« Dopodiché si fece molto tardi, dovevamo scappare tutt'e due. Ma era stato grandioso rivedere Annie, no? Mi resi conto che donna fantastica era – e di quanto fosse divertente solo conoscerla… e io pensai a quella vecchia barzelletta, sapete… quella dove uno va da uno psichiatra e dice:
"Dottore, mio fratello è pazzo. Crede di essere una gallina."
E il dottore gli dice: "Perché non lo interna?"
E quello risponde: "E poi a me le uova chi me le fa?"
Be', credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti uomo-donna. E cioè che sono assolutamente irrazionali e pazzi e assurdi e… ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova. »
(Alvy/Woody Allen)
lunedì 14 settembre 2009
Io e Annie...
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venerdì 11 settembre 2009
A study in choreography for camera (1945, Maya Deren)
Maya Deren (Kiev, 29 aprile 1917 – New York, 13 ottobre 1961) è stata una regista statunitense di origine ucraina, attiva negli anni quaranta e anni cinquanta del XX secolo.
Negli anni trenta e quaranta Maya Deren si dedicò anche alla danza, compiendo una tournée nazionale con la compagnia della ballerina e antropologa afro-americana Katherine Dunham. Insieme a questa compagnia si trasferì a Hollywood all'inizio degli anni '40, dove conobbe il regista cecoslovacco espatriato Alexander Hamid, detto Sasha. I due si sposarono nel 1942, e si trasferirono a New York nel 1943. La danza è una forma di espressione artistica che, anche nei successivi sviluppi della sua attività di cineasta, rimarrà una delle passioni e degli interessi principali di Deren. Anche negli anni della maturità, amerà esibirsi in pubblico durante i party organizzati dai circoli di intellettuali di New York.
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giovedì 12 marzo 2009
"LA LEGGE INTRINSECA DELLA VITA" da Pick Up sceneggiatura ManyHands
Ci sono le cosiddette leggi… che regolano un po’ tutto. Il verde pallido dell’inizio di primavera. Le note che suonano come un lontano blues dell’anima. Le amicizie e gli incontri casuali lungo una strada che spesso nulla significano… questo lo si scopre solo dopo.
Delle leggi, poi te ne puoi anche infischiare… e scegliere altre vie, o fartene tu di tue.
Ma una ti accompagna sempre, anche quando tutto sembra un gran casino assurdo.
Annotatevela, io ce ne ho messo per capirla, c’è chi la capisce al volo. Come fosse scritta dentro le ossa. E chi invece ci mette una vita.
Quella legge non dice nulla di più che una sigaretta è una sigaretta, un campo verde è un campo verde e un uomo è sempre e comunque un uomo, anche nella sua inutilità… Non c’è nulla dietro questo… c’è solo la vita che scorre implacabile, senza motivo se non quello che noi cerchiamo, a tappe, di distribuire…
Il senso… spesso neanche i film ce l’hanno… un senso.
lunedì 1 dicembre 2008
Anita Berber
Anita Berber è stata uno dei personaggi più scandalosi della Repubblica di Weimar. Non ebbe paura di mostrare la sua bisessualità ed i suoi vizi smodati fra uso di droghe ed altri eccessi, ma fu soprattutto un’attrice carismatica e la prima danzatrice che si esibì nuda incarnando sulle scene l'incredibile modernismo di una cultura e di un'umanità che il nazionalsocialismo tedesco spazzò via nel giro di dieci anni.
Morì di overdose nel 1928.
Anita Berber (1899 – 1928) was a German dancer, actress, writer, and prostitute who was the subject of an Otto Dix painting. She lived during the Weimar period.
Born to divorced bohemian parents (a cabarét artist and a violinist), she was raised mainly by her grandmother in Dresden. By the time she was 16, she had moved to Berlin and made her debut as a cabaret dancer. By 1918 she was working in film, and she began dancing nude in 1919. She was scandalous, androgynous and infamous, quickly making a name for herself on the Berlin scene. She wore heavy dancer’s make-up, which on the black and white photos and films of the time came across as jet black lipstick painted across the heart-shaped part of her skinny lips, and charcoaled eyes.[1]
Her hair was cut fashionably into a short bob and was frequently bright red, as in 1925 when the German painter Otto Dix painted a portrait of her, titled "The Dancer Anita Berber". Her dancer friend and sometime lover Sebastian Droste, who performed in the film Algol (1920), was skinny and had black hair with gelled up curls much like sideburns. Neither of them wore much more than lowslung loincloths and Anita occasionally a corsage worn well below her small breasts.[1]
Berber's cocaine addiction and bisexuality were matters of public chatter.[2] She was allegedly the sexual slave of a woman and the woman's 15-year-old daughter. She could often be seen in Berlin's hotel lobbies, nightclubs and casinos, naked apart from an elegant sable wrap, with a pet monkey and a silver brooch packed with cocaine. Besides being a cocaine addict, she was an alcoholic, but at the age of 29, gave up both suddenly and completely. According to Mel Gordon in The Seven Addictions and Five Professions of Anita Berber,[3] she was diagnosed with galloping tuberculosis while performing abroad. She died on November 10, 1928 in a Kreuzberg hospital and was buried at St. Thomas cemetery in Neukölln.
A 1987 film by Rosa von Praunheim titled Anita - Tänze des Lasters centres around the life of Anita Berber.[4] The band Death in Vegas named a song after her, and is on the album Satan's Circus.
filmografia
Unheimliche Geschichten (Storie inquietanti, 1919)
Regia: Richard Oswald; sceneggiatura: R. Oswald, Robert Liebmann; fotografia: Carl Hoffmann; interpreti: Anita Berber, Reinhold Schünzel, Conrad Veidt, Hugo Döblin, Paul Morgan, Georg John; origine: Germania; produzione: Film AG; durata: 109’
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mercoledì 10 settembre 2008
inaugurazione di ROUGH CUT - CUTTING OFF
vi invita all'inaugurazione di
ROUGH CUT - CUTTING OFF
16 settembre 2008
h 20
TRIENNALE - MILANO
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domenica 31 agosto 2008
PIETRE DI FUOCO AL FESTIVAL I've Seen Films

vi ricordate che a giugno ho comunicato che pietre di fuoco era stato preso al festival "I've Seen Films 2008" diretto dal mitico Rutger Hauer?
ebbene è arrivato il momento di votare.
PIETRE DI FUOCO é STATO SELEZIONATO PER LA SEZIONE WEB.
In tale sezione è il pubblico che decide quale video merita o no.
qui vi lascio l'indirizzo della pagina del festival/concorso
voi votate (SE LO RITENETE OPPORTUNO) e fate girare la notizia!
E DAI KLIKKA QUI!
http://video.tiscali.it/inshort/Icfilms/?&page=2
grazie Tiziana
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mercoledì 9 luglio 2008
DANCE WITH YOUR SILENCE
not speak very good English but I will try to make me understand..."
Ho iniziato così.Queste sono state le mie prime parole davanti alle 18 persone partecipanti al workshop + tutti gli organizzatori, tutor, e professionisti.
Tutti si presentano e tutti racconatano il loro background: io sono una montatrice, io sono una danzatrice , io sono una coreografa, io sono un regista, io un danzatore, io... pian piano ho capito durante gli altri giorni chi fossero gli altri.
Solo la, ho iniziato ad intuire che io mi ero inventata un mio workshop.
Soprattutto la domanda che mi ha svegliata è stata: :" what is your project?"... qual'è il tuo progetto che vuoi realizzare con il KORSAKOW SISTEM?
Progetto?
MA quale progetto?!
IO non ho un progetto!
Madonna Tiziana come al solito ti sei lanciata! Hai intuito qualcosa, ma non sai neanche tu bene cosa. Hai seguito il tuo istinto!...
Meno male che sto istinto è sempre bello sveglio. EVVIVA L'ISTINTO!
Ok, MUMBLE MUMBLE MUMBLE MUMBLE MUMBLE MUMBLE MUMBLE.
1 tu pensavi che facevi danza e nel frattempo si riprendeva.
NO SCORDATELO
2 devi pensare a trovarti un progetto... da dove partire non so.
3 che culo hai la telecamera!
4 meno male che esiste internet!
Finisce la mattinata e il mio pensiero è non so cosa devo fare, ma più tardi sicuramente qualcuno mi aiuteRà a trovare una soluzione.
Macchè Tiziana.
E così mi ritrovo nel pomeriggio davanti l'imponente domanda: " what is your project?"... logicamente dopo che tutti avevano raccontato i propri!
