THERE IS ALWAYS HOPE

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"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald
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lunedì 18 luglio 2011

lunedì 4 luglio 2011

martedì 14 giugno 2011

Carolina

è per te pazzerella
che eri nei miei sogni
e oggi sei la mia bellissima realtà


nella notte anche in sogno
senti il ritmo più profondo
con un cuore che è già grande
e la musica nel sangue

marca i passi della vita
con la punta delle dita
tu che sei decisa e bella
lo splendore di una stella


carolina, carolina
la mia dolce ballerina
carolina, carolina
dalla sera alla mattina

carolina, carolina
un amore fatto danza
carolina carolina
che per te balla ad oltranza

una linea da seguire
tanti salti, molti giri
di coraggio e di speranza
non averne mai abbastanza

la mia forza il mio sapere
quello che ti posso dare
se la vita sarà dura
non avere mai paura

carolina, carolina
la mia dolce ballerina
carolina, carolina
dalla sera alla mattina

carolina, carolina
un amore fatto danza
carolina carolina
che per te balla ad oltranza


carolina carolina
e per sempre resterà
carolina, carolina
l'amore di mamma e papà

lunedì 2 maggio 2011

E' ARRIVATA CAROLINA!


La nostra bellissima bimba è arrivata!
il 26 aprile alle ore 22.40 ( come dico io... in secondo spettacolo...)
è nata Carolina 3.520 di dolcezza e bellezza.
Sono felice, siamo felici

sabato 16 aprile 2011

in attesa di te... piccola Carolina

Piccola Carolina
ti sto aspettando e ti aspetto con il sorriso in viso...
Ti stiamo aspettando con tante carezze sul pancione,
tanti lecchetti di Mirtilla,
ascoltando i tuoi calcetti,
ascoltando i tuoi movimenti,
ascoltando i tuoi singhiozzi.
Piccola Carolina
forse fra una settimana sarai tra le nostre braccia
o forse prima o forse dopo chissà,
probabilmente non ci farai dormire ma ci riempirai di gioia, già lo stai facendo.
MI chiedo come sarai,
ma non riesco e non voglio immaginarti
voglio solo vederti e riempirti di bacetti e inizare questa nuova vita insieme.
Mamma, Papà e Mirtilla ti stanno aspettando.

venerdì 18 marzo 2011

PANZA 34

CAROLINA CRESCE

martedì 1 marzo 2011

trasloco!!!!






FINALMENTE I LAVORI SON FINITI!!!
SI ENTRA NELLA NOSTRA NUOVA CASA!!!

è BELLISSIMA E PIENA DI SOLE

LA NOSTRA CASA VACANZA CI PIACE!

giovedì 28 gennaio 2010

PER AMORE...


"Per amore della rosa, si sopportano le spine"

(PROVERBIO TURCO)

lunedì 16 giugno 2008

DECALOGO AMOROSO

I suggerimenti che seguono sono regole di buon senso, che costituiscono solo la base per avviare un processo di reciproca e profonda conoscenza, che se da un lato è un ottimo rimedio per non correre il rischio di ritrovarsi a vivere un rapporto di coppia come estranei, dall’altro ci sembra il miglior antidoto per prevenire i mali causati dalla routine, dalla noia, dall’apatia, fondamentale anche per promuovere una buona comunicazione interpersonale all’insegna del rispetto reciproco, della fiducia, della felicità e del benessere della coppia.

Il decalogo

  • Dare spazio all’amore: trovare sempre nell’arco della giornata il tempo e il modo per dire al proprio partner “ti amo” . Può sembrare banale, ma è importantissimo farlo, ovviamente a condizione di sentirlo. Qualsiasi modo va bene (non ci sono limiti alla fantasia): può bastare un fiore, una carezza, un pensiero gentile, una telefonata, una sorpresa o piccole attenzioni, che faranno capire alla persona che amate quanto è importante per voi. Dopotutto è il pensiero che conta!
  • Essere coerenti: l’amore va soprattutto dimostrato e non solo dichiarato. Comportarsi in maniera coerente rispetto al punto precedente è una strategia salva rapporto di importanza cruciale se si vuole evitare di creare contraddizioni tra quello che viene detto a parole e ciò che viene comunicato con i fatti e le azioni quotidiane. Attenzione, dire al proprio partner “ti amo” e poi non essere presenti nei momenti importanti e nelle decisioni che contano nella vita di coppia, equivale a mentire spudoratamente. Può essere utile a questo punto ricordare il primo assioma della comunicazione che afferma…“Non si può non comunicare e tutto comunica… ogni comportamento è comunicazione e la comunicazione è comportamento”.
  • Comunicare in maniera aperta e leale: in situazioni di divergenza di opinioni, di contrasto e/o di conflitto, è importante confrontarsi serenamente e ascoltare con calma, rispetto ed empatia anche le ragioni e i punti di vista dell’altro senza alcun pregiudizio, e soprattutto con la piena consapevolezza che l’apparente vittoria dell’uno sull’altro equivale in realtà alla sconfitta di entrambi. Se possibile, non lasciar trascorrere più di 24 ore dall’eventuale litigio per cercare di risolvere il problema o di superare al più presto la situazione conflittuale. E’ bene tener presente, inoltre, che i contrasti e i conflitti, peraltro assolutamente normali in una coppia, possono rappresentare un momento di riflessione, di maggiore conoscenza dell’altro, di confronto e, quindi, di crescita e di evoluzione della coppia, ma possono anche trasformarsi, come più spesso facilmente accade per mancanza di intelligenza sociale, in una trappola mortale per il rapporto che rischia di svuotarsi di ogni sentimento e di rimanere soffocato da violenti scontri diretti ad annientare psicologicamente l’altro. Pertanto, quando ci si ritrova in situazioni di esasperato conflitto è importante domandarsi se si vuole costruire un rapporto migliore o si vuole distruggere quello che si è già costruito.
  • Riconoscere i propri errori: sembra facile, ma non è da tutti riuscire a farlo perché riconoscere di aver sbagliato richiede umiltà, coraggio e soprattutto intelligenza sociale ed emotiva. Un comportamento socialmente competente ed emotivamente intelligente prevede una strategia infallibile in tre punti: a) riconoscere i propri errori senza mezzi termini; b) scusarsi sinceramente per l’accaduto; c) impegnarsi a non ripetere l’errore commesso. Le coppie che hanno fatto proprio questo fondamentale principio di comunicazione interpersonale, hanno vita lunga, quelle che invece prediligono giochi pericolosi come “la caccia alle streghe”, “nascondersi dietro un dito” e “il gioco al massacro (è tutta colpa tua se…)” hanno i giorni contati, insieme alla certezza di soffrire.
  • Imparare a perdonare: l’amore è anche e forse soprattutto capacità di perdonare. Il perdono è un atto d’amore che appartiene alle persone generose di cuore. Chi non sa perdonare, non può dire di saper veramente amare. Ci sono situazioni in cui il perdono, di per sé difficile da concedere, rappresenta l’unica via d’uscita, da pagare a volte a caro prezzo, ma è un investimento pur sempre conveniente se si tratta di vero amore. In caso contrario, negato il perdono, ci si troverà sicuramente pieni di orgoglio, ma allo stesso tempo più vuoti dentro nell’attesa di potersi “leccare” la propria ferita narcisistica.
