THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

domenica 29 giugno 2008

arrivata ad amsterdam...

Un inizio allucinanante, oggi il mio karma si e'messo strano....
Son partita da Napoli alle sette di questa mattina perdendo il mio aereo comprando un nuovo biglietto scoprendo che quell'aereo perso alla fine e' stato cancellato per poi dirattare tutti sul mio nuovo aereo. Arrivo a Milano e láereo per amsterdam e'stato cancellato e aspetto di capire a che ora parto...
sono arrivata da poco e sono stanchissima c''e'"il sole e il vento
ora capisco dove sono...
Appena potro'racconto di piu'anche di napoli...

giovedì 26 giugno 2008

sculture di granito rosa - 1° parte

Arrampicarsi su quelle sculture di granito rosa...
quanto tempo è passato.
Cala Croce, la piccola cala guardiana dei suoi ricordi.
Il mare verde e trasparente penetrato da lame verticali di luce estiva,
le illumina gli occhi mentre in sereno silenzio osserva i monumenti naturali di colore rosa, modellati con perfetta maestria dal mare e dal vento.
Il cielo è blu cobalto e una leggera brezza marina le solletica il naso.
Tutto è salmastro, il colore brillante, quel rosa misto a pagliuzze di color oro e argento, il profumo della roccia riscaldata dal sole...
Il desiderio di riappoggiare le sue dita su quelle pareti rosate, ruvide, ma floride di appigli, scivola come una goccia d'acqua lungo la sua spina dorsale, facendole quasi tremare le gambe.
Lentamente si avvicina lì dove s'arrampicano gli aromi salmastri speziati di liquirizia e d'origano selvatico.
I piedi e le mani di Sara sono nude, vuole toccare, accarezzare, aggrapparsi, sudare, montare...
Alza il volto verso l'alto, la vetta sembra lontana ma non impossibile.
Il silenzio è cullato dalla delicata risacca del mare.
Ci sono solo loro, lei e la natura.
Vuole provarci ancora, ha aspettato tanto tempo prima che ciò potesse riaccadare.
Gli va incontro, salta da uno scoglio all'altro con tale leggerezza che sembra quasi che possa prendere il volo e che niente possa fermarla.
E'una farfalla bramosa di nettere che con abilità si sposta da un fiore all'altro.
Le dita dei piedi si aggrappano, aderendo perfettamente alle forme scultoree dei massi.
Sente i suoi muscoli caricarsi di energia, pronti a dare lo slancio giusto per affrontare un'altra presa. Le gambe sono toniche eccitate dallo sforzo.
Le dita si insinuano nelle piccole fessure della parete rosa, maniglie a cui tenersi per continuare la sua arrampicata.
Il desiderio è forte ma nello stesso tempo vuole godersi ciò che accompagna la sua salita.
Momento di arresto. Vuole guardare. Il vento le ha schiarito i pensieri, il respiro è veloce.
Appoggia il corpo sul granito, il suo petto sfiora la calda trama rocciosa.
Un calore così intenso che entra fin sotto la pelle.Il sudore si asciuga.
Il mare da basso come un'amante l'abbraccia.
Se ancora non aveva perso definitivamente la testa, la vista di quello sguardo liquido la riempie di passione.
Ogni volta la stessa paasione è un nuovo sapore.
Senza neanche rendersene conto è arrivata in alto sollevata dal suo piacere.
Si guarda intorno, sono solo loro.
Lei e la natura.
E' arrivata li' dove nulla l' aspettava e il vento fischia nelle orecchie più forte e sembra volerle urlare qualcosa...
e poi...

mercoledì 25 giugno 2008

CONTO ALLA ROVESCIA

Oggi sarà giornta infinita e impegnativa...

Porto Mirtilla a Torino, anche la pelosetta va in vacanza.
Ma l'idea che mi massacra è affrontare l'autostrada alle sei del pomeriggio a 30 e più gradi centigradi e io che guido febbricitante.
Questa mattina alle otto il termometro della macchina si è aggiudicato un bel 28°.
Ora si che si può dire che è arrivata l'estate!
E' iniziato il conto alla rovescia e a me è iniziata un pò d'ansia comprensiva di crampi alla panza (questo come detto è la febbre, io con spontaneità, non rinuncio a niente!).

Ad Amsterdam non sono mai stata.
E' daLondra che non mi muovo in totale solitudine... mi ricorderò una volta fuori dal mio habitat come si affronta l'esterno?.... e il locale marpione? perchè uno se ne presenta sempre...

Mammamia! e l'inglese? ne vogliamo parlare?
ritorna l'incubo e la domanda da incubo:

riuscirò a farmi capire o come al solito farò i disegnini?...
e l'altra domanda:" cOSA FARò DOPO LE CINQUE CHE IL WORCIOP FINISCE?"
ok vado a vedere i video, vado a mangiare( poco perchè i soldi mi obbligano ad una bella dieta) e poi vado a dormire... si ma mi hanno detto che li fa buio tardissimo...
Tiziana ci potevi arrivare anche tu che li fa buio tardissimo...
più vai in su e più il buio non viene giù!
Ma da quando ti interessa andare a letto alle undici?

