THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

martedì 25 dicembre 2007

PER CONCLUDERE....

MI HANNO CANCELLATO IL VOLO CAUSA NEBBIA...
SON PARTITA CON QUELLO DELLE 20.35, ARRIVATA A CATANIA ALLE 22.40

lunedì 24 dicembre 2007

la mia vita

la mia vita è come un film!
è bellisssssimoooo

LA MALEDIZIONE DEL LUNEDì CONTINUA ANCHE SE è...


LA MALEDIZIONE DEL LUNEDì CONTINUA ANCHE SE è... LA VIGILIA DI NATALE!!!!
dopo aver affrontato le catastrofi più assurde nei due lunedì di fine novembre e due di Dicembre (1° lunedì: non essere riuscita a mandare in onda un programma alle ore 20.30... è andato in onda alle 23.30 i computer si ribellavano. lunedì: passare una mattinata a cazzeggiare con le piante sapendo di lavorare di sera e trovarsi alle 16.15 a un quart'ora dalla timbrata d'entrata ad aspettare il carroattrezzi perchè la macchina non parte! arrivo al lavoro a un quarto alle 19. 3° lunedì lavoro di mattina ore nove, vado a letto presto la sera prima perchè voglio essere puntuale. Sono in piedi dalle sette.

Decido di portare MIrtilla fuori alle ore otto. Bene, metto la tuta, MIrtilla, cappotto, chiavi. Esco chiudo la porta la chiave si blocca!!! chiusaa fuori di casa fino alle 9.30 ad aspettare l'omino che gentilmente mi smontasse la serratura, la porta e quant'altro. Al lavoro sono arrivata
alle undici)....

GRASSE RISATE!

non potevo oggi smentirmi, e partire tranquilla per la Sicilia. NO! NO! No!
Ore 12.30 si allaga il BAgno! rido e tanto mi armo di starcci e quant'altro e raccolgo ettolitri d'acqua. Bene pulisco tutto e finalmente penso che sia arrivato il momento di fare la valigia per i miei giