THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

sabato 26 luglio 2008

PARTENZA

Il pensiero a colori è rivolto a quel " no, non è giusto per me".

Una frase che raccoglie dei significati.
Ma quali?

Sara può intuire, ma colui che ha pronunciato tale locuzione non le ha dato la chiave giusta per aprire la porta al vero significato.

- Non è giusto per me, quale verità
può nascondere?

di che preoccupazione si tratta?
Contro quale principio vai?

Ogni storia ha le sue modalità,
e io sono diversa da quella di prima e da quella prima ancora e da quella prima ancora.

Fammi capire se
ne hai voglia e se ci riesci
Se è il silenzio l'unica risposta
Io l'ascolto.

Sara mentre scrive i suoi pensieri sul suo piccolo quaderno,
vorrebbe serenamente raccontare e fare uscire dalla sua bocca
suoni e parole da rivolgere a lui.
Al Maestro.


Continuare a dire sono qua, le sembra quasi stia perdendo valore...
Lui svilisce il significato di questa affermazione e lei non lo accetta.

Infatti non lo vuole più ripetere.
Non c'è bisogno.

È una donna che ha messo tutto, o quasi tutto, in gioco ,
anche i suoi errori, senza rimpianti e timori.
Probabilmente ancora non è proprio arrivata al fondo del tutto,
questo ancora non lo sa.

Lei sta lì in piedi su se stessa, guarda in faccia Nero il cattivo,
mentre quest'ultimo viene scavato all'interno del suo corpo
da una piccola ma forte luce.

E' una donna che non ha paura della differenza di età.
Forse ora, lui si...
Ha capito, ancora di più, elaborando le sue esperienze,
che ciò che tiene legate due persone è la fiducia...
quella conquistata nel tempo, con il tempo.
Con l'Amore.
E poi...
L'esserci con la testa per poter capire e ascoltare l'altro,
esserci con il corpo e infine l'indistruttibile complicità.
Accettare l'altro senza cercare niente di più di quello che ti regala.
Questi sono gli ingredienti.
La paura va messa da parte è un ingrediente che rende amaro tutto.
I figli, la casa, quei desideri che "abbelliscono" la relazione
possono esistere solo sulla base dell'insieme di tutti questi ingredienti
e non sugli impulsi di possesso e realizzazione personale.

Sara vuole continuare a stargli al fianco,
dichiaratamente essere quella spalla su cui lui possa appoggiarsi.
Essere la sua sola donna, coerente nel pensiero e nel gesto.
Con la sua mano desidera riprendere ad accarezzare il viso di lui.
Sentire il profumo indelebile sulle sue mani.
Crescere.

E' questo quello che Sara vorrebbe dire al Maestro.
E' questo quello che il maestro non vuole sentirsi dire.
Le orecchie di gomma di lui
fanno rimbalzare su Sara ogni singola lettera e suono.

Il maestro sostiene che sono troppo differenti.
Lei è fatta di lava, lui di granito.
Non è vero, continuano ad averne prova.
Se solo lui le dicesse qualcosa di più che negare.

Perchè continuare a chiudersi
quando in realtà egli vuole ancora sapere e condividere
con la sua bella fanciulla ancora tante cose?

Sara parte.
Si prende solo del tempo per se, bisogna ricaricarsi in silenzio e al sole.
Vuole Tuffarsi nel mare blu e far si che anche lui nuoti con lei,
mentre egli riempie fogli bianchi con il suo gentile tratto.

In ogni storia c'è una punteggiatura da rispettare,
Un fiore da dare,
un sorriso da regalare,
un bacio da assaporare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono finito qui per caso e sono rimasto colpito da queste parole, colpito dalla schiettezza con cui le dici e dall'amore che trasmetti.
Dritta al punto senza giri di parole.
Da uomo ti dico che non si può rimanere indifferenti.
Paolo