Dai non fare così ci sono tante attrazioni ad Amsterdam!...
Si ma non tutte sono di mio gradimento santa come sono!
Fumo solo tabacco e sono in "clausura da un pò di mesi"...
OK facciamo turismmo culturale!
o Santa madonna mi devo girare tutti i musei?
Van Gogh Museum Con i suoi 200 dipinti e 550 tra disegni e acquerelli,
Rijksmuseum Amsterdam E' il più grande museo d'Olanda, con più di un milione di visitatori all'anno. ( forse qui qualke tapino come me lo posso incontrare, con tutto sto ben di dio di gente)
Rembrandthuis museum - Casa di Rembrandt La casa dove il pittore visse dal 1639 al 1659
Stedelijk Museum Il più importante museo di arte moderna e contemporanea di Amsterdam con opere che vanno dal 1850 ai giorni nostri.
Stedelijk Museum Bureau Amsterdam E’ lo spazio-galleria dello Stedelijk Museum con esposizioni temporanee dei nuovi artisti di spicco. ( facciamo vernissage!)
De Appel – Fondazione Appel Centro per l’arte contemporanea,
Montevideo – arte multimedialeIstituto Olandese di Arte Multimediale, presenta interessanti mostre temporanee che esplorano il campo del Video e del Multimedia. ( si sa mai! vuoi stare lontano dal video!?)
Film museumSituato in Vondelpark, è sia sala cinematografica (programmazione giornaliera, spesso di esclusivi capolavori della storia del cinema) che museo (archivio di foto, poster e script di film olandesi e internazionali, mostre temporanee) e qui ci sentiamo a casa!
FOAM – fotografiaEsteso museo dedicato alla fotografia in ogni suo aspetto artistico... beh! anche qui ci sentiamo a casa
Anne Frank HouseNel retro di questa casa si nascosero Anne e la sua famiglia per più di due anni durante la Seconda Guerra Mondiale. Qui Anne Frank scrisse il suo famoso diario, esposto nella collezione permanente del Museo.
Verzetsmuseum – Museo della Resistenza Olandese (II Guerra Mondiale)
Bijbelsmuseum – Museo della BibbiaUbicato in una dimora storica, il museo racconta la storia della Bibbia: ritrovamenti archeologici, esemplari di diverse epoche, oggetti sacri e, negli antri che danno sul giardino, persino due sale con le essenze menzionate nella Bibbia.
( dopo aver fatto tre anni dalle suore questo potrebbe essere un bel riavvicinamento, non si sa mai che mi venga l'illuminazione!)
Nederlands Scheepvaart Museum – Museo di Storia MarittimaIl museo ospita la più grande collezione al mondo di barche: modellini, cartine, mappe, dipinti e cimeli illustrano la storia navale olandese.... finchè la barca va lasciala andare
ARCAM – Centro di Architettura di Amsterdam La fondazione ARCAM esibisce in mostre temporanee tutti gli aspetti dell’architettura di Amsterdam cos'ì l'architetto è contenta e io le porto qualcosina.
Museum Het Schip – Museo sulla ‘Scuola di Amsterdam’Questo complesso (chiamato ‘la Nave’, progettato da M. de Klerk) appartiene al momento di massima fioritura del movimento architettonico denominato De Amsterdamse School (La Scuola di Amsterdam) sorto all'inizio del XX secolo.
TIN – Museo del TeatroAffreschi su pareti e soffitto, e la maestosa scalinata di marmo fanno da sfondo ad un viaggio nella storia del Teatro, dal Medio Evo fino alle sperimentazioni dei giorni nostri.
NEMOProgettato da Renzo Piano, l’imponente edificio a forma di nave (vicino allo Scheepvaart Museum, poco distante dalla Stazione Centrale) ospita il più grande e futuristico museo di Scienza e Tecnologia d’Olanda...
NON VUOI ANDARE A VEDERE UNO DEI GIOIELLI DEL NOSTRO MASSIMO ESPONENTE del mondo ARCHITETTOnico?
De Hortus – Orto Botanico La nascita di quest’oasi nella città risale addirittura al ‘600. Originariamente adibito a giardino di medici e speziali, oggi conta circa 6000 specie proveniente da tutto il mondo. così il mio pollice verde trova spunto!
Tropenmuseum – Museo dei Tropici Costruito nel 1926 per l’Istituto coloniale olandese, oggi ospita un museo dedicato al mondo tropicale e subtropicale,
Allard Pierson Museum Di proprietà dell’Università, il museo è l’unico delle città specializzato in archeologia e vanta davvero una vasta collezione di reperti egizi, greci, etruschi, romani, dell’Asia Minore, della Mesopotamia, di Cipro e dell’Iran.
Figurati se gli Egizi non mancavano!
Persmuseum – Museo della StampaQuattro secoli di stampa e giornalismo vengono contemplati in questo museo che presenta una vasta collezione di giornali, riviste e immagini politiche.
EnergeticA La storia dell’invenzione e produzione dell’energia elettrica e delle sue applicazioni (presente anche una collezione di radio) per ricordare quanto questa scoperta abbia cambiato le abitudini dell’uomo.

Open Havenmuseum – Museo del PortoQuesto museo all’aperto, situato al vecchio terminale dei passeggeri, consente di visionare antichi vascelli e scoprire come era la vita portuale nel passato.
Madame Tussaud Il famoso museo delle cere ha dal 1991 una sede anche ad Amsterdam. Accanto a personaggi famosi del presente e del passato, potrete ripercorrere la storia di Amsterdam e, perché no, fare una foto ricordo con i Reali d’Olanda.
Ste cere son ovunque!
Torture museum Quali strumenti crudeli è stato capace di inventare l’uomo pur di estorcere confessioni? Piccolo museo che vi farà rivivere i bui tempi dell’Inquisizione...
questo mi MANCAVA!

Sti cazzi! e quanti ce ne sono!
Ok rilassiamoci... pensiamo che...
Per fortuna prima c'è Napoli.
Due giorni di mare e glamour e film e socializzazione e chiaccherate e presentazioni e mangiate e dormite e due voli all'alba!
Bene, è da tre giorni che cerco di fare mente locale su cosa portarmi per questo viaggio, a Napoli sicuramente ci sarà caldo ma ad Amsterdam?
In realtà mi sento solo la Bella lavanderina... e lavo lavo lavo, sperando che l'indecisione abiti da portare svanisca con il candeggio. Ma non è così.
Ok i pantaloni bianchi e la canotta bianca, quella che mi sta tanto bene sia con i jeans che con la gonna e anche con i pantaloni bianchi. Si versione gelataia!
La mia mente invece blatera così: Poi la gonnellina a fiorellini non la vuoi? e i pantaloni neri? quelli con cui ti senti tanto diva?... che facciamo non li portiamo? e il vestitino a righe? e che fai lo lasci in armadio? eh!
...e al costume non ci pensi? o mamma e le scarpe? quelle alte? quelle basse? quelle da disperata francescana? insomma ti devo ricordare tutto?

bla blà blà blà blà

Si Ok a napoli ci stai solo due giorni, ma ad Amsterdam 6 e c'è anche freddino.
O mamma! quindi quale maglioncino? quale giubbottino? quale jeansettino?
Che PAlle! partirei con un solo paio di mutande in borsa!