Si... beh... dunque... (ILLUMINAZIONE)
Allora io quest'anno ho fatto un video girato sull'etna, bello eh! proprio bello! Bene, due giorni fa ero a Napoli, sai com'è dovevo presentare appunto il mio video e dunque... niente, ehm... si dunque ho trovato un altro vulcano bianco questa volta... si dunque vorrei fare il bianco e il nero... trovare la simbologia nella danza e ... si dai comunque quando vedrai l'immagini forse potrai capire! (ARRAMPICATA LIBERA SUI VETRI BAGNATI!)
Domanda di Klaus (un rompicoglioni che mi è stato addosso tutta la settimana) :S sCusa ma perchè uno spettatore dovrebbe esser incuriosito dal tuo lavoro?"
Cazzo, ma non mi puoi fare una domanda del genere così a bruciapelo, e che cazz!
... Meno male, poi mi son detta, che me l'abbia fatta! una domanda che mi ha messo la pulce nell'orecchio, una domanda che mi ha permesso di ragionare e di trovare un significato al mio lavoro di videoinstallazione.
IL GIorNO DOPO, nel pomeriggio momento dedicato alla realizzazione del lavoro, attrezzata di telecamera ho guardato, scalettato e catturato tutte le riprese della solfatara.
Nel frattempo scarico da internet PIETRE DI FUOCO( meno male che sono stata così narcisista di averklo messo ovunque). Problema musica, la musica di pietre di fuoco non c'entra un'Emerita MINCHia!
Allora che si fa?... si va a cercare il Pene di Mario Addis, ehmmm, cioè vado a cercare il video di PEne di MArio Addis, quello con la musica quasi da carrillion che mi è sempre piaciuta... e meno male che anche lui ha i suoi fan!
http://it.youtube.com/watch?v=-gnktqW4oWY
... e così il secondo giorno mi ritrovo ad uscire dalla stanza workeshoppettara alle nove e mezza! Cervello fuso! fumante!...
NON che gli altri giorni sia uscita prima, scherziamo!
Il giorno successivo, di mattina hanno iniziato realmente a spiegare il Korsakow sistem, e io finalmente capisco che mi trovo ad Amsterdam per fare un corso di matematica e insiemistica danzante in inglese!
#1 01etnaMiddle<>
#2 02fuocoetnaMiddle>
#1 02fuocoetnaLeft<>
#2 03etnagiraMiddle>
queste righe sono solo una minuscola parte delle parole chiavi e costruzione di connessione logica di tutte le clip che ho montato in un pomeriggio e quello che oggi si chiama DANCE WITH YOUR SILENCE. Pietre di fuoco l'ho scomposto, e suddiviso quasi in capitoli, la solfatara l'ho montata per intero utilizzando e lavorando quando ne ho sentito il bisogno la musica del video di Mario e tenendo tutti i rumori di fondo. Ho cercato soluzioni significative, visive e coreografiche simili alla nuova versione di Pietre di fuoco.

NON vi dico per farmi capire su come volevo l'impagnazione di tutto!
Allora, voglio 4 finestre, due grandi, dove quella di destra è il view e quindi ci sta sempre l'etna, le altre tre sono quelle d'interazione che portano il famoso spettatore al percorso da me stabilito che inizia appunto con con il cartello DANCE WITH YOUR SILENCE. Alla fine di tutto il percorso da me studiato con meditazione e silenzio si trova l'ultimo mio pensiero che in fin dei conti è ciò che sto vivendo:
INSIDE I MEET SILENCE THAT SPEAKS
OUTSIDE I HEAR NOTHING BUT SILENCE
(All'interno incontro un silenzio che parla Al di fuori non sento nulla che il silenzio)
Arrivati a venerdì, nel frattempo che gli altri finiscono, mi ritovo a fare lunga chiaccherata con David Hinton che mi dice una delle cose più belle che in questi giorni mi son sentita dire - TIZIANA smetti di chiederti cosa sia la videodanza, tu fai già videodanza, tu la porti dentro! tu trasmetti la tua sensibilità - Gli volevo mettere le braccia al collo e dirgli Grazie per questa dose di entusiasmo e credibiltà che mi stai dando... Ma mi son limitata solo a dire fondamentalmente grazie!
