(PROVERBIO TURCO)
giovedì 28 gennaio 2010
sabato 2 gennaio 2010
lunedì 21 dicembre 2009
venerdì 11 settembre 2009
A study in choreography for camera (1945, Maya Deren)
Maya Deren (Kiev, 29 aprile 1917 – New York, 13 ottobre 1961) è stata una regista statunitense di origine ucraina, attiva negli anni quaranta e anni cinquanta del XX secolo.
Negli anni trenta e quaranta Maya Deren si dedicò anche alla danza, compiendo una tournée nazionale con la compagnia della ballerina e antropologa afro-americana Katherine Dunham. Insieme a questa compagnia si trasferì a Hollywood all'inizio degli anni '40, dove conobbe il regista cecoslovacco espatriato Alexander Hamid, detto Sasha. I due si sposarono nel 1942, e si trasferirono a New York nel 1943. La danza è una forma di espressione artistica che, anche nei successivi sviluppi della sua attività di cineasta, rimarrà una delle passioni e degli interessi principali di Deren. Anche negli anni della maturità, amerà esibirsi in pubblico durante i party organizzati dai circoli di intellettuali di New York.
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sabato 6 giugno 2009
IN MEZZO AL MARE

ho riflettuto sulla possibilità di più rivoluzioni di modifiche sostanziale alle attività umane,
ma poi come spesso accade quando vuoi cambiare tutto
c'è sempre una battuta d'arresto
un accordo che ti impone di restare fermo li a rifletterci per un po'
una trottola nel cielo e nella testa

ci pensavo questa mattina non è vero che le satgioni non esistono più come dice qualcuno
secondo me invece le stagioni sono addirittura aumentate
bè secondo me stiamo facendo tutti i conti con qualche stagione in più

è talmente piatto da sembrare infinito
è talmente silenzioso da sembrare rilassato.
E' tutto ok?... bè si è tutto ok stavo solo pensando
Dopo aver fatto colazione ho fatto un giro in paese, un po' di spesa
è stata una lunga passeggiata cercando l'ombra
e da qualche parte cercando una risposta persa
in quella conversazione appesa chissà dove
che chissà quando capirò

il vento e la pioggia hanno stravolto la vista che solo ieri si poteva ammirare,
il rumore della pioggia si mescola al vento e le onde alte si infrangono contro gli scogli.
Da ieri a oggi una vera e propria rivoluzione.
Nonostante il maltempo improvviso,
ognuno ha trovato qualcosa da fare...

Quando ti arriva ti arriva non c’è niente da fare
Le previsioni del tempo si posson prevedere
Ma un temporale che arriva non lo puoi fermare
Si danza per invocare la fertilità
Si danza prima del sesso o di un combattimento
Si danza per riscaldarsi dal freddo che fa
Si danza per imitare il lavoro del vento
Quando non so dove sono io mi sento a casa
Quando non so con chi sono mi sento in compagnia
Quando c’è troppa virtù il cuore mi si intasa





