridavano, trillavano i cardellini, tubava la tortora, cinguettava il fringuello e il luì; e dalle altre tane uscivano gli scoiattoli, i ghiri, i topi campagnoli, e univano i loro squittii al coro, e così si muoveva mio fratello in mezzo a questa nuvola di pianti.
Poi venne il tempo della violenza distruggitrice: ogni albero, cominciava dalla vetta e, via una foglia via l’altra, rapidissimo lo riduceva bruco come d’inverno, anche se non era d’abito spogliante. Poi risaliva in cima e tutti i ramoscelli li spezzava finché non lasciava che le grosse travature, risaliva ancora, e con un temperino cominciava a staccare la corteccia, e si vedevano le piante scorticate scoprire il tronco bianco con abbrividante aria ferita.
E in tutto questo rovello, non c’era più risentimento contro Viola, ma soltanto rimorso per averla perduta, per non aver saputo tenerla legata a sé, per averla ferita con un ingiusto e sciocco orgoglio. Perché, ora lo capiva, lei gli era stata sempre fedele, e se si portava dietro altri due uomini era per significare che stimava solo Cosimo degno d’essere il suo unico amante, e tutte le sue insoddisfazioni e bizze non erano che la smania insaziabile di far crescere il loro innamoramento non ammettendo che toccasse un culmine, e lui lui lui non aveva capito nulla di questo e l’aveva inasprita fino a perderla.
Per alcune settimane si tenne nel bosco, solo come mai era stato; non aveva più neanche Ottimo Massimo, perché se l’era portato via Viola. Quando mio fratello tornò a mostrarsi a Ombrosa, era cambiato. Neanch’io potevo più farmi illusioni: stavolta Cosimo era proprio diventato matto.

da Il barone rampante, Italo Calvino

lunedì 1 dicembre 2008

parole regalatemi...

dai sbilanciati berbèr...
fai pure la timida....
secondo me sei un pò berbèr...

mi piace l'idea di me
berbèr...

LA LUNA


In questa serata fredda e umida,
in questo primo di dicembre,
c'è una sottile luna accompagnata da una stella.
Una coppia che affascina
per tanta bellezza e dolcezza.

Finalmente si lascia andare

ora che nessuno la vede

l' ascolta
e reclama.

Forse ha troppe cose per la testa,
troppe persone "inutili" intorno
,
troppi impegni
,
troppe parole da ascoltare
nessuno delle quali che le interessino veramente...

non ha granchè da dire.
quello che le sta a cuore lavora dentro
e non ha bisogno di parole...
...
ti chiamo dopo
ok chiama dopo
scegli bene però,
le parole per dopo.
Sono stanca di ricevere
gomitate ben appuntite,
non portano niente.
A lungo andare solo indifferenza.
...
DRIINNN DRINNN DRINNN

...pronto...
... ciao come stai?
... bene grazie e tu?
... bene grazie e tu?...
... bene grazie e tu?
... bene grazie e tu?...

Sara ascolta mentre lui
con tono "metallico"
qualcosa le racconta.
E' piacevole ugualmente.

Mercoledì sono andato via,
come ogni anno mi hanno richiesto.


Bene! son contenta di quello che hai fatto,
che tu abbia visto loro e che ti sia ricaricato...

L'atmosfera di Quella città ti fa bene,
quell'occasione ti ha sempre regalato bei momenti...

E' fiera di lui
( ma al maestro questa cosa non interessa più)

e lei non glielo dice.

senti allora come ci mettiamo daccordo?...

Sara si siede,

non lo so
fai tu
vedi tu
scegli tu
dimmi tu
decidi tu

non importa più
indifferenza

ormai qualsiasi risposta è indifferente.
Ne ha ricevute così tante...
son fatto così
devo fare la lavatrice
no, ho un impegno
no, non posso
si potrebbe fare
ti farò sapere
se continui così mi fai arrabbiare
devo partire
sono qua e son la in fila per 6 con il resto di 2

Una in più o in meno non cambia niente.


Vorrebbe dirgli:
Sorridi e smettila di pungere.
Alleggerisci il carico...


un leggero affaticamento si è avviato
l'ossigeno inizia a mancare
e la piccola fiammella di Moccolo
diventa sempre più debole
e pesante da alimentare.