Cmq prima di andare in pranzo ci informano che nel pomeriggio avremmo presentato a tutti noi il lavoro compiuto e che loro avrebbero scelto 4 lavori da mostrare il giorno dopo al CINEDANS festival.
E qui il clamoroso colpo di scena! Dopo la faticaccia di rispiegare il mio lavoretto necessito di una sigaretta, quindi io e la mia amica francesca andiamo giù per strada a fumare.
Quando torno su c'è Julienne che mi viene incontro e mi dice:
- Tiziana have chosen your project! Tomorrow you will be to CINEDANCE festival! At rioalto! talk and vision!
- really?I can not believe it! but it is beautiful!
Che emozione! non ci potevo credere!

"I'm tiziana , I'm Italian ...
io ho fatto questo, ora ve lo mostro".
Due sabato di seguito due presentazioni diverse ma nello stesso tempo coincidenti.
... Tutto intensamente all'insegna di una falsa casualità che ha provocato i suoi effetti....devo dire proprio belli.
Sono veramente contenta di aver fatto questa esperienza.
Bene dopo questa lunga descrione di cosa ho fatto io in questi giorni vi rimando alla pagina ufficiale di mediamatic dove troverete... tante foto e immagini dei lavori scelti.
www.mediamatic.net/page/47069/en
On the very sunny Saturday afternoon many people came to the final presentation in Rialto Cinema. We counted almost 80 persons.
5 of the best projects were presented, and it was a difficult task to decide which projects that should be, because many projects made during this workshop were very good.
The first project 'In the middle of nowhere' by Klara Elenius was a very sweet project with a video clip like feel. After Klara, Iwona Hrynczenko showed her mosaic of untrained movements 'In Motion' , which also had a beautiful soundtrack, this was really a very nicely done film. Then Yvonne van den Akker with her material shot in Rio de Janeiro called 'Letters from Brazil', that was about dancing and playing kids in Rio's favela's.
Tiziana Cantarella made a gorgeous film named 'Dance with your silence', the material was made in Sicily close to the Etna, a really dreamy place where she made her quiet dance film. (Tiziana Cantarella ha creato un film meraviglioso, intitolato Dance with your silence, il materiale è stato girato in Sicilia, sul l'Etna, davvero un luogo da sogno dove ha fatto il suo tranquillo dance film).
The project made by Goran Turnsek, 'DanceON' was a project with a hint of humor, shaped like a cross, parts of his own filmed body and limbs placed in this shape could be moved around like a sliding puzzle, thus creating various oddly constructed bodies.
STO CERCANDO DI RISOLVERE
IL PROBLEMA
INTANTO...
CI SI FA UN'IDEA DI QUELLO CHE è
DANCE WITH YOUR SILENCE.
ideata da TIZIANA CANTARELLA
danzatrice SISINA AUGUSTA
musica di Matteo Pennese gentilmente prestata e prelevata da PENE di MARIO ADDIS
... interferenze sonore MIRTILLA the dog...
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martedì 8 luglio 2008
IL GIORNO DOPO DEL GIORNO DOPO...DEL GIORNO DOPO ANCORA
"... sono arrivata da poco e sono stanchissima c''e'"il sole e il vento..."
La prima cosa che ho fatto appena ritirato i bagagli è essere andata in bagno e cambiarmi i vestiti.
CAMBIO DI SCENA.
Via la gonnellina nera e su i miei jeans preferiti, quelli pieni di buchi e comodi come una tuta. Ho comprato subito una mappa e senza chiedere informazioni a nessuno ho fatto un biglietto del treno per arrivare in centro e quindi cercare il mio albergo.
C'era vento e il sole e la primissima cosa che mi ha colpito anche perchè non passa inosservata sono state le migliaia e migliaia di biciclette. Una città su due ruote e colorata dai molteplici angoli fioriti, colorati e profumati.Bello.
Questa è la mia settimana, è stata la mia settimana. In silenzio ho ascoltato la città e le varie lingue che la popolano.
Come già detto ho avuto il mio ben venuto da uno pseudo italiano che poi mi ha indicato la mia stanza. ROOM#20, terzo piano.
Gli scalini minuscoli dove il mio piedone non ci stava mica. Ho rischiato di fare dei grandi voli sia in salita che in discesa.
Trascinandomi su per ogni piano con il mio leggero trolley finalmente arrivo davanti al numero 20. Infilo la chiave magnetica e la porta con un beep beep si apre...