  • Rinunciare alla perfezione: ricordarsi che nessuno è perfetto è una regola d’oro spesso dimenticata che, se puntualmente osservata, può evitare inutili tensioni, ansia da prestazione e stress nella coppia. Se non accettiamo i limiti del nostro partner o non tolleriamo i suoi difetti e le sue imperfezioni, con molta probabilità non lo amiamo abbastanza o forse abbiamo (e il ché è ancora più grave) una visione distorta e infantile dell’amore. Questo potrà generare anche aspri conflitti nella relazione, ma a quel punto conviene interrogarsi sulle ragioni di fondo della propria scelta e darsi delle risposte coerenti. Insomma, pretendere la perfezione nel rapporto di coppia o dal proprio partner equivale a chiedere a un cavallo di volare…non sarà mai capace di farlo! Bisognerebbe, invece, imparare ad accettare i propri limiti e quelli altrui e saper essere soprattutto tolleranti per quello che non ci piace in noi o nella persona con la quale si è deciso di condividere un progetto di vita. Non è sicuramente facile, ma è prova di grande maturità e di buon equilibrio interiore.
  • Far prevalere il “senso del noi”: sembra banale dirlo, ma la coppia è composta da due persone con bisogni, motivazioni, obiettivi, interessi, aspettative e desideri diversi; e fino a quando nella coppia prevarranno interessi personali e forme di egoismo, comunque espresse, non si andrà molto lontano sul difficile cammino della crescita emotiva, dell’amore e della felicità. Questo traguardo, che ogni coppia desidera raggiungere, è invece possibile se i partner sono entrambi capaci di creare da subito quel magico “senso del noi ” che è un sentimento profondo, basato sulla condivisione di tutto ciò che crea e rinforza un legame affettivo, e che va alimentato costantemente nel tempo. Ma come si costruisce il senso del noi ? Innanzitutto con quella complicità , tipica delle coppie molto unite, che pervade anche le piccole cose come i rituali piacevoli e tutti quei momenti emotivamente coinvolgenti che scandiscono il rapporto di coppia, come viaggiare e far vacanza insieme, ritrovarsi a tavola, passeggiare tenendosi per mano, far l’amore, divertirsi, gioire dei momenti di intimità, ma anche affrontando uniti le inevitabili difficoltà della vita, le situazioni di dolore e i momenti di sofferenza, senza dimenticare l’importanza di avere un linguaggio comune che faccia da sfondo al rapporto di coppia, caratterizzandone in modo esclusivo le fasi evolutive. Questo e molto altro ancora serve a creare il senso del noi , che ovviamente comprende anche le decisioni importanti da prendere insieme per il bene della coppia, come per esempio l’acquisto di una casa, il lavoro, l’educazione dei figli. Insomma, il senso del noi è un potente antidoto allo stress emotivo e relazionale della vita a due, che comporta un “affidarsi reciproco” , ossia una dimensione affettiva che unisce nonostante tutto, e nella quale ognuno si sente protetto da un rassicurante e tranquillizzante noi , capace di creare fiducia reciproca, indispensabile per andare avanti, e di emanare una straordinaria forza ed energia che rinsaldano profondamente il legame, rendendolo inossidabile e invulnerabile alle avversità quotidiane e ai problemi dell’esistenza.
  • Alimentare la passione: significa desiderare l’altro e sentirsi fisicamente, sessualmente e emotivamente attratti dall’altro, ma allo stesso tempo rendersi a propria volta sempre desiderabili e attraenti agli occhi del proprio partner. Insieme all’intimità e all’impegno, la passione è un elemento cardine del rapporto di coppia da cui dipende la stabilità relazionale; e forse è anche l’aspetto più difficile da gestire nel tempo. E la difficoltà consiste nel fatto che la passione per sua natura è un fattore che molti considerano legato esclusivamente alla bellezza, all’attrazione fisica, alla corporeità e meno ad elementi più intangibili come il “fascino ” che è invece una qualità importantissima che una bella persona è in grado di emanare a prescindere dalla sua età anagrafica. Per mantenere sempre