La testa gira non solo per le parole di lui.
Avvenimenti, fatti, umori.
Sara sta cambiando,
vede lucidamente cosa vuole
e cosa è meglio per lei.
Chiude il telefono
è cosa buona distendersi.
Chiude gli occhi.

Domani si vedrà
...

Anita Berber


Anita Berber è stata uno dei personaggi più scandalosi della Repubblica di Weimar. Non ebbe paura di mostrare la sua bisessualità ed i suoi vizi smodati fra uso di droghe ed altri eccessi, ma fu soprattutto un’attrice carismatica e la prima danzatrice che si esibì nuda incarnando sulle scene l'incredibile modernismo di una cultura e di un'umanità che il nazionalsocialismo tedesco spazzò via nel giro di dieci anni.

Morì di overdose nel 1928.

Anita Berber (1899 – 1928) was a German dancer, actress, writer, and prostitute who was the subject of an Otto Dix painting. She lived during the Weimar period.

Born to divorced bohemian parents (a cabarét artist and a violinist), she was raised mainly by her grandmother in Dresden. By the time she was 16, she had moved to Berlin and made her debut as a cabaret dancer. By 1918 she was working in film, and she began dancing nude in 1919. She was scandalous, androgynous and infamous, quickly making a name for herself on the Berlin scene. She wore heavy dancer’s make-up, which on the black and white photos and films of the time came across as jet black lipstick painted across the heart-shaped part of her skinny lips, and charcoaled eyes.[1]

Her hair was cut fashionably into a short bob and was frequently bright red, as in 1925 when the German painter Otto Dix painted a portrait of her, titled "The Dancer Anita Berber". Her dancer friend and sometime lover Sebastian Droste, who performed in the film Algol (1920), was skinny and had black hair with gelled up curls much like sideburns. Neither of them wore much more than lowslung loincloths and Anita occasionally a corsage worn well below her small breasts.[1]

Berber's cocaine addiction and bisexuality were matters of public chatter.[2] She was allegedly the sexual slave of a woman and the woman's 15-year-old daughter. She could often be seen in Berlin's hotel lobbies, nightclubs and casinos, naked apart from an elegant sable wrap, with a pet monkey and a silver brooch packed with cocaine. Besides being a cocaine addict, she was an alcoholic, but at the age of 29, gave up both suddenly and completely. According to Mel Gordon in The Seven Addictions and Five Professions of Anita Berber,[3] she was diagnosed with galloping tuberculosis while performing abroad. She died on November 10, 1928 in a Kreuzberg hospital and was buried at St. Thomas cemetery in Neukölln.

A 1987 film by Rosa von Praunheim titled Anita - Tänze des Lasters centres around the life of Anita Berber.[4] The band Death in Vegas named a song after her, and is on the album Satan's Circus.

filmografia

Unheimliche Geschichten (Storie inquietanti, 1919)
Regia: Richard Oswald; sceneggiatura: R. Oswald, Robert Liebmann; fotografia: Carl Hoffmann; interpreti: Anita Berber, Reinhold Schünzel, Conrad Veidt, Hugo Döblin, Paul Morgan, Georg John; origine: Germania; produzione: Film AG; durata: 109’

Il dottor Mabuse
Il dottor Mabuse
Regia
Fritz Lang
Cast
Lil Dagover, Alfred Abel, Rudolf Klein-Rogge, Anita Berber, Aud Egede Nissen, Gertrude Welcker, Bernhard Goetzke, Robert
Anno
1922
Durata 242 minuti Audio Muto
Genere Horror Distribuzione Dischi Ermitage srl
Trama
Diviso in due parti, Ein Bild der Zeit (Il grande giocatore - Un quadro dell'epoca�) e Inferno-Menschen der Zeit (Inferno-Uomini dell'epoca), e' il primo dei tre film che Fritz Lang ha dedicato alla figura del genio malefico del dottor Mabuse. Dai Mabuse discendono gli Himmler, gli Hitler...(Fritz Lang)

lunedì 24 novembre 2008

chi ha tolto la corrente?