CONCLUSIONE
Odio fare le valigie!
In fin dei conti parto per fare vacanza... gli impegni dopo!
MA COSA RACCONTO io A NAPOLI?
incontro con le registe... sicuramente mi emozionerò.



martedì 24 giugno 2008

Spontaneità

Tu che non mi capisci,
io ti rispondo:

SONO SEMPLICEMENTE TIZIANA.


Spontaneità

La spontaneità è da noi conoscibile attraverso le sue manifestazioni. Essa si disvela all'uomo attraverso la percezione intima di sentire viva la disponibilità a mobilitare le proprie energie intellettuali, affettive, fisiche per mettersi in un rapporto adeguato (che tenga cioè nel giusto conto le esigenze intrapsichiche e le richieste ambientali) con la realtà "inventando" risposte adatte alla situazione. Essa è il prerequisito di ogni esperienza creativa: infatti ha la funzione di catalizzatore che sviluppa la creatività potenziale dell'individuo, trasformandola in qualcosa di operativo.
Moreno si è così espresso:
"La spontaneità opera nel presente, nel qui ed ora; essa stimola l'individuo verso una risposta adeguata ad una situazione nuova o a una risposta nuova ad una situazione già conosciuta."
Nell'atto concreto la spontaneità e la creatività sono intimamente fuse. Se manca lo stato di spontaneità, la creatività rimane inerte, nascosta, qualunque sia la sua entità potenziale. L'atto privo di spontaneità è l'atto meccanico, ripetitivo, riflesso, stereotipo; atti di questo genere sono propri della macchina, del robot, del computer. La spontaneità coinvolge, con ritmi diversi, tutti gli esseri viventi ed è l'elemento che ha permesso l'evoluzione della vita dalle forme primordiali a quelle più evolute. Essa presenta le sue manifestazioni più evidenti nell'uomo: dal neonato che, privo di apprendimenti, appare tutto proteso a scoprire modi soddisfacenti di collocarsi nel mondo, allo scienziato che formula le sue ipotesi di ricerca. Tuttavia questa spontaneità, che appare presente in modo diffuso negli uomini appena venuti al mondo, sembra apparire solo occasionalmente nella maggior parte delle persone divenute adulte.

La spontaneità stimola a trasformare la realtà, a rompere gli schemi, ad evitare le cristallizzazioni; essa comporta di affrontare i rischi del cambiamento. Ed è pertanto in contrasto con la tendenza alla conservazione rassicurante riscontrabile in ogni organismo sia individuale che sociale (va qui notato che l'organismo sociale si è strutturato in modo da privilegiare il comportamento stereotipo e prevedibile piuttosto che quello spontaneo, cercando in tal modo di garantirsi il potere sul singolo individuo e la sopravvivenza). Ma l'uomo, qualunque sia la sua storia, è sempre riconducibile ad uno stato di spontaneità attraverso adeguate esperienze di "riscaldamento" della sua vitalità, della sua energia psichica e fisica. L'uomo può essere aiutato sempre a prendere contatto con la propria spontaneità, giungendo a sentire quest'elemento non come una forza esplosiva e pericolosa, ma come uno stato positivo in cui può vivere senza la minaccia di sentirsi smarrire.

lunedì 23 giugno 2008

MA SIAMO PROPRIO SICURI....

QUALCUNO CHIEDE:
MA SIAMO PROPRIO SICURI....
CHE NON SI VOGLIA
RIINIZIARE LA NOSTRA NUOVA STORIA?

Frankiecarlo

Il neo Papà presenta Frankiecarlo:

"Vi ho allegato un paio di foto del piccolo Frankiecarlo!!!

Minchia che creaturina!!!!!

E' fantastico!!!!...di solito sentire un neonato che piange è una rottura di palle, ma sentire il tuo bambino piangere è semplicemente speciale!

Un abbraccione!!!"
... IO DICO,
NON CI SONO PAROLE...

domenica 22 giugno 2008

in viaggio dal 27 giugno al 6 luglio

Ancora non l'avevo comunicato tutto questo mio programma di viaggio!
premessa:
Dato il mio continuo fermento di questi ultimi mesi, l'energia,determinazione e rigore che ho avuto nello spedire pietre di fuoco ovunque, nel cercare workshop di video danza anche in Alaska, qualcosa oggi raccolgo....
quindi.... si inizia
Pietre di fuoco mi porta a Pozzuoli il giorno 27 Giugno 2007, ospitata e coccolata dal festival
A CORTO DI DONNE. Come già detto il 28 giugno alle ore 12 ci sarà la proiezione.
Riparto da Napoli il giorno 29 Giugno ad un orario massacrante
06:35 con arrivo a Milano 07:55.
Una volta in aereoporto dovrò aspettare fino alle 11.10 per risalire su un altro cavallo alato che mi porterà ad AMSTERDAM!

E qui solo in pochi lo sapevano di questo colpo di scena.
Ho vinto una borsa di studio che mi permetterà di partecipare al
Workshop Interactive Dance Film @ Cinedans all'interno del INTERNATIONAL DANSFILM FESTIVAL .

sabato 21 giugno 2008

rossetto e cioccolato

A proposito di una risposta che ho dato qualche giorno fa:

"Caro anonimo,
da capire non c'è niente, bisogna solo sentire.
Ognuno di noi sceglie ciò che vuole seguire.
La memoria del corpo esiste, le labbra e il palato conoscono i sapori ma le scelte possono esser multiple.
Si "coglie" ciò che si vuole mangiare oppure si decide come si vuole mescolare i vari ingredienti... tutto qua.
Ognuno di noi sceglie come e chi amare che vuol dire dare senza alcuna aspettativa.
Se vieni ricambiato lo sappiamo tutti, è bellissimo.
Se invece non succede comunque hai dato qualcosa di te a qualcuno che ritieni degno.

Almeno io ci provo."
aggiungo...