E' piccolissima, una nicchia che mi ha accolto per una settimana. Larga quanto un letto singolo con un piccolo corridoio per arrivare alla finestra e con il tetto mansardato.
Avevo bisogno di raccoglimento... li è stato possibile. Il minimo indispensabile, un letto e un minuscolo lavandino.
Ho guardato fuori dalla finestra e nel frattempo preparato una sigaretta.Finalmente mi potevo fermare e fumare una sigaretta con i tempi miei. Gli occhi mi si chiudevano, in fin dei conti avevo dormito solo un'oretta ma l'impazienza di sapere e trovare il posto dove avrei svolto il workshop non mi ha lasciato in pace. Ok! esco e mi avvio lungo i canali.
Arrivata sotto il building del cinedans festival ed essermi fatta un'idea di quanto tempo ho camminato per arrivare alla locatiion, la fame mi assale.
Gira e rigira dove mi ritrovo?
In una piazza, dove tutti giocano a scacchi, sia su scacchiere da tavolo che da marciapiedi, seduta al wagamama a mangiare giappo (come a londra). Mangiavo e nel frattempo guardavo questi giocatori di qualsiasi età, dimostratori di mosse astute Ho aspettato che calasse il buio, ma come detto il buio arriva dopo le undici di sera. Erano le nove e mezza il mio corpo non ce la faceva più.
Sono andata a dormire per poi svegliarmi l'indomani alle sette e mezza.
Il mio impatto ad Amsterdam.
La settimana è stata veramente impegnativa, il mio inglese ha messo a dura prova la mia mente e la mia concentrazione e quindi anche la riuscita del mio progetto.
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lunedì 7 luglio 2008
IL GIORNO DOPO DEL GIORNO DOPO...
Come mi sento?....
Ieri mattina quando il mio aereo è atterrato a Milano, subito mi son detta:
"e ora?... "
la domanda successiva è stata:
"quale somma dei tuoi dadi ti ha riportato al punto di partenza?"
Mi son sentita veramente spaesata, vuoi perchè non c'era nessuno ad aspettarmi (del resto siamo a Luglio...) vuoi perchè tra città e città c'è un oceano di differenze sia culturali, di dimensioni.... vuoi perchè oggi ritornavo alla mia vita lavorativa di sempre.
Quella vita che mi sta stretta e che non mi permette di esprimermi al meglio.
devo dire proprio belli.
Iniziando da Napoli- Pozzuoli l'impatto è stato bello, ma faticoso.
Son partita presto anzi prestissimo e arrivata altrettanto presto. Ad aspettarmi all'aereoporto c'era una macchina pronta a Portarmi all'Hotel.
Sensazioni strane... C'ero io... la mia valigia e la mia telecamera (che nel viaggio è stata fondamentale). Il mio ruolo in questo giro era quello di regista. Non riesco a spiegare bene la sensazione ma è stato un qualcosa di particolare.
Rivedere Pietre di Fuoco sul grande schermo è un tuffo in un mare di emozioni, ma soprattutto la reazione delle persone...
- ma no è già finito? ancora!
Oppure ricevere i complimenti dalla regista iraniana (presente con il suo lavoro di animazione) o ancora rispondere a domande dettagliate su come e perchè io l'avessi fatto.
Un vulcano, un cratere tutto bianco!situato nella verdissima conca dell'omonimo cratere dei Campi Flegrei (comprensorio archeologico - naturalistico a pochi chilometri a nord di Napoli).
Non si può capire se non lo si vive.
Sisina entusisata come me ha accettato di danzare e quindi girare all'interno.
NOn ci si poteva far scappare
un' occasione del genere... il positivo o forse negativo di quello che è Pietre di fuoco. Nel giro di niente ho dovuto raccogliere poche idee, sforzarmi sotto il solleone estivo, di capire cosa volevo tirare fuori da quel posto e dalla Coreografa... difficile.
Osservare quel posto, essere in quel luogo mi ha dato una carica pazzesca. All'inizio sono stata investita, mi guardavo in giro e non sapevo neanche io da dove iniziare. Sisina a sua volta continuava a girare o su se stessa oppure lungo la circonferenza di un cerchio immaginario. Anche questa volta a piedi nudi... La Terra era calda se non in alcuni punti caldissima, tanto da saltare e dimenticarsi che la camera era accesa.