Dopo un fine settimana montanaro sono stata prosciugata delle mie energie.
Oggi è difficile affrontare questo lunedì. Sono stanca.

giovedì 20 novembre 2008

DOPOSBORNIA SPIRITUALE

"'doposbornia"' spirituale?
Come si sa la forza del pensiero negativo non ha limiti e si sa anche che chi cerca trova.
Per il puro,,, tutto è puro; invece il pessimista scopre dappertutto lo zampino del diavolo, il tallone d'Achille...
paroleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparole paroleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparole paroleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparoleparole
pensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieri
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pensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieripensieri
pensieri

troppe parole in pensieri, ogni pensiero un mattone del e nel tempo
e i fatti?

I fatti si perdono in questo oceano di pensieri in parole!

prendimi chiamami cercami agisci!
non mi lasciare andare via.


Sara appoggia la penna sul tavolo,, piega il foglio.
Riprende a sorseggiare il suo vino rosso.

martedì 18 novembre 2008

L'AMICA DI PAPà

Piace a lui e piace ai suoi piccoli cuccioli di sette e otto anni.

venerdì 14 novembre 2008

giovedì 13 novembre 2008

ELIMINATA

ELIMINaTA!
ELIMINaTA!
ELIMINaTA!
ELIMINaTA!
ELIMINaTA!



Il pianto si addice a una dea.
Quando non ha saputo riconoscere il suo doppio, creato dall'inizio dei tempi per lei,
seminato nel cuore nella mente e nell'anima.
Se l'ha lasciato andare senza farsi riconoscere,
la nostagia sarà meno dolce e allagherà i suoi giorni.
Ma più amaro e disperato è il pianto di colui
che di una dea ha ucciso le illusioni.

Dicono che l'amore inganna i sensi.
Altera e distorce le sensazioni.
Ci si odora e si sentono gli odori,
si gusta e ci si gusta,
si tocca e si è toccati,
si vedono i colori
e ci si specchia anche nelle superfici opache.
Non è solo questo.
L'amore passa attraverso le parentesi.
Si apre e si chiude con l'umore delgioco antico del nascondersi e del ritrovarsi.
Sono stata schiava dell'amore.
Volevo il dilatarsi del tempo dentro i sensi e nello stomaco per fare arrivare quella cosa struggente che quasi porta alle lacrime.
Punto esclamativo.
E già l'amore ha un abuso di esclamazioni.
Altro punto esclamativo.
La dea mi ha detto che posso vedere ancora senza inganni e posso sentire il reale odore di un uomo su di me.
amo vado e poi dimentico
punto a capo

il quinto battito del cuore

lunedì 10 novembre 2008

parole regalatemi


"va bene va bene va bene anche se non va bene! alla grande sempre,,, anche quando non è neppure abbastanza, si dice alla grande.... però ridi almeno un pò, almeno virtualmente! "

venerdì 7 novembre 2008

CAMMINARE

Sono in cammino più di prima anche se ancora non conosco la mia destinazione o forse si:
il mondo, quello da cui mi difendo, sfuggo, vivo. Camminare mi è stato detto.
Camminare un verbo che apre l'incognita di molte strade ed evoca la stanchezza di troppe soste.
Camminare e riflettere su come comportarsi per non disperdere le proprie energie in avventure inutili o pericolose e cercare di capire, durante le inevitabili esperienze del camminare, le cause di ciò che avviene, perchè il futuro non sia una trappola insidiosa.

salto! salti?





mercoledì 5 novembre 2008

se solo tu sapessi

"Se solo tu sapessi ... o ti ricordassi di me" Se solo tu sapessi, la mente di Sara ogni tanto ripete.
Se solo tu sapessi... quanto tutto intorno a me prende forma e colori. A tratti brillanti ma spesso desaturi di passione.
Se solo tu sapessi... Incontri trasparenti e voli pindarici di parole che cercano di spiegare ciò che è inspiegabile.
Fatica, Sara appare strana e misteriosa agli occhi di altri lui.
Piace.
Inspiegabile ciò che Sara vuole e che non ha più .Inspiegabile questo amore muto che continua a urlare in momenti improvvisi. Come in mezzo al mare in tempesta, risucchiata dalla forza di ciò che ha più vigore.
Chi sei? cosa? perchè?... non c'è più niente da dire! ma allora perchè vuoi convivere con me? Se solo tu sapessi... come passano i giorni senza di te... Se solo lui ricordasse lei e i loro baci.