Ci vuole passione
molta pazienza
sciroppo di lampone
e un filo di incoscienza
ci vuole farina
del proprio sacco
sensualità latina
e un minimo distacco
si fa così
rossetto e cioccolato
che non mangiarli sarebbe un peccato
si fa così
si cuoce a fuoco lento
mescolando con sentimento
le calze nere
il latte bianco
e già si può vedere
che piano sta montando
é quasi fatta
zucchero a velo
la gola soddisfatta
e nella stanza il cielo
si fa così
per cominciare il gioco
e ci si mastica poco a poco
si fa così
è tutto apparecchiato
per il cuore e per il palato
sarà bello bellissimo travolgente
lasciarsi vivere totalmente
dolce dolcissimo e sconveniente
coi bei peccati succede sempre
ci vuole fortuna perché funzioni
i brividi alla schiena
e gli ingredienti buoni
è quasi fatta
zucchero a velo
la gola soddisfatta
e nella stanza il cielo
si fa così
per cominciare il gioco
e ci si mastica poco a poco
si fa così
è tutto apparecchiato
per il cuore e per il palato
sarà bello bellissimo travolgente
lasciarsi vivere totalmente
dolce dolcissimo e sconveniente
coi bei peccati succede sempre

venerdì 20 giugno 2008

CONSAPEVOLEZZA

DIVENTI UN ESSERE UMANO SOLO QUANDO INIZI A RIFLETTERE SULLE COSE IN PRIMA PERSONA, DIRETTAMENTE. QUANDO OSSERVI CON ATTENZIONE, CON PRECISIONE, CON ACCURATEZZA, QUANDO ANALIZZI, QUANDO VALUTI, QUANDO SOPPESI LE COSE E INIZI VIVERE IN BASE ALLA TUA CONSAPEVOLEZZA, E A ESSA TI AFFIDI SEMPRE DI PIù, CONSEGUI LA LIBERTà.
LIBERTà SIGNIFICA AVERE IL CONTROLLO SULLA PROPRIA MENTE, SULLA TUA COSIDETTA MENTE, CHE NON è TUA, PERCHè TI è STATA DATA DAGLI ALTRI, IN SINGOLI FRAMMENTI. NON SEI ALTRO CHE UN FENOMENO AD ACCUMOLO... FRAMMENTI RACCOLTI DA UN INFINITà DI FONTI, TALI PER CUI è IMPOSSIBILE CHE SI POSSANO FONDERE E DIVENTARE UN'UNITà. MA UNA SOLA COSA IN TE NON è MUTATA DALL'ESTERNO, E CIOè LA TUA CONSAPEVOLEZZA, LA TUA PRESENZA ATTENTA. QUELLA L'HAI PORTATA CON TE, è PARTE DELLA TUA ESSENZA PIù INTIMA.
FONADTI SU DI ESSA E NON DIPENDERE MAI DALLA MENTE, DIVENTA INDIPENDENTE DALLA MENTE E DIPENDI ASSOLUTAMENTE DALLA CONSAPEVOLEZZA, E FARAI UN PASSO GRANDIOSO NELLA TUA VITA...

lunedì 16 giugno 2008

DECALOGO AMOROSO

I suggerimenti che seguono sono regole di buon senso, che costituiscono solo la base per avviare un processo di reciproca e profonda conoscenza, che se da un lato è un ottimo rimedio per non correre il rischio di ritrovarsi a vivere un rapporto di coppia come estranei, dall’altro ci sembra il miglior antidoto per prevenire i mali causati dalla routine, dalla noia, dall’apatia, fondamentale anche per promuovere una buona comunicazione interpersonale all’insegna del rispetto reciproco, della fiducia, della felicità e del benessere della coppia.