Ho fatto due turni di ripresa, l'orario e il caldo erano troppo insistenti sulla mia testa priva di cappello. La luce troppo forte che provocava delle ombre troppo nette.
NOn riuscivo ad entrare in contatto bene, avevo solo bisogno di osservare e interiorizzare quel luogo, che si era presentato a me in modo del tutto casuale e inaspettato.
Ad un certo punto ho scelto,anche perchè mancava poco alla presentazione di pietre di fuoco, di fermarmi. meglio girare al tramonto quando tutto sarebbe stato più morbido. Allora giù di corsa in paese, al cinema Sofia a presentare il video e poi fare un pò di conversazione public relation con gli organizzatori e registe. Con una in particolare Stefania Andreotti presente al festival con un documentario molto bello : LA VIDA LOCA, le bande di strada latinoamericane, si è instaurato un bel rapporto.Un incontro importante.Con lei ho fatto il primo bagno al mare della stagione. Tutte e due bianche come mozzarelle alla ricerca di un posto non invaso dalla spazzatura.
Dopo l'andata al mare e recuperato Sisina, son tornata alla Solfatara.

Ho chiesto a Sisina di rifare alcune coreografie o sequenze presenti in Pietre di fuoco (piano piano stavo entrando senza saperlo dentro il progetto che poi ho realizzato ad Amsterdam), le ha fatte, ascoltava ogni cosa le dicessi e ascoltava le sue emozioni creando anche sequenze improvvisate.
Il cielo era plumbeo e dipingeva il posto con una luce neutra. Bellissima.
Sono contenta, sono queste le immagini che David Hinton ha apprezzato. Ho girato un'ora di materiale, che prima o poi troverà una sua forma più completa.
Arrivata a sabato sera, sempre del 28 sono stata rapita per partecipare alla festa di chiusura del festival. Il mio unico pensiero però era... ma io alle cinque meno un quarto del mattino devo esser in aereoporto!
Non c'è stato verso ho fatto festa e mi hanno riportato all'albergo alle 3.30 am.
Ero distrutta anche perchè il virus che ha attacato la mia pancia non dava tregua!
Ho chiuso la valigia e, mannaggia a me mi son un attimo seduta sul letto a fumare una sigaretta.
No, non sono andata a fuoco ma mi son semplicemente addormentata.
Gli occhi si son riaperti alle ore 6.01!
Cazzo! no! l'aereo!
Scendo nella hall dell'albergo tipo una faina(non so se le faine si incazzino) e con gli occhi ancora chiusi urlo:
"Perchè non mi avete chiamato! Ho perso l'aereo! io alle 11 ho l'altro aereo per Amsterdam!!!!"
"L'abbiamo chiamata!, sia in camera che al telefono! la sua camera è la n° 132! e il suo numero è. 43856...."
Sgrano gli occhi e quasi senza crederci dico :" la mia camera è la 252! e il mi numero è..."
bene, realizzato il fatto che ero stata vittima di un assurdo scambio di numeri causato dalle "gentili" organizzatrici del festival, chiedo di richiamare l'unico tassista esistente a Pozzuoli.
Il gentil Signore arriva ma non certamente felice di vedermi... se potevamo, entrambi ci saremmo saltati addosso per morderci tipo cani da combattimento!
- Ma le sembra giusto! sono stato ad aspettarla tre quarti d'ora! di sicuro questa corsa le costerà di più!
- Guardi io non so cosa dirle...( cercavo parole diplomatiche in modo tale da non farlo incazzare ancora di più e farmi lasciare a un palo)... siamo stati entrambi vittime! Ok pago di più, ma non tanto di più perchè io non ho soldi!
Nel frattempo, questo incazzato come una vipera mette in moto e si avvia.
Io nel frattempo, mi attacco al telefono e inizio a chiamare la compagnia aerea per prenotare subito un volo per milano... il primo che c'è.
- NOn può prenotare, tramite telefono lo si può fare solo fino ad un'ora dalla partenza. Adesso siamo a 58 min. Le conviene andare in aereporto.
Che beffa! arrivo in aereoporto e... compro un nuovo biglietto a prezzo pieno per scoprire pochi secondi dopo che quell'aereo perso conla compagnia aerea sarda alla fine e' stato cancellato per poi dirottare tutti sul mio nuovo aereo.