alta la “fiamma” della passione, allora la coppia ha bisogno di evolvere anche sessualmente e di rinnovarsi per riuscire ad essere sempre all’altezza delle aspettative affettive, sessuali ed emotive del partner. Molte coppie commettono invece l’errore fatale di dare tutto per scontato sul piano affettivo e quindi si adagiano, cadono nella routine, pensando che ormai non sia più così importante risultare desiderabili e attraenti agli occhi del proprio compagno con il quale magari si convive già da anni. Se è vero che invecchiando la bellezza esteriore diminuisce e con essa le prestazioni fisiche e l’esuberanza sessuale, allora è anche vero che coltivare il proprio fascino e la bellezza interiore è un’arte che si può imparare, che forse rimane l’unica, vera arma segreta per mantenere sempre vivo e coinvolgente un rapporto di coppia che permette ai partner di crescere insieme.
  • Creare intimità nella coppia: la tenuta di una coppia nel tempo è direttamente proporzionale al grado di intimità che i partner riescono a stabilire tra di loro. L’intimità è uno straordinario collante ancora più forte della passione, ma che per funzionare ha bisogno di essere continuamente alimentato attraverso una fiducia reciproca profonda e incondizionata. Solo su queste basi è possibile rivelarsi completamente all’altro, svelare i propri segreti, mettere a nudo le proprie debolezze o paure senza il timore di apparire fragili, vulnerabili o di essere giudicati per le proprie “zone erronee”. L’intimità, quella vera, richiede soprattutto coraggio ed onestà intellettuale per affermare la propria identità, oltre alla consapevolezza che essa non è mai un punto di partenza, ma un punto di arrivo, un traguardo che si conquista pian piano, giorno dopo giorno nel tempo. L’intimità è in sintesi un elemento fortemente caratterizzante la stabilità della coppia, che più sarà intima e più apparirà unita e sicura anche agli occhi degli altri, grazie a quell’invidiabile senso di complicità che è allo stesso tempo causa ed effetto dell’intimità tra due persone che si amano.
  • Impegnarsi verso l’altro: è in assoluto la regola di buon senso più difficile da seguire in un rapporto di coppia. Infatti, l’impegno implica da un lato l’assunzione di responsabilità nei confronti del proprio partner, specificamente legate a tale ruolo, dall’altro la volontà e il desiderio di non deludere mantenendo in qualsiasi situazione un comportamento adeguato che garantisca condizioni di equilibrio emotivo e stabilità nella coppia. Più in particolare, il termine impegno ha una valenza olistica, che abbraccia diverse dimensioni del rapporto, tutte assolutamente importanti, che vanno da quella relazionale , a quella psicologica, affettiva e professionale. Impegno dal punto di vista relazionale vuol dire innanzitutto fedeltà e rispetto per l’altro; nella dimensione psicologica l’impegno assume il significato di fiducia e aiuto fornito al partner per sostenerlo nel suo percorso di autorealizzazione e crescita personale; in ambito affettivo l’impegno sottintende la presenza non solo fisica, ma soprattutto emotiva sia nei momenti belli che in quelli difficili della vita; in ambito professionale, infine, l’impegno per il proprio partner si estrinseca con la disponibilità a cercare insieme occasioni e opportunità che favoriscano il suo successo in ambito lavorativo, magari attraverso una più efficace strategia di valorizzazione delle sue risorse personali, che abbia anche lo scopo di migliorare la sua autostima. Ma perché è così difficile impegnarsi verso l’altro? Forse perché l’impegno richiede sacrificio, rinunce, capacità di donarsi senza pretendere nulla in cambio, impiego di risorse personali a favore dell’altro, altruismo o meglio ancora assenza di egoismo, dedizione. In una parola “amore” , un sentimento davvero grande, capace di raccogliere in sé tutte queste cose che solo chi ama sinceramente riesce a ritrovare con assoluta naturalezza nel suo repertorio comportamentale.

