THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

domenica 13 luglio 2008

MOCCOLO...


... COME CHI PORTA IN TESTA UNA CANDELA ACCESA, E AVESSE PAURA DI FARSELA SPEGNERE DA UN COLPO DI VENTO...

Le ultime righe di quel racconto.
Seduta sul divano con le gambe intrecciate e appoggiate sul tavolino con in grembo il racconto di lui.La storia di Candido e Fiamma. Il primo regalo che lui fece a Sara.
Le regalò una storia d'amore.

A distanza di anni si ritovava a leggere quel racconto con occhi e tensioni diverse.
Parola dopo parola, pagina dopo pagina, qualcosa risveglia la mente di Sara.
La storia narrata tanto tempo prima dalla penna del suo amato,
LA riporta alla loro storia. Sara e il Maestro.

Buio il cattivo, si è presentato davanti a loro. E lei non lo aveva capito.

...Con tutte le forze, Fiamma, teneva allacciata la mente all'immagine di quel puntino di luce. Ormai era scomparso, solo un ricordo, un'impressione, ma rimase a scavare il tesoro con i suoi occhi, minatori del nero. Voleva quell'oro, anche se solo un puntino in un cielo morto di luce.
Un marinaio in attesa della sua stella.
Il ricordo di quel puntino si allargò in una fiamma di luce con dentro degli occhi, i suoi e quelli di CAndido, in un solo paio.
Fu solo un istante e avrebbe voluto indicare la strada ai suoi eroi se solo l'avesse saputa.

In egual modo, come nella storia di Candido e Fiamma, Nero li ha rapiti.
Li ha presi e separati.
Questo è un racconto, il mio è il presente si disse Sara...
ma ugualmente desiderava quel Moccolo, desiderava il guerriero con la fiamma in testa.

.. Per trovare qualcosa nel buio bisogna evocarlo, non basta cercarlo.
E' quello che hai fatto tu Candido: hai trovato Moccolo il guerriero scomparso. L'avevamo perso nel buio e nessuno l'aveva più ritrovato. E' successo quando ti hanno avvertito della scomparsa di Fiamma, il dolore che hai provato ti ha fatto evocare d'istinto colui che poteva trovarla. Tu non potevi sapere ma il tuo cuore ha chiamato la luce.

Quel piccolo guerriero, Sara in realtà si rende conto di averlo nel cuore.
Quella piccola fiammella che con tanta cura protegge è sempre stata li.
Il suo corpo fino a ora ha sempre fatto scudo.
Il suo corpo forte ha assorbito qualsiasi strattone o alito di rabbia proveniente da Nero.
E se ancora dovrà farlo lo farà.
Lì dentro la luce non soffoca e non sparisce, è al sicuro come l'anima nel cuore di ognuno.

A voce alta riniiziò a leggere alcuni dei passaggi che più l'avevano colpita.

- ASPETTA SENTO QUALCOSA!
- SI LO SENTO ANCHE IO!
- E' QUI , ILLUMINA PRESTO!

E ancora, quasi con il fiato sospeso e il cuore impazzito Sara...

Sentiva ripetere un nome. Il nome della sua bella: Fiamma, Fiamma, Fiamma.
Raccolse le forze, e sul ritmo del cuore pronuciò il suo nome: Candido, Candido, Candido.
Tenevano i visi stretti tra le delicate dita delle loro mani intrecciate. Si accarezzavano piano lasciando agli occhi domande e risposte. Avrebbero avuto il tempo per illuminarsi a vicenda.

Sara, con le stesse parole di lui, sembrava quasi lo stesse evocando...
in una frazione di secondo si chiese se lui la potesse sentire.

Sorrise.
Si alzò dal divano e si accese una sigaretta.
Fuori c'era il temporale.



1 commento:

Anonimo ha detto...

da uno che hai rifiutato...
provo molta gelosia verso il destinatario di questo racconto.
... il fotografo, così come mi chiami tu.