Arrivo a Milano e l'áereo per amsterdam e'stato cancellato e aspetto di capire a che ora parto...
Un avvio verso la mia destinazione europea un po avventurosa e le mie energie sono scarse. Ho solo voglia di piangere! e infine lo faccio ma nello stesso tempo mi vien da ridere. Volevo "l'avventura" e in un certo senso tutto sembrava mettersi su quella direzione.
Il pessimismo per poco si è fatto vivo.
- Ma dove stai andando così sola soletta? .... Non lo so neanch'io!
... SMARRIMENTO psicologico all'interno di linate!
Alle ore 13, invece che alle 11, del giorno 29 Giugno il mio aereo per la città delle "trasgressioni" finalmente è pronto.
SI RIPARTE.
domenica 22 giugno 2008
in viaggio dal 27 giugno al 6 luglio
Ancora non l'avevo comunicato tutto questo mio programma di viaggio!
premessa:
Dato il mio continuo fermento di questi ultimi mesi, l'energia,determinazione e rigore che ho avuto nello spedire pietre di fuoco ovunque, nel cercare workshop di video danza anche in Alaska, qualcosa oggi raccolgo....
quindi.... si inizia
Pietre di fuoco mi porta a Pozzuoli il giorno 27 Giugno 2007, ospitata e coccolata dal festival A CORTO DI DONNE. Come già detto il 28 giugno alle ore 12 ci sarà la proiezione.
Riparto da Napoli il giorno 29 Giugno ad un orario massacrante 06:35 con arrivo a Milano 07:55.
Una volta in aereoporto dovrò aspettare fino alle 11.10 per risalire su un altro cavallo alato che mi porterà ad AMSTERDAM!
E qui solo in pochi lo sapevano di questo colpo di scena.
Ho vinto una borsa di studio che mi permetterà di partecipare al
Workshop Interactive Dance Film @ Cinedans all'interno del INTERNATIONAL DANSFILM FESTIVAL .
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lunedì 16 giugno 2008
PIETRE DI FUOCO IN CONCORSO
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domenica 18 maggio 2008
ETICORTO
ETICORTO SHORTFILM FESTIVAL PRIMA EDIZIONE L'associazione culturale Cam e l'associazione culturale Progetto Aperto presentano Eticorto, festival dedicato ai cortometraggi d'intervento sociale e ambientale. Negli ultimi anni il mezzo di comunicazione dell'audiovisivo, nelle forme del cortometraggio di fiction e del documentario, si è imposto tra i giovani come strumento di espressione e di dibattito intorno a temi sociali, politici e ambientali. Un numero sempre crescente di esperienze di produzione di cortometraggi ha visto la luce nel territorio della provincia di Milano, presso scuole, centri di aggregazione giovanile, centri culturali. Eticorto intende raccogliere in un festival le imprese più significative dei giovani Filmaker di Milano e provincia che si siano occupati dei problemi del loro territorio.
PROGRAMMA
Pomeriggio h 14.30-19.30 Eticorto sezione VIDEO DI INTERVENTO SOCIALE E AMBIENTALE incollaborazione con Educativa di strada Pioltello
h 15-17.00
WORKSHOP "il " lavoro" dell'attore" a cura di Debora Villa (la Patty di Camera caffè) "corso rapido di montaggio" a cura di Alessandro Lariccia e Tiziana Cantarella (Senior Editor di Sky Cinema) "Elementi base del linguaggio cinematografico e delle tecniche di ripresa" a cura di Paolo Pivetti (regista di Cam visual project)
h 16.30-19.00 proiezione di cortometraggi prodotti nell'ambito di progetti sostenuti e promossi da amministrazioni comunali ed enti pubblici (Provincia, Regione)
dalle 19.00 "Cineaperitivo" con musica e video selezionati da Cam visual project
Sera h 21-23.30 Eticorto sezione VIDEO APERTO in collaborazione con Istituto di Istruzione Superiore " Machiavelli" proiezione di cortometraggi prodotti da singoli, gruppi informali, associazioni, scuole, tra cui la prima visione del nuovo cortometraggio del gruppo video del Machiavelli.
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PIETRE DI FUOCO AI FESTIVAL
PIETRE DI FUOCO
ce la sta facendo,
cammina per l'Italia portando un pezzettino di me.