OBAMA NUOVO PRESIDENTE




martedì 4 novembre 2008

ricetta di "crema" di fantasie carotiane con i grattini all'uovo!ingredienti:

alla fine "crema" di fantasie carotiane con i grattini all'uovo!ingredienti:

  • 4 carote
  • mezza cipolla
  • 4 cucchiai di grattini all'uovo
  • mezzo lt d'acqua
  • 1 patata
  • 1 dado vegetale
  • pepe nero o rosso a piacimento
come si fa?...
GUARDI LA PENTOLA E INIZI A RIEMPIRLA DI CAROTE GATTUGIATE CON LA GRATTUGIA IKEA( se non è ikea non viene con lo stesso sapore).
Poi prendi la patata, se non hai voglia di pelarla fai come gli inglesi... Usala con l
a buccia!
Quindi prendi la patata e la grattugi pure, tutta! non pensare di mollare il colpo dopo che hai grattugiato solo 4 carote.
Dopo non aver mollato la patata a metà, ma hai portato fino in fondo il tuo dovere buttala dentro la pentola insieme a quella poltiglia arancione quasi marroncina di carote.
Le carote quando vengono tagliate dopo poco diventano di sto colore cacchetta, ma tu non ti spaventare, il risultato finale è quello che conta.
Poi visto che sei in un momento difficile della tua vita una lacrima in più non fa niente... prendi la cipollazza e inizi a sbucciarla per poi tagliarla fine fine, fin quando i tuoi occhi non la vedranno più perchè stai in un mare di lacrime!
SCHERZOOO! non la vedi più perche l'hai tritata!...
Ecco butta anche quella nella pentola insieme all'amica carota e cipolla.
Nel frattempo c'è il dado vegetale che richiama la tua attenzione perchè è stufo quasi a scadere di stare dentro al frigorifero.
Quindi lo privi della sua splendida cartina verde e lo lanci dentro la pentola. MAle non fa.
Anzi sapore chimico vegetale.

A questo punto accendi il fuoco e approfittane se fumi per accenderti una sigaretta per l'inizio dell'attesa.
Cosa aspetti?
Aspetti che tutto questo miscuglio di fantasie di verdure e complementi prendano una forma quasi certa... molliccia e arancione, e quel poco di acqua, diventata sughiieeettto bolla un attimino.
Allora è proprio in questo fatale momento( cioè acqua bolle) che i grattini all'uovo entrano in scena ( logicamente se in dispensa hai anche i grattoni... niente ci fa! io voglio i grattini!).

4 cucchiai di grattini vanno gettati nella pentola dello stregone.
Allora tu che fai?
inizia a tagliare il peperoncino a pezzettini pezzettini e poi... ricordati di passare le mani sugli occhi, non si sa mai tu abbia ancora voglia di piangere, imprecare, colpevolizzarti e altre cose del genere.
Quando il grattino si è gonfiato bene bene, perchè ha fatto il Fighiietto caloroso con la
carota...
TUTTO é PRONTO!

prendi un bel piatto ( perchè anche la forma ha il suo perchè e poi si sa, l'occhio vuole la sua parte) versa delicatamente( ti sei già sfogato prima nel tagliare sul tagliere), aggiungi un filo d'olio e tutto il peperoncino fresco che hai tagliato.
Et voilà! Les jeux sont fait !
BUONA CENA.

ps: se hai del coriandolo fresco
ci sta da Dio!