Il decalogo

  • Dare spazio all’amore: trovare sempre nell’arco della giornata il tempo e il modo per dire al proprio partner “ti amo” . Può sembrare banale, ma è importantissimo farlo, ovviamente a condizione di sentirlo. Qualsiasi modo va bene (non ci sono limiti alla fantasia): può bastare un fiore, una carezza, un pensiero gentile, una telefonata, una sorpresa o piccole attenzioni, che faranno capire alla persona che amate quanto è importante per voi. Dopotutto è il pensiero che conta!
  • Essere coerenti: l’amore va soprattutto dimostrato e non solo dichiarato. Comportarsi in maniera coerente rispetto al punto precedente è una strategia salva rapporto di importanza cruciale se si vuole evitare di creare contraddizioni tra quello che viene detto a parole e ciò che viene comunicato con i fatti e le azioni quotidiane. Attenzione, dire al proprio partner “ti amo” e poi non essere presenti nei momenti importanti e nelle decisioni che contano nella vita di coppia, equivale a mentire spudoratamente. Può essere utile a questo punto ricordare il primo assioma della comunicazione che afferma…“Non si può non comunicare e tutto comunica… ogni comportamento è comunicazione e la comunicazione è comportamento”.
  • Comunicare in maniera aperta e leale: in situazioni di divergenza di opinioni, di contrasto e/o di conflitto, è importante confrontarsi serenamente e ascoltare con calma, rispetto ed empatia anche le ragioni e i punti di vista dell’altro senza alcun pregiudizio, e soprattutto con la piena consapevolezza che l’apparente vittoria dell’uno sull’altro equivale in realtà alla sconfitta di entrambi. Se possibile, non lasciar trascorrere più di 24 ore dall’eventuale litigio per cercare di risolvere il problema o di superare al più presto la situazione conflittuale. E’ bene tener presente, inoltre, che i contrasti e i conflitti, peraltro assolutamente normali in una coppia, possono rappresentare un momento di riflessione, di maggiore conoscenza dell’altro, di confronto e, quindi, di crescita e di evoluzione della coppia, ma possono anche trasformarsi, come più spesso facilmente accade per mancanza di intelligenza sociale, in una trappola mortale per il rapporto che rischia di svuotarsi di ogni sentimento e di rimanere soffocato da violenti scontri diretti ad annientare psicologicamente l’altro. Pertanto, quando ci si ritrova in situazioni di esasperato conflitto è importante domandarsi se si vuole costruire un rapporto migliore o si vuole distruggere quello che si è già costruito.
  • Riconoscere i propri errori: sembra facile, ma non è da tutti riuscire a farlo perché riconoscere di aver sbagliato richiede umiltà, coraggio e soprattutto intelligenza sociale ed emotiva. Un comportamento socialmente competente ed emotivamente intelligente prevede una strategia infallibile in tre punti: a) riconoscere i propri errori senza mezzi termini; b) scusarsi sinceramente per l’accaduto; c) impegnarsi a non ripetere l’errore commesso. Le coppie che hanno fatto proprio questo fondamentale principio di comunicazione interpersonale, hanno vita lunga, quelle che invece prediligono giochi pericolosi come “la caccia alle streghe”, “nascondersi dietro un dito” e “il gioco al massacro (è tutta colpa tua se…)” hanno i giorni contati, insieme alla certezza di soffrire.
  • Imparare a perdonare: l’amore è anche e forse soprattutto capacità di perdonare. Il perdono è un atto d’amore che appartiene alle persone generose di cuore. Chi non sa perdonare, non può dire di saper veramente amare. Ci sono situazioni in cui il perdono, di per sé difficile da concedere, rappresenta l’unica via d’uscita, da pagare a volte a caro prezzo, ma è un investimento pur sempre conveniente se si tratta di vero amore. In caso contrario, negato il perdono, ci si troverà sicuramente pieni di orgoglio, ma allo stesso tempo più vuoti dentro nell’attesa di potersi “leccare” la propria ferita narcisistica.
  • Rinunciare alla perfezione: ricordarsi che nessuno è perfetto è una regola d’oro spesso dimenticata che, se puntualmente osservata, può evitare inutili tensioni, ansia da prestazione e stress nella coppia. Se non accettiamo i limiti del nostro partner o non tolleriamo i suoi difetti e le sue imperfezioni, con molta probabilità non lo amiamo abbastanza o forse abbiamo (e il ché è ancora più grave) una visione distorta e infantile dell’amore. Questo potrà generare anche aspri conflitti nella relazione, ma a quel punto conviene interrogarsi sulle ragioni di fondo della propria scelta e darsi delle risposte coerenti. Insomma, pretendere la perfezione nel rapporto di coppia o dal proprio partner equivale a chiedere a un cavallo di volare…non sarà mai capace di farlo! Bisognerebbe, invece, imparare ad accettare i propri limiti e quelli altrui e saper essere soprattutto tolleranti per quello che non ci piace in noi o nella persona con la quale si è deciso di condividere un progetto di vita. Non è sicuramente facile, ma è prova di grande maturità e di buon equilibrio interiore.
  • Far prevalere il “senso del noi”: sembra banale dirlo, ma la coppia è composta da due persone con bisogni, motivazioni, obiettivi, interessi, aspettative e desideri diversi; e fino a quando nella coppia prevarranno interessi personali e forme di egoismo, comunque espresse, non si andrà molto lontano sul difficile cammino della crescita emotiva, dell’amore e della felicità. Questo traguardo, che ogni coppia desidera raggiungere, è invece possibile se i partner sono entrambi capaci di creare da subito quel magico “senso del noi ” che è un sentimento profondo, basato sulla condivisione di tutto ciò che crea e rinforza un legame affettivo, e che va alimentato costantemente nel tempo. Ma come si costruisce il senso del noi ? Innanzitutto con quella complicità , tipica delle coppie molto unite, che pervade anche le piccole cose come i rituali piacevoli e tutti quei momenti emotivamente coinvolgenti che scandiscono il rapporto di coppia, come viaggiare e far vacanza insieme, ritrovarsi a tavola, passeggiare tenendosi per mano, far l’amore, divertirsi, gioire dei momenti di intimità, ma anche affrontando uniti le inevitabili difficoltà della vita, le situazioni di dolore e i momenti di sofferenza, senza dimenticare l’importanza di avere un linguaggio comune che faccia da sfondo al rapporto di coppia, caratterizzandone in modo esclusivo le fasi evolutive. Questo e molto altro ancora serve a creare il senso del noi , che ovviamente comprende anche le decisioni importanti da prendere insieme per il bene della coppia, come per esempio l’acquisto di una casa, il lavoro, l’educazione dei figli. Insomma, il senso del noi è un potente antidoto allo stress emotivo e relazionale della vita a due, che comporta un “affidarsi reciproco” , ossia una dimensione affettiva che unisce nonostante tutto, e nella quale ognuno si sente protetto da un rassicurante e tranquillizzante noi , capace di creare fiducia reciproca, indispensabile per andare avanti, e di emanare una straordinaria forza ed energia che rinsaldano profondamente il legame, rendendolo inossidabile e invulnerabile alle avversità quotidiane e ai problemi dell’esistenza.
  • Alimentare la passione: significa desiderare l’altro e sentirsi fisicamente, sessualmente e emotivamente attratti dall’altro, ma allo stesso tempo rendersi a propria volta sempre desiderabili e attraenti agli occhi del proprio partner. Insieme all’intimità e all’impegno, la passione è un elemento cardine del rapporto di coppia da cui dipende la stabilità relazionale; e forse è anche l’aspetto più difficile da gestire nel tempo. E la difficoltà consiste nel fatto che la passione per sua natura è un fattore che molti considerano legato esclusivamente alla bellezza, all’attrazione fisica, alla corporeità e meno ad elementi più intangibili come il “fascino ” che è invece una qualità importantissima che una bella persona è in grado di emanare a prescindere dalla sua età anagrafica. Per mantenere sempre alta la “fiamma” della passione, allora la coppia ha bisogno di evolvere anche sessualmente e di rinnovarsi per riuscire ad essere sempre all’altezza delle aspettative affettive, sessuali ed emotive del partner. Molte coppie commettono invece l’errore fatale di dare tutto per scontato sul piano affettivo e quindi si adagiano, cadono nella routine, pensando che ormai non sia più così importante risultare desiderabili e attraenti agli occhi del proprio compagno con il quale magari si convive già da anni. Se è vero che invecchiando la bellezza esteriore diminuisce e con essa le prestazioni fisiche e l’esuberanza sessuale, allora è anche vero che coltivare il proprio fascino e la bellezza interiore è un’arte che si può imparare, che forse rimane l’unica, vera arma segreta per mantenere sempre vivo e coinvolgente un rapporto di coppia che permette ai partner di crescere insieme.
  • Creare intimità nella coppia: la tenuta di una coppia nel tempo è direttamente proporzionale al grado di intimità che i partner riescono a stabilire tra di loro. L’intimità è uno straordinario collante ancora più forte della passione, ma che per funzionare ha bisogno di essere continuamente alimentato attraverso una fiducia reciproca profonda e incondizionata. Solo su queste basi è possibile rivelarsi completamente all’altro, svelare i propri segreti, mettere a nudo le proprie debolezze o paure senza il timore di apparire fragili, vulnerabili o di essere giudicati per le proprie “zone erronee”. L’intimità, quella vera, richiede soprattutto coraggio ed onestà intellettuale per affermare la propria identità, oltre alla consapevolezza che essa non è mai un punto di partenza, ma un punto di arrivo, un traguardo che si conquista pian piano, giorno dopo giorno nel tempo. L’intimità è in sintesi un elemento fortemente caratterizzante la stabilità della coppia, che più sarà intima e più apparirà unita e sicura anche agli occhi degli altri, grazie a quell’invidiabile senso di complicità che è allo stesso tempo causa ed effetto dell’intimità tra due persone che si amano.
  • Impegnarsi verso l’altro: è in assoluto la regola di buon senso più difficile da seguire in un rapporto di coppia. Infatti, l’impegno implica da un lato l’assunzione di responsabilità nei confronti del proprio partner, specificamente legate a tale ruolo, dall’altro la volontà e il desiderio di non deludere mantenendo in qualsiasi situazione un comportamento adeguato che garantisca condizioni di equilibrio emotivo e stabilità nella coppia. Più in particolare, il termine impegno ha una valenza olistica, che abbraccia diverse dimensioni del rapporto, tutte assolutamente importanti, che vanno da quella relazionale , a quella psicologica, affettiva e professionale. Impegno dal punto di vista relazionale vuol dire innanzitutto fedeltà e rispetto per l’altro; nella dimensione psicologica l’impegno assume il significato di fiducia e aiuto fornito al partner per sostenerlo nel suo percorso di autorealizzazione e crescita personale; in ambito affettivo l’impegno sottintende la presenza non solo fisica, ma soprattutto emotiva sia nei momenti belli che in quelli difficili della vita; in ambito professionale, infine, l’impegno per il proprio partner si estrinseca con la disponibilità a cercare insieme occasioni e opportunità che favoriscano il suo successo in ambito lavorativo, magari attraverso una più efficace strategia di valorizzazione delle sue risorse personali, che abbia anche lo scopo di migliorare la sua autostima. Ma perché è così difficile impegnarsi verso l’altro? Forse perché l’impegno richiede sacrificio, rinunce, capacità di donarsi senza pretendere nulla in cambio, impiego di risorse personali a favore dell’altro, altruismo o meglio ancora assenza di egoismo, dedizione. In una parola “amore” , un sentimento davvero grande, capace di raccogliere in sé tutte queste cose che solo chi ama sinceramente riesce a ritrovare con assoluta naturalezza nel suo repertorio comportamentale.