domenica 16 marzo 2008

CALMA PIATTA

Ancora non è tornato... e io penso penso penso...

adesso sto scoltando questo... UN UOMO CHE TI AMA(battisti)
colonna sonora dei miei desideri..


Nessuna inquietudine, nessuna incertezza, nemmeno un volgersi indietro a confrontare esperienze passate, rancori lontani, paure di altri giorni; soltando andare avanti guadagnando più strada possibile finchè c'è il sole alto nel cielo. La sera allungherà presto le sue ombre,allora si dovrà riguardare la strada percorsa per rendere meno faticoso il cammino che oggi invece prosegue veloce con la certezza di arrivare alla meta.

Ah,

donna tu sei mia.
E quando dico mia
dico che non vai più via.
È meglio che rimani qui
a far l'amore insieme a me.
È meglio un uomo solo
per tutti, anche per te,
un uomo che ti ama.
È meglio che rimani qui
a far l'amore insieme a me.
È meglio un uomo solo
per tutti anche per te,
un uomo che ti ama.
La tenerezza prende
Il posto dell'amore...oh no!
E l'emozione il sopravvento
sulla ragione... oh no!
E' in questa confusione
tu sei smarrita
E dando a tutti niente
E non riesci più a capir nemmeno
di chi sei innamorata.
Ah
Donna tu sei mia


mercoledì 20 febbraio 2008

LA FARFALLA E L'APE

http://marioaddis.blogspot.com/
Mentre aspettavo KAnu alla finestra mi venne in mente la storia del ragno. Ogni volta che si arrampicava scivolava giù, ma non rinunciava. Lo aspetto al solito posto. Un giorno o l'altro potrebbe comperire di nuovo. se itentativi del ragno rivelano una forte determinazione, il mio è frutto di debolezza. Non ci vuole determinazione per stare alla finestra. E' uno strano senso di debolezza che mi spinge a stare qui ogni sera. Kanu verrà? Sarei in grado di riconoscerlo da lontano anche in mezzoaun vortice di folla. Di riconoscere il suo profumo ad occhi chiusi. L'ultima volta che mi ha vista, kanu mi ha sollevato il mento e mi ha sfiorato le labbra con il mignolo dicendo: "Tornerò il prima possibile... C'è bisogno di una prova dell'intensità del mio amore?"
Non ce n'era bisogno. Gli avevo sempre creduto. dai suoi modi e dalle sue espressioni traspiravano schiettezza e semplicità. ne ero stata inondatata dalla testa ai piedi ed ero venuta la sua amata. Allora perchè non torna? Lo sa che lo sto apsettando. Mi batte forte il cuore. I miei occhi vogliono vedere solo Kanu, le mie orecchie vogliono udire la sua voce. Voglio la mano di Kanu nella mia. Ma non verrà, lo so. Se n'è andato al di la delle nubi, attraverso molti cieli.
Dove posso andare con questo cuore sconfitto? Il sonno è il mio rifugio. Il cielo è coperto. Uno spesso strato di polvere fluttua fra la terra e le nubi. Tutto intorno è tenebroso. Se piovesse, la polvere si compatterebbe con la terra, le nubi si disperderebbero. Si vedrebbe la luna e su di essa il riflesso di kanu. Non è così? Davanti allo specchio, Kanu e la sua amata potrebbero vedersi. Kanu e io potremmo arare il suolo bagnato, piantare un seme. germoglierebbe, mettrebbe tenere foglie, radici e rami, continuerebbe a crescere, giorno dopo giorno. Diventerebbe più alto di me, più alto di kanu, e Kanu e io lo guarderemmo con fierezza. Mi sento sazia.
Ma tutto ciò accadrebbe solo se piovesse. ma non ha piovuto. Lo strato di polvere si sta ispessendo. Mi entre in copo attraverso gli occhi e l'aria che respiro. Mi sento soffocata e impaurita. Mi allento gli abiti e mi sciolgo i capelli. Sono intrappolata da innumerevoli strati di polvere. Si insinuano tra le ciocche dei miei capelli e in ogni piega dei miei abiti. Ho smesso di respirare? O dio! restituiscimi Kanu! Dove sei?
Gridando: "Kanu! Kanu..." mi sveglio. cosa c'è? La mia testa è in grembo a Kanu, le sue dita mi accarezzano i capelli. Io sono l'amata di kanu. Riesco a udire il flauto di kanu, a sentire il suo tocco, anche in sua ssenza. Kanu è qui; dove se no? Lo vedoanche al buio. ecco il suo viso,e i suoi occhi amorevoli, le sue labbra calde. Mi tiene il ento e mi sfiora le labbra con il mignolo. Grido:"Kanu".
"Sara!"
Avete sentito? Avete sentito tutti? Kanu mi chiama. Che tenerezza! Ogni sua parola è piena di oceani di amore. ma come potrebbe riconoscerlo un mondo geloso? Io sono un fiore inebriato. Sono l'amata di kanu. il giorno non è ancora spuntato e io già aspetto la sera. Appena il suo fiato si mescola all'aria, so che sta arrivando. lacerando le coltri di polvere, irrompendo tra le nubi; tuonando e danzando, lui arriva e mi inonda dalla testa ai piedi.
Ho perseverato quanto il ragno?Da bambina leggevo le storie di un'astuta volpe. non riuscendo ada arrivare a prendere l'uva, la volpe diceva che era acerba. Ieri quando Kanu ha detto che non aveva tempo di vedermi, ho capito che non sono astuta come quella volpe. pur sapendo benissimo che l'uva è acerba, continua a saltare come una stupida per arrivarci. Dovrebbe esserci un limite alla propria stupidità!