LISTA DELLA SPESA

  • SALVARSI DAL TORCICOLLO FARE MASSAGGIO SCIAZZU... fatto... in silenzio ho subito la tortura, sembravo la donna elastico
  • LAVARE MIRTILLA... lavata
  • MONTARE LA PUNTATA DI ENEWS... montata
  • ANDARE A RECUPERARE IL MAC DAL DOTTORE ENTRO LE ORE 17... recuperato non resistevo più..
  • ARRIVARE ALL'APPUNTAMENTO CON L'IDRAULICO ENTRO LE 17.10... arrivata ma lui mi aspettava già sul pianerottolo con il tubo per il mio WC in mano... niente fraintentimenti!
  • APRIRE LA PORTA DI CASA CON IL MAC IN BRACCIO MIRTILLA CHE ABBAIA L'IDRAULICO CHE SI BAGNA E CERCARE DI ANTICIPARE I PIEDI DEL SIGNORE IDRAULICO PRIMA DI FARLI POGGIARE SULLE PIASTRELLE LUCIDATE CON LA CERA QUESTA MATTINA... il signore idraulico se n'è altamente sbattutto! MIrtilla pure e io inizio ad andare in ansia per quello che vedo... impronte impronte impronte
  • ASSISTERE IL SIGNORE IDRAULICO CHE MI STA ALLAGANDO IL BAGNOMENTRE SMONTA LA CASSETTA DELL'ACQUA DEL MIO STRONZISSIMO WC... assistito e nel frattempo con molta indifferenza passo il piedino con sotto lo straccio su tutte quelle immense gocciolone sul pavimento
  • CHIEDERE CON FARE INGENUO AL SIGNORE IDRAULICO SE, NEL FRATTEMPO CHE ASPETTIAMO LE VARIE RIPRESE D'ACQUA DEL VATER, MI PUò METTERE IL NEON IN CUCINA... SA, CI VUOLE FORZA VIRILE... altro che forza virile, ho passato una mattinata a cercare di capire come incastrare quella cazzo di bacchetta neon fra poco la rompevo!
  • SEMPRE MENTRE SI ASPETTA L'ESITO POSITIVO DEL VATER CHIEDO SEMPRE CON FACCINA SIMPATICA E TONO SICULO SE PUò DARE UNA CONTROLLATINA ANCHE AL LAVNDINO... SA DOPO CHE MI HA DETTO DI CAMBIARE I FILTRI DI TUTTI I RUBINETTI, DI COLPO è USCITA UN GRAN ACQUA... TANTO DA OTTURARMI IL LAVANDINO.... mentre con lo sturacessi il signore idraulico si fa venire una sincope io mi coloro di simpatico rosso la faccia... viene estratto: un orecchino, residui di matita per gli occhi e dulcis infundussss... capelli. Il signore idraulico con fare sufficiente mi dice: quante cose buttate voi donne in questi lavandini.
  • OPERAZIONE BAGNO TERMINATA PAGHARE IL SIGNORE IDRAULICO... non è che è posso pagare con un assegno? Oddio ora quanto mi chiederà?... Risposta ma quale assegno! ma non ce li hai 30 euri? NOOOOOOO
  • ANDARE AL BANCOMAT CON MIRTILLA MENTRE FUORI PIOVE, ANZI DILUVIA... ma pezza di pazza ma non hai visto che la butta giù a secchiate? Niente ombrello fa bene un po di umido per il mio collo
  • PAGARE IL SIGNORE IDRAULICO CON UN BEL BIGLIETTONE DA 50... e sentirsi: dire anche questa! Tu oggi mi fai impazzire! NOn ho il resto... Hi Hi Hi in fin dei conti sono una simpatica!
  • ENTRARE NEL TABACCHI E SCAMBIARE IL BIGLIETTONE...venendo assalita dal cane Gaia rivale di Mirtilla e creare un 48!
che bello! serenamente si ritorna a casa pensando di mangiare qualcosina...
si apre il frigo e.......
solo carote!
  • FARE LA SPESA PER SOPRAVVIVERE.... fuori piove! piuttosto digiuno ma non esco più! neanche per andare afare ioga!

venerdì 31 ottobre 2008

SHANTI, SHANTI, SHANTI



OM SAHA NAV AVATU
SAHA NAV BHUNAKTU
SAHA VIRYAM KARAVAVAHAI
TEJASVI NAV ADHITAM ASTU
MA VIDVISAVAHAI
OM SHANTI, SHANTI, SHANTI OM

INSIEME NELL'IMPARARE ACCETTIAMOCI
PER QUELLO CHE SIAMO
INSIEME ACQUISTIAMO FORZA ED ENERGIA
SEMPRE CHIARO SIA IL NOSTRO CAPIRE
UNITI GLI UNI AGLI ALTRI SENZA ODIO
PACE PACE PACE

giovedì 30 ottobre 2008

TERZO GIORNO A CASA...