PIETRE DI FUOCO IN CONCORSO

Venerdì 27 Giugno parto per Napoli.
Sono stata invita come regista alla IV edizione di A CORTO DI DONNE (rassegna di cortometraggi al femminile, in programma a Pozzuoli (NA) presso la Multisala Sofia), dove PIETRE DI FUOCO è in concorso nella sezione VideoArte.
Il mio lavoro verrà proiettato Sabato 28 Giugno alle ore 12.
In totale le opere selezionate in questa sezione sono sei.
Tre italiane e tre straniere.
A seguire ci sarà l'incontro con le registe... quindi parlerò!

Pomeriggio Uggioso

Sara è seduta accanto a lui,
sono nello studio di lui.
Fuori piove,
dentro, il suono del suo cuore le scandisce serenamente il tempo.
Non ha timore che passi velocemente.
Sono vicini, questo è il tempo.

Una giornata inaspettata che ha trovato il suo percorso anche nel silenzio.
Una quiete strana.
Lui lavora, lei lo osserva.
Le è sempre piaciuto guardarlo mentre lavora...
vederlo tutto impegnato e ispirato.
La sua testa si ferma li.
Lo studio è nuovo, lui è contento.

Sara finalmente sa di nuovo dove immaginarlo.
Seduto al suo tavolo davanti ai mille fogli da riempire con il suo tratto gentile.
NOn hanno bisogno niente di più di quello che si percepisce in quella stanza.
La Semplicità è l'ossigeno per respirare.
Vorrebbe abbracciarlo
da dietro e poi appoggiare il suo mento sulle sue spalle, non si può fare romperebbe l'equilibrio.
Allora lo immagina e le piace ugualmente,
l'energia di quel pensiero accarezza le spalle del maestro.

Anche questo pomeriggio è stato un bel regalo.
Chiude gli occhi,
sente il suo profumo che arriva fino ad aprire il cassetto dei suoi ricordi,
è allo stesso modo bellissimo.
I ricordi son belli, la loro storia è bella.

Le sue labbra toccano le sue guance...
Il pensiero di lei lo accompagnerà silente.
Lo sguardo di lui su di lei come una conchiglia ritrovata in un cassetto dimenticato.

Ciao...

domenica 15 giugno 2008

E' NATO FRANKIECARLO!

Oggi è nato FrankieCarlo.
E' il figlio di Andrea, mio caro amico che vive a Londra da due anni.

"scusa Andre, come mai sto nome?"
" Una sera eravamo al pub, circa un anno fa, e parlavamo delle nostre famiglie. Io le detto che avevo uno zio a cui tenevo molto che si chiama Carlo e lei invece uno zio di nome Frankie. Allora visto che eravamo mezzi ubriachi abbiamo inizato a ridere. FrankieCarlo What a name!"