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giovedì 12 marzo 2009
"LA LEGGE INTRINSECA DELLA VITA" da Pick Up sceneggiatura ManyHands
Ci sono le cosiddette leggi… che regolano un po’ tutto. Il verde pallido dell’inizio di primavera. Le note che suonano come un lontano blues dell’anima. Le amicizie e gli incontri casuali lungo una strada che spesso nulla significano… questo lo si scopre solo dopo.
Delle leggi, poi te ne puoi anche infischiare… e scegliere altre vie, o fartene tu di tue.
Ma una ti accompagna sempre, anche quando tutto sembra un gran casino assurdo.
Annotatevela, io ce ne ho messo per capirla, c’è chi la capisce al volo. Come fosse scritta dentro le ossa. E chi invece ci mette una vita.
Quella legge non dice nulla di più che una sigaretta è una sigaretta, un campo verde è un campo verde e un uomo è sempre e comunque un uomo, anche nella sua inutilità… Non c’è nulla dietro questo… c’è solo la vita che scorre implacabile, senza motivo se non quello che noi cerchiamo, a tappe, di distribuire…
Il senso… spesso neanche i film ce l’hanno… un senso.
martedì 24 febbraio 2009
HO COSTEGGIATO ALCUNE PAROLE...
Ho avuto la sensazione di aver dimenticato,
che delle volte, alcune cose possono essere semplici... facili...
e portare magari un po' di felicità improvvisa.
Una felicità simile al movimento delle onde, dell'andare e tornare,
di prima e di dopo.
Una felicità che sta
in mezzo fra un evento
e un altro....
tra l'ultima parola detta e quella che dirai.
lunedì 29 dicembre 2008
lunedì 1 dicembre 2008
Anita Berber
Anita Berber è stata uno dei personaggi più scandalosi della Repubblica di Weimar. Non ebbe paura di mostrare la sua bisessualità ed i suoi vizi smodati fra uso di droghe ed altri eccessi, ma fu soprattutto un’attrice carismatica e la prima danzatrice che si esibì nuda incarnando sulle scene l'incredibile modernismo di una cultura e di un'umanità che il nazionalsocialismo tedesco spazzò via nel giro di dieci anni.
Morì di overdose nel 1928.
Anita Berber (1899 – 1928) was a German dancer, actress, writer, and prostitute who was the subject of an Otto Dix painting. She lived during the Weimar period.
Born to divorced bohemian parents (a cabarét artist and a violinist), she was raised mainly by her grandmother in Dresden. By the time she was 16, she had moved to Berlin and made her debut as a cabaret dancer. By 1918 she was working in film, and she began dancing nude in 1919. She was scandalous, androgynous and infamous, quickly making a name for herself on the Berlin scene. She wore heavy dancer’s make-up, which on the black and white photos and films of the time came across as jet black lipstick painted across the heart-shaped part of her skinny lips, and charcoaled eyes.[1]
Her hair was cut fashionably into a short bob and was frequently bright red, as in 1925 when the German painter Otto Dix painted a portrait of her, titled "The Dancer Anita Berber". Her dancer friend and sometime lover Sebastian Droste, who performed in the film Algol (1920), was skinny and had black hair with gelled up curls much like sideburns. Neither of them wore much more than lowslung loincloths and Anita occasionally a corsage worn well below her small breasts.[1]
Berber's cocaine addiction and bisexuality were matters of public chatter.[2] She was allegedly the sexual slave of a woman and the woman's 15-year-old daughter. She could often be seen in Berlin's hotel lobbies, nightclubs and casinos, naked apart from an elegant sable wrap, with a pet monkey and a silver brooch packed with cocaine. Besides being a cocaine addict, she was an alcoholic, but at the age of 29, gave up both suddenly and completely. According to Mel Gordon in The Seven Addictions and Five Professions of Anita Berber,[3] she was diagnosed with galloping tuberculosis while performing abroad. She died on November 10, 1928 in a Kreuzberg hospital and was buried at St. Thomas cemetery in Neukölln.
A 1987 film by Rosa von Praunheim titled Anita - Tänze des Lasters centres around the life of Anita Berber.[4] The band Death in Vegas named a song after her, and is on the album Satan's Circus.
filmografia
Unheimliche Geschichten (Storie inquietanti, 1919)
Regia: Richard Oswald; sceneggiatura: R. Oswald, Robert Liebmann; fotografia: Carl Hoffmann; interpreti: Anita Berber, Reinhold Schünzel, Conrad Veidt, Hugo Döblin, Paul Morgan, Georg John; origine: Germania; produzione: Film AG; durata: 109’
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18:42
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mercoledì 10 settembre 2008
inaugurazione di ROUGH CUT - CUTTING OFF
vi invita all'inaugurazione di
ROUGH CUT - CUTTING OFF
16 settembre 2008
h 20
TRIENNALE - MILANO
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lunedì 21 luglio 2008
week-end al mare con le amiche e Mirtilla
In occasione del compleanno di Ele
il triangolo si è riunito a al Mare.
Milano, Torino, Rimini.
Due giorni son volati.
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mercoledì 9 luglio 2008
DANCE WITH YOUR SILENCE
not speak very good English but I will try to make me understand..."
Ho iniziato così.Queste sono state le mie prime parole davanti alle 18 persone partecipanti al workshop + tutti gli organizzatori, tutor, e professionisti.
Tutti si presentano e tutti racconatano il loro background: io sono una montatrice, io sono una danzatrice , io sono una coreografa, io sono un regista, io un danzatore, io... pian piano ho capito durante gli altri giorni chi fossero gli altri.
Solo la, ho iniziato ad intuire che io mi ero inventata un mio workshop.
Soprattutto la domanda che mi ha svegliata è stata: :" what is your project?"... qual'è il tuo progetto che vuoi realizzare con il KORSAKOW SISTEM?
Progetto?
MA quale progetto?!
IO non ho un progetto!
Madonna Tiziana come al solito ti sei lanciata! Hai intuito qualcosa, ma non sai neanche tu bene cosa. Hai seguito il tuo istinto!...
Meno male che sto istinto è sempre bello sveglio. EVVIVA L'ISTINTO!
Ok, MUMBLE MUMBLE MUMBLE MUMBLE MUMBLE MUMBLE MUMBLE.
1 tu pensavi che facevi danza e nel frattempo si riprendeva.
NO SCORDATELO
2 devi pensare a trovarti un progetto... da dove partire non so.
3 che culo hai la telecamera!
4 meno male che esiste internet!
Finisce la mattinata e il mio pensiero è non so cosa devo fare, ma più tardi sicuramente qualcuno mi aiuteRà a trovare una soluzione.
Macchè Tiziana.
E così mi ritrovo nel pomeriggio davanti l'imponente domanda: " what is your project?"... logicamente dopo che tutti avevano raccontato i propri!
Si... beh... dunque... (ILLUMINAZIONE)
Allora io quest'anno ho fatto un video girato sull'etna, bello eh! proprio bello! Bene, due giorni fa ero a Napoli, sai com'è dovevo presentare appunto il mio video e dunque... niente, ehm... si dunque ho trovato un altro vulcano bianco questa volta... si dunque vorrei fare il bianco e il nero... trovare la simbologia nella danza e ... si dai comunque quando vedrai l'immagini forse potrai capire! (ARRAMPICATA LIBERA SUI VETRI BAGNATI!)
Domanda di Klaus (un rompicoglioni che mi è stato addosso tutta la settimana) :S sCusa ma perchè uno spettatore dovrebbe esser incuriosito dal tuo lavoro?"
Cazzo, ma non mi puoi fare una domanda del genere così a bruciapelo, e che cazz!
... Meno male, poi mi son detta, che me l'abbia fatta! una domanda che mi ha messo la pulce nell'orecchio, una domanda che mi ha permesso di ragionare e di trovare un significato al mio lavoro di videoinstallazione.
IL GIorNO DOPO, nel pomeriggio momento dedicato alla realizzazione del lavoro, attrezzata di telecamera ho guardato, scalettato e catturato tutte le riprese della solfatara.
Nel frattempo scarico da internet PIETRE DI FUOCO( meno male che sono stata così narcisista di averklo messo ovunque). Problema musica, la musica di pietre di fuoco non c'entra un'Emerita MINCHia!
Allora che si fa?... si va a cercare il Pene di Mario Addis, ehmmm, cioè vado a cercare il video di PEne di MArio Addis, quello con la musica quasi da carrillion che mi è sempre piaciuta... e meno male che anche lui ha i suoi fan!
http://it.youtube.com/watch?v=-gnktqW4oWY
... e così il secondo giorno mi ritrovo ad uscire dalla stanza workeshoppettara alle nove e mezza! Cervello fuso! fumante!...
NON che gli altri giorni sia uscita prima, scherziamo!
Il giorno successivo, di mattina hanno iniziato realmente a spiegare il Korsakow sistem, e io finalmente capisco che mi trovo ad Amsterdam per fare un corso di matematica e insiemistica danzante in inglese!
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queste righe sono solo una minuscola parte delle parole chiavi e costruzione di connessione logica di tutte le clip che ho montato in un pomeriggio e quello che oggi si chiama DANCE WITH YOUR SILENCE. Pietre di fuoco l'ho scomposto, e suddiviso quasi in capitoli, la solfatara l'ho montata per intero utilizzando e lavorando quando ne ho sentito il bisogno la musica del video di Mario e tenendo tutti i rumori di fondo. Ho cercato soluzioni significative, visive e coreografiche simili alla nuova versione di Pietre di fuoco.