TERZO GIORNO A CASA... BUONGIORNO!

martedì 28 ottobre 2008

O NO!

Alicudi
Frana un costone, abitazioni senza luce e acqua


ALICUDI (MESSINA) - Una grossa frana si è staccata da uno dei costoni della montagna che sovrasta l'abitato dell'isola di Alicudi, nelle Eolie, ed è precipitata sulla strada comunale "Bazzina Mare". I detriti hanno invaso la strada per un tratto di oltre 50 metri, interrompendo la circolazione e danneggiando i cavi della rete elettrica e le tubature. Diverse case sono rimaste senza luce ed acqua. Gli isolani hanno chiesto l'intervento del sindaco di Lipari, Mariano Bruno, da cui dipende amministrativamente l'isola di Alicudi.

26/10/2008



Nei giorni scorsi una colossale frana ha sepolto, per un tratto di oltre 50 m di lunghezza, la strada comunale per Bazzina Mare nell’Isola di Alicudi. La caduta di un ampio tratto dei costoni soprastanti ha prodotto una conoide di detriti lunga almeno 150-180 m e devastato la rete elettrica e idrica che si snodava lungo tale strada. Si tratta di un ennesimo episodio prevedibile, anche se questa volta con proporzioni superiori a quanto finora mai accaduto, in un’area caratterizzata morfologicamente da un ampio tratto di versanti pericolosi, che necessitano di urgenti opere di messa in sicurezza. Lei conosce perfettamente i problemi che interessano tale zona, poiché, già alcuni anni fa e in veste di massima autorità della Protezione Civile del Comune, ha avuto un fitto scambio di corrispondenza con alcuni abitanti dei luoghi.
Stante la grave situazione verificatasi, e la conseguente interruzione della viabilità, delle forniture elettriche e di quelle idriche nella Contrada Bazzina, la interrogo per conoscere se ha predisposto interventi urgenti, o se prevede di farlo, relativamente di rimessa in pristino della viabilità nell’area considerata; se ha predisposto interventi per la definitiva messa in sicurezza dei costoni che garantiscano l’incolumità di chi accede a questa strada comunale; con la presente, si evidenzia che un rischio analogo incombe su altre strade comunali di Alicudi, in particolare quelle che si snodano trasversalmente al sistema dei valloni dell’isola, soprattutto la via soprastante che conduce a Contrada Sgubbio; in considerazione dei recenti e drammatici fatti verificatisi nell’isola, ritengo che sarebbe opportuna una maggiore attenzione rivolta dalla Sua amministrazione ai problemi che interessano la viabilità di Alicudi.

http://notiziariodelleeolie.myblog.it

lunedì 27 ottobre 2008

NON SOLO DONNA DI MARE... Val Codera

dopo tanto tempo mi ritrovo in montagna... camminare e ascoltare...
raggiungere le vette e riguardare il cielo colmo di stelle.
Rumore di cascate,, acqua fredda e limpida color verde.


Immagino il mio bosco e lo ritrovo davanti agli occhi,
alberi alti e folti dal profumo pizzicante. Felci muschio e funghi.
Tra di loro, nascosti Alice, folletti e streghe.

martedì 21 ottobre 2008

non voglio di più...


nel silenzio.. ragiono.penso.valuto.nel silenzio....sono cosi'-..troppe cose .troppi mondi...e realta' che si intersecano a volte..altre..impercettibili .. per sempre.
,,a modo mio,,-il tempo mi attraversa e parla-... per pochi..molti..pochi..molti.
complicatamente semplice.
REBUS..TRA ME E ME.
mi rincorro,,mi chiamo,,mi fermo e guardo dietro,,incline..mi specchio.
le mie pupille immobili e attente ,,fermano il mio tempo. mi giro su me stessa,,schiaccio l'occhio e faccio un tiro..,,non ho fretta non voglio di più solo una lenta voglia di districare con uno stop cio' che nn conosco,,amara,, amante e carnefice del mio sconosciuto ,,felina e altera dei miei desideri ,,caparbia e docile al mio avvenire..,,
odio la banale scelta

amo
la lenta e morbida voglia
di cio' che odora e profuma