Tornando indietro negli anni in cui facevamo le nostre cene insieme agli altri due companeros, il sorriso di tenerezza è spontaneo.
Quante risate e discorsi sull'amore, la ricerca dell'amore,il desiderio dei figli, le prese per il culo per le varie situazioni...
Oggi tutti con la propria vita, i miei amici uomini tutti accompagnati dalla loro dolce metà, io serenamente accompagnata da me stessa.
Andrea oggi è diventato Padre.
Sono felice per lui, tanto.
Ho sentito la sua emozione per telefono.
Mi ha chiamato: " CAntarè! Oggi son diventato padre!"
E' la prima volta che sento raccontare il parto dalla parte dell'uomo. I dettagli tecnici, il suo punto di vista, il suo soffrire e ammirazione perchè la sua donna urlava dal dolore.
"Cantarè, dopo quello che ho visto prima e dopo il parto, tanto rispetto a voi donne! siete uniche!"
La sensazione della mano di lei nella sua, quello stringere forte fino a non sentire più il dolore ma sentire soltanto che sei una cosa sola, che sei li con lei.
"Sembrava un film! la sala parto donne che urlavano di sottofondo e l'ostetrica che diceva PUSH PUSH! si push sai tipo quando devi cagare!"
Infine suo figlio che ha guardato a lungo cantandogli una ninna nanna in italiano.
"Cantarè, lui la mia voce la conosce, in questi nove mesi io gli parlavo in italiano e Dotty in inglese. Oh! mi sono avvicinato al lettino lui piangeva, allora l'ho guardato(chissa se mi vede) e gli ho cantato la ninna nanna. Si è addormentato."

Un anno fa quando ho saputo di Viola, il mio desiderio di aver un figlio ha messo quasi da parte la gioia della notizia... volevo tutto e subito, come vedevo il mondo ristretto.
Oggi sono felice, la nascita di un bimbo è solo felicità diretta.
I miei amici stanno diventando grandi... come io del resto.
Un abbraccio

sabato 14 giugno 2008

ITALIA - ROMANIA 1 a 1

"Oggi c'è la partita Italia - Romania, noi andiamo a vederla con i Rom e poi staremo li con loro. Abbiamo organizzato una partita a pallone con i bimbi, vuoi venire?"
Senza pensarci due volte dico si, ignara di quello che sarebbe stato il pomeriggio.
Improvvisamente mi ritrovo al campo rom di via Barzaghi-Triboniano.
Appena fuori dall'entrata del campo c'è tanta polizia, la famosa polizia che deve tenere sotto controllo, assicurarsi di un qualcosa che non so.
Tanti cani da guardia posizionati sopra le loro macchine.

Entro, e l'aria è quella di festa e di preparativi. Odore di cibo speziato e l'eco di centinaia di televisori parlanti una lingua a me sconosciuta: il rumeno.
I bambini corrono, le loro facce sono intense e furbe ma dal sorriso spiazzante.
Mi faccio una sigaretta, cerco di capire dove sono. Mi sento a disagio. Il pregiudizio vuol essere padrone ma per fortuna non ce la fa.
Osservo tutto questo movimento.
Gli uomini preparano le sedie. Fuori da ogni roulotte c'è posizionato un televisore piccolo o grande che sia non importa, è importante far sentire a proprio agio l'ospite "italiano" il gajè.
In quel momento ciò che unisce e che abbate le barriere è la partita.
Allora si ride si scherza tutti con il fiato sospeso per l'azione di una o dell'altra squadra.

Tutti uguali con le stesse vibrazioni.Noooooo!
goal!
Ma non era fuori gioco!
Dai! dai! Passa quella palla! cazzo fuori!
metti cassano!
Nicolae! Chivu!



Finalmente entro anch'io nel tifo, inizio a rilassarmi... di cosa devo avere paura?
nel momento in cui penso ciò un bimbo dalla faccia sporca si avvicina e mi offre una caramella.
Dovevo essere io forse a offire una caramella al bimbo. Sorrido

Il ragazzino accanto a me invece mi prende in giro perchè mi faccio le sigarette.
Tutti a farvi le sigarette! perchè?
Perchè tu che hai i soldi non ti compri le sigarette?

Domanda semplice diretta e spiazzante.
La mia risposta forse è banale... perchè mi piace e perchè costa meno.

Finisce il primo tempo
MI sposto dal campo tre e mi inoltro nel campo dietro, il numero 2.
La sensazione è quella di entrare realmente a casa di qualcun altro.
Sono dentro un "condominio" di roulotte.

Le donne qui preparano da mangiare, sono tutte impegnate ad arrostire la carne su griglie improvvisate. Gli uomini sono all'interno delle loro verande che guardano la partita. Piccoli gruppi di rom e gajè. L'aria è quella di complicità incoronata da brindisi con bicchieri di vino o birra.
Insieme alla mia amica fotografa incontrata li per caso, vago alla ricerca di non so cosa.
Il cielo si fa grigio, quasi nero ma il sole ancora non coperto contrasta con la sua luce dorata. Il campo cambia ancora volto, è avvolto da una luce morbida.
I fotografi che vagano per il campo sembrano impazziti, fotografano tutto. I bambini, le donne, i cani, gli interni delle case...

Mi viene incontro una bimba con un sorriso dolcissimo.
Come ti chiami?
Tiziana
Vuoi giocare con me e Lessi il mio cagnolino.
MI ha catturato, non si poteva dire di no.
birra.
Ho passato una serata a casa di Maria.
Per magia mi son ritrovata ad essere una di loro. Seduta a tavola con tutta la famiglia.
Mi hanno messo un piatto davanti. La spontaneità era regina, i dubbi l'igiene e altre cazzate son sparite. Hai accettato di essere qui. Ora vivi qui e adesso.
Ho mangiato con loro, involtini di verza ripieni di
carne e riso . Tanta carne arrostita e infine il dolce. Vino, birra, pane fatto da Daniela la madre.
Fuori pioveva e dentro invece si rideva e parlava.


Le differenze culturali esistono, certo, ma se non le facciamo diventare per forza barriere, la comunicazione può esistere....