Mi sono stancata di saltare. Stavo seduta su un masso e continuavo a fissare con occhi avidi quel grappolo d'uva. Sembrava amara. Ma tra i miei occhi e il mio cuore non c'era disaccordo. Continuo a saltare dall'alba al tramonto. Fisso il luccichio delle stelle e mi rendo conto della verità.
Quasi un secolo fa Kanu e io eravamo seduti sulla sponda del fiume. All'improvviso abbiamo udito il ronzio sonoro di un'ape. Suggeva nettare da un fiore, quindi volava su un altro. Poi giunse una farfalla sbattendo le ali screziate. Continuava a volare qua e là. Kanu disse:" Sara hai visto l'ape e la farafalla? tutte e due continuano a passare da un fiore all'altro. tutt'e due succhiano il nettare. Si diebbe che non ci sia differenza tra loro, eppure una fa sul serio, per l'altra è un gioco". Non ero d'accordo: Kanu, l'ape è astuta. si limita a fare il suo lavoro, ma lo fa sempre con quel ronzio serio per dimostrare quanto è impegnata. la farfalla è innocente. Non le impoerta di far vedre
al mondo ciò che sta facendo. Esibisce i suoi colori sgargianti. Non ha bisogno di dimostrare niente, lei."
Kanu:" Sara, per vivere devi dimostrare sempre qualcosa. Bisogna dare qualche dimostrazione di sè per vivere nella società in modo accettabile":
IO: "Kanu, oggi siamo vivi, domani chissà. Immagina che questi siano gli ultimi istanti della mia vita, sai quali sarebbero i miei ultimi pensieri? L'unica cosa che voglio è un sentimento tenero e sincero da una persona come te. E' questa la verità. le emozioni forzate non lasciano dei bei ricordi".
Kanu:" Lo so, ma non posso farci niente. eppure con queste mie mani ammanettate ti accarezzerò. ti darò tutto l'amore di cui sono capace. Mi accetterari?"
IO:" No, kaanu, non mi piace il rumore delle manette quando mi toccano con amore. Io voglio libertà. desidero un amore gratuito, duraturo e spontaneo. le mani incatenate si feriscono e sanguinano. Il che priverebbe del piacere che si prova dando e ricevendo gioia".
Kanu:" Bè la scelta spetta a te. Non cercarmi più. vedrò di fare lo stesso anch'io. Non sono pronto a rinunciare al mio vecchio legame, ma vorrei ancora condividere l'amore con te":
IO:" non voglio condividere. Per quel che mi riguarda pretendo il mondo intero. Anche se in tale mondo ci sono persone
molto vicine e altre stranee. Come puoi condividere una persona che è tua?".
Kanu:" L'uomo a diffrenza della donna, non è privo di paure. anche se la donna è più vulnerabile, l'uomo deve calcolare tutto".
Pur sapendo bene bene che l'uva è acerba, continuo a saltare per arrivarci.

"Kanu non ti piace sognare?" domandò Sara con le lacrime agli occhi. Con quanta disinvoltura le aveva detto che lei non era più la sua amata e lui non era più il suo Kanu! Una sola frase aveva portato l'autunno sulla terra dove era sempre primavera. Sara si sentì spezzare il cuore. Il suo corpo gelava. Le labbra tremavano. le mancava la voce. con grande sforzo riuscì a pronunciare quell'unica frase:" Kanu, non ti piace sognare?"
Kanu era sempre con i piedi per terra. Sara fluttuava tra le nubi. Quanto spesso desiderava prendere per mano Kanu e volare via nei cieli! Che beatitudine! Non c'è nessuno lassù, Solo Kanu e Sara. Le nubi li accarezzano. La luna e le stelle giocano a nascondino con loro. Sara non potrebbe essere più felice...
Ma Kanu la tirò giù dai cieli. sara si sentì come una formica calpestata da Kanu. Lo guardò spaventata. Sembrava un mostro. In un certo senso Kanu ha ragione: amore, unione, bramosia ed eccitazione sono cose di breve durata, insignificanti. ma per Sara ogni istante ha un avlore eterno. Appena lei chiude gli occhi, Kanu entra aprendo le porte del suo cuore. invade ogni angolo della sua esistenza.
ma la frase fatale di Kanu fu uno scchiaffo in faccia a Sara. Non uno, molti schiaffi.
Kanu rispose con indifferenza e cinismo alla domanda di sara: "A che servono i sogni?"
Sara si chiese: soppesi sempre in questo modo costi e benefic
i? Perchè privare di gioia una mente turbata?
A quel pensiero Sara si rese conto di non essere la moglie di Kanu, bensì la sua amata.Un'amata accetta con gratitudine qualunque cosa del suo amore. Quali diritti può accampare su Kanu?