NON vi dico per farmi capire su come volevo l'impagnazione di tutto!
Allora, voglio 4 finestre, due grandi, dove quella di destra è il view e quindi ci sta sempre l'etna, le altre tre sono quelle d'interazione che portano il famoso spettatore al percorso da me stabilito che inizia appunto con con il cartello DANCE WITH YOUR SILENCE. Alla fine di tutto il percorso da me studiato con meditazione e silenzio si trova l'ultimo mio pensiero che in fin dei conti è ciò che sto vivendo:
INSIDE I MEET SILENCE THAT SPEAKS
OUTSIDE I HEAR NOTHING BUT SILENCE
(All'interno incontro un silenzio che parla Al di fuori non sento nulla che il silenzio)
Arrivati a venerdì, nel frattempo che gli altri finiscono, mi ritovo a fare lunga chiaccherata con David Hinton che mi dice una delle cose più belle che in questi giorni mi son sentita dire - TIZIANA smetti di chiederti cosa sia la videodanza, tu fai già videodanza, tu la porti dentro! tu trasmetti la tua sensibilità - Gli volevo mettere le braccia al collo e dirgli Grazie per questa dose di entusiasmo e credibiltà che mi stai dando... Ma mi son limitata solo a dire fondamentalmente grazie!
Cmq prima di andare in pranzo ci informano che nel pomeriggio avremmo presentato a tutti noi il lavoro compiuto e che loro avrebbero scelto 4 lavori da mostrare il giorno dopo al CINEDANS festival.
E qui il clamoroso colpo di scena! Dopo la faticaccia di rispiegare il mio lavoretto necessito di una sigaretta, quindi io e la mia amica francesca andiamo giù per strada a fumare.
Quando torno su c'è Julienne che mi viene incontro e mi dice:
- Tiziana have chosen your project! Tomorrow you will be to CINEDANCE festival! At rioalto! talk and vision!
- really?I can not believe it! but it is beautiful!
Che emozione! non ci potevo credere!