(ieri mattina)
L'ultima mail che mi è arrivata.
per la quarta edizione di “A Corto di Donne”, rassegna di cortometraggi al femminile,
in programma a Pozzuoli (NA) nei giorni 26, 27 e28 giugno 2008, e sarà proiettato in concorso, nella categoria “videoarte”, sabato 28 giugno. www.acortodidonne.it
30 aprile
*Caro amico/a, abbiamo il piacere di informarLa che il Suo cortometraggio e' stato selezionato per il Concorso Internet di ''I’ve Seen Films - International Short Film Festival" www.icfilms.org
2 aprile
selezionato al coreografo elettronico
E' un bel inizio,
esattamente un anno fa creavamo e vivevamo
una situzione vulcanica seminaNdo un seme.
Nello stesso tempo la mia vita subiva due grossi strappi.
Oggi a distanza di un anno esatto, le coincidenze esistono!,
Raccolgo questo frutto che mi porterà lontano.
E' l'inizio di nuove scoperte.
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mercoledì 27 febbraio 2008
LA PRIMA DI PIETRE DI FUOCO

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martedì 12 febbraio 2008
SGUARDI ALTROVE FILMFESTIVAL
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sabato 2 febbraio 2008
UN TOPOLINO DA OSCAR

"Un eroe che è riuscito a realizzare il suo sogno impossibile, un po' come me"
Remy, il topolino da Oscar
e la favola di Enrico Casarosa
Il disegnatore ha 37 anni, ha studiato a Milano e New York e ora è alla Pixar a San Francisco
"Prossimo progetto: un vecchietto settantenne che vive avventure alla Indiana Jones"
di ALESSANDRA VITALI
"NEGLI studios Pixar-Disney si dice che non si lavora per la statuetta. Ma non è del tutto vero...". Inutile fare i modesti di fronte a cinque nomination all'Oscar, quelle ricevute da Ratatouille, il lungometraggio animato che ha sbancato i botteghini di mezzo mondo fin dalla sua uscita negli Stati Uniti, lo scorso giugno. Un successo (ha incassato oltre 600 milioni di dollari) che l'Academy non poteva ignorare: ed ecco che la storia di Remy, topo di campagna con l'animo del gourmet che riesce a diventare chef a Parigi, si è ritrovata candidata all'Oscar come miglior film d'animazione (categoria per la quale ha già vinto un Golden Globe), per la colonna sonora, l'editing sonoro, il mixing audio, la sceneggiatura originale.


"Siamo stati tutti contenti, soprattutto di quella per la sceneggiatura, la più significativa per qualsiasi film, non solo per i cartoon. L'idea ci è venuta pensando a un pesce fuor d'acqua più fuor d'acqua possibile, come un topo chef: la cucina è l'ultimo posto in cui vorresti incontrare un topo, ed è anche un sogno impossibile per qualsiasi animale".
Come avete fatto a rendere simpatico un animale detestato da molti?
"Come prima cosa, abbiamo cercato 'tecnicamente' di renderlo carino, valorizzando alcuni elementi come gli occhi, lo sguardo, il naso. Anche il colore: un bel viola, invece che un grigio, può fare la differenza".

"Lo storyboard realizzato con carta e matita, per intenderci quello inventato da Disney nel 1930 per Biancaneve, non si usa quasi più. Si disegna al pc, direttamente sullo schermo, con la penna elettrica. Quel che conta è la velocità dell'esecuzione e la collaborazione con il regista, che dev'essere aperto alle nostre idee. Una su venti, di quelle che propongo, passa. Ed è un gran piacere".
E qualche volta nascondete nei disegni piccoli dettagli, diciamo così, "personali"...
"E' vero. In Ratatouille, oltre a personaggi di film precedenti, come Toy Story e Gli incredibili, c'è anche una bottiglia di vino con l'etichetta a mio nome".

Prossimo personaggio?
"Un vecchietto settantenne protagonista di una storia avventurosa alla Indiana Jones. Sarà il protagonista del film Up, in uscita nel 2009".
Quindi ha già dimenticato Remy.
"Assolutamente no. E' rimasto dentro di me. E' un eroe inusuale che non teme di cercare un sogno impossibile. Un po' come un genovese che voleva fare l'animatore oltreoceano...".
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11:37
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