non ne sono certa. forse queste cose accadono in un mondo senza sogni. Venivo trascinata via dalla rapida corrente del fiume. Godevo del tocco dell'acqua, dell'odore della brezza. Tutt'a un tratto mi schiantai contro un enorme masso. Come vetro andai in mille pezzi. Il fiume si arrossò, la brezza divenne fuocoe la natura ostile.
"Kanu lascia vivere i sogni, o il mondo non sarà vivibile!"


martedì 5 febbraio 2008

Partner Piu' Irritante Con Gli Anni? Non Fa Male Alla Coppia

Milano, 5 feb. (Adnkronos Salute) - Partner sempre più irritanti ed esigenti, via via che passano gli anni? Non tutto il male viene per nuocere, almeno secondo i ricercatori dell'Università del Michigan (Usa), convinti che dietro questa dinamica possa celarsi un'inattesa spia della solidità di un rapporto fatto di contatti quotidiani. Il team ha condotto uno studio durato diversi anni su oltre 800 persone 'over 20', analizzando gli aspetti negativi delle relazioni con partner, amici e figli. "Molti studi mostrano che il matrimonio migliora il benessere - afferma Kira Birditt, dell'Institute for Social Research dell'ateneo Usa - ma pochi finora si sono concentrati sugli aspetti negativi delle relazioni più strette". Guardare i nostri compagni con occhi più critici con il passare del tempo può non essere del tutto negativo, dice Birditt. Anzi, potrebbe addirittura essere una cosa positiva.

"Con l'età - spiegano i ricercatori del team statunitense, illustrando la ricerca sul sito dell'ateneo - diventiamo più vicini al nostro compagno, più capaci di esprimere noi stessi. In altre parole, è possibile che la negatività sia un normale aspetto delle relazioni a due, che prevedono un contatto quotidiano e prolungato". Dunque siamo più trasparenti, discutiamo, ci scontriamo, ma impariamo anche a gestire il confronto. E, se la coppia dura, le cose sembrano migliorare su tutti i fronti con l'avanzare dell'età. Per l'analisi i ricercatori hanno monitorato le relazioni dei partecipanti in due occasioni, nel 1992 e nel 2005. In particolare, ogni soggetto doveva descrivere il grado di negatività delle proprie relazioni con tre persone 'chiave': il partner, un figlio e il miglior amico. Così si è visto che le persone più grandi (60enni e più) vantavano relazioni meno conflittuali con partner, figli e amici.

Scontri e motivi di irritazione, dunque, nelle coppie che durano sembrano scemare con l'età. Invece le persone di 20 e 30 anni totalizzavano il record di negatività. E per tutti la relazione con il partner era quella che tendeva a diventare più irritante col tempo. Curiosamente, poi, se il rapporto con il marito o la moglie diventa più negativo (in particolare dopo la nascita di un bebè), quello con figli e amici appare meno foriero di nervosismo e irritazione col passare del tempo. Infine, dopo i 60 anni le relazioni sembrano in generale più positive: dunque, il temporaneo aumento della negatività di coppia può indicare che si è rinforzata la capacità di interagire. Con gli anni poi, prevedono i ricercatori, si diventa più capaci di gestire i conflitti, evitando discussioni e scontri.

Per maggiori informazioni visita Adnkronos