"I'm tiziana , I'm Italian ...
io ho fatto questo, ora ve lo mostro".
Due sabato di seguito due presentazioni diverse ma nello stesso tempo coincidenti.
... Tutto intensamente all'insegna di una falsa casualità che ha provocato i suoi effetti....devo dire proprio belli.
Sono veramente contenta di aver fatto questa esperienza.
Bene dopo questa lunga descrione di cosa ho fatto io in questi giorni vi rimando alla pagina ufficiale di mediamatic dove troverete... tante foto e immagini dei lavori scelti.
www.mediamatic.net/page/47069/en
On the very sunny Saturday afternoon many people came to the final presentation in Rialto Cinema. We counted almost 80 persons.
5 of the best projects were presented, and it was a difficult task to decide which projects that should be, because many projects made during this workshop were very good.
The first project 'In the middle of nowhere' by Klara Elenius was a very sweet project with a video clip like feel. After Klara, Iwona Hrynczenko showed her mosaic of untrained movements 'In Motion' , which also had a beautiful soundtrack, this was really a very nicely done film. Then Yvonne van den Akker with her material shot in Rio de Janeiro called 'Letters from Brazil', that was about dancing and playing kids in Rio's favela's.
Tiziana Cantarella made a gorgeous film named 'Dance with your silence', the material was made in Sicily close to the Etna, a really dreamy place where she made her quiet dance film. (Tiziana Cantarella ha creato un film meraviglioso, intitolato Dance with your silence, il materiale è stato girato in Sicilia, sul l'Etna, davvero un luogo da sogno dove ha fatto il suo tranquillo dance film).
The project made by Goran Turnsek, 'DanceON' was a project with a hint of humor, shaped like a cross, parts of his own filmed body and limbs placed in this shape could be moved around like a sliding puzzle, thus creating various oddly constructed bodies.
STO CERCANDO DI RISOLVERE
IL PROBLEMA
INTANTO...
CI SI FA UN'IDEA DI QUELLO CHE è
DANCE WITH YOUR SILENCE.
ideata da TIZIANA CANTARELLA
danzatrice SISINA AUGUSTA
musica di Matteo Pennese gentilmente prestata e prelevata da PENE di MARIO ADDIS
... interferenze sonore MIRTILLA the dog...
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01:35
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