Se dai fiducia questa torna sempre indietro carica di valore.
Una giornata che rimarrà a lungo sotto la pelle.
Basta poco. Conoscere ciò che è diverso da noi è solo un arricchimento




giovedì 12 giugno 2008

venerdì 6 giugno 2008

MESSAGGIO

Se parlo le lingue degli uomini
e anche quelle degli angeli,
ma non ho amore,
sono un metallo che rimbomba,

uno strumento che suona a vuoto.
Se ho il dono dell'essere profeta
e di conoscere tutti i misteri,
se possiedo tutta la scienza
e anche una fede da smuovere i monti,
ma non ho amore,
io non sono niente.
Se do ai poveri tutti i miei averi,
se offro il mio corpo alle fiamme,

ma non ho amore,
non mi serve a nulla.

Chi ama
è paziente e generoso.

Chi ama
non è invidioso
non si vanta
non si gonfia d'orgoglio.
Chi ama è rispettoso
non cerca il proprio interesse
non cede alla collera
dimentica i torti.
Chi ama non gode nell'iniustizia,
la verità è la sua gioia.

Chi ama tutto scusa
di tutti ha fiducia
tutto sopporta
mai perde la speranza.

Le tue interpretazioni rifletteranno sempre e soltanto te. Quando guardi uno specchio, vedrai il tuo volto, vedrai te stesso. Non puoi vedere lo specchio, puoi solo vedere il tuo volto riflesso in lui. Sarai in grado di vedere lo specchio solo quando avrai perso iltuo volto, quando avrai perso la tua testa, quando non sarai più. Quando sarai diventato un nulla, un nessuno, allora mettiti difronte a uno specchio, e vedrai lo specchio e il suo riflettere, ma tu non sarai riflesso in lui, non verrai rispecchiato.
Non sarai presente in quello specchio... prima di diventare un'assenza, non serve mettersi davanti a uno specchio.




mercoledì 4 giugno 2008

UFF!

e che palle!
si è rotto il disco esterno usb2...
qualcuno sa come aiutarmi per recuperare tutti i documenti all'interno?
cioè parliamone!
Il mio mac non lo vede,
cerco di ripararlo attraverso la funzione utility disco e dice che c'è un errore.
SIGH! HELP! AIUTO!

martedì 3 giugno 2008

altro TEMPO


Il tempo e’ come la linea d..orizzonte..
spinge via il sole per farlo ritornare
e non possiamo fare altro che guardare,
ammirare o impazzire per il suo susseguirsi.




LA CENA

... SARA SI RITROVA A CENA CON LUI CHE è STATO IL SUO UOMO...

con lui di cui è ancora innamorata, con lui che la fa ridere, con lui che...
ANCORA è PRESTO PER POTER SCRIVERE QUESTO CAPITOLO...
Sara è riuscita a dire :"posso capire ma non giustifico le modalità..."
mentre lui come sempre :"non c'è niente da dire"
Lei sorride, accetta anche questa volta tale affermazione e nel frattempo pensa che prima o poi riuscirà ad accettarla veramente e se non addirittura a crederci. Ma in effetti lei si chiede, che cosa oggi bisogna dire per quello che è stato ieri. NOn lo sa più neanche lei il tempo ha diluito. Vuole solo vivere il presente giorno dopo giorno e non cercare più.
La sua pancia sottovoce dice aspetta, la speranza è l'ultima a morire.La sua testa invece, sussurra, fai si che a morire non sia tu... e sara non vuole più morire.
Il tempo continuerà a far capire loro ancora molte cose.
Il diaologo è iniziato ha preso nuove forme. Le parole viaggiano libere non c'è più niente da perdere. La sincerità è padrona.

Lei lo sogna, lui allunga la mano verso di lei...
Sara accetta e la mente si svuota.

SPARA!


UNA CAREZZA PREZIOSA

Ore 9.00 domenica mattina
Lui si girò regalandole l'ultimo sorriso, chissà quando il prossimo.
Sara lo guardò mentre egli iniziava a scendere il primo scalino.
Se ne stava andando. Sara chiuse la porta.
Rimase in silenzio, la mattina stava iniziando, ma ancora un ultimo sguardo lo voleva dare a quell'uomo che in quei tre giorni l'aveva amata.
Di corsa si avviò alla finestra, si allontanava sempre di più. Se ne stava andando carico di emozioni e rifiuti in più.

"non voglio avere una relazione, ma neanche di sesso... rifiutare dell'affetto sincero assurdo lo so... ma è no, la pancia dice no"

Non vuole coinvolgere nessuno nelle sue indecisioni e attese.
In realtà questa giovane donna, sa benissimo che la sua pancia dice aspetta, la speranza è l'ultima a morire.
La sua testa invece, sussurra, fai si che a morire non sia tu.

Sara è ancora li che lecca le sue ferite vecchie di un anno, cazzo vecchie di un anno!
Vuole continuare a leccare, leccare, e vuole essere sola.
Tutto ancora è troppo intimo, l'unica cosa da fare è ancora proteggersi.

Hanno passato due giorni tra silenzio e parole sincere, balli e risate.
Sara non ha dovuto sostenere nessun personaggio se non se stessa. Finalmente libera dal terrore di dover calibrare ogni singola parola.
Aveva davanti un vero amico e non uno di quei "mille" uomini desiderosi solo di portarsela a letto come se fosse un peluche... se così si può considerare una donna.

Lo guardava andare via e dentro di se sentiva di aver fatto la scelta giusta.
Le sue carezze avevano un peso, la sua grossa mano era carica di affetto.
Raramente si riesce a sentire un tale calore e consistenza.
Sara la sentiva passare tra i suoi capelli, e ne sentiva la decisione del gesto.
Lui c'era era li.Ne aveva bisogno.
Aveva bisogno di una carezza.
Di quella azione, che per magia, per pochi attimi non l'ha più fatta sentire spaesata ma solo un pò amata.

IL TEMPO....

Il tempo è la dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi.
Tutti gli eventi possono essere descritti in un tempo che può essere passato, presente o futuro.
A volte si percepisce il passare del tempo come più rapido ("il tempo vola"), significando che la durata appare inferiore a quanto è in realtà; al contrario accade anche di percepire il passare del tempo come più lento ("non finisce mai"). Il primo caso viene associato a situazioni piacevoli, o di grande occupazione, mentre il secondo si applica a situazioni meno interessanti o di attesa (noia). Inoltre sembra che il tempo passi più in fretta quando si dorme...
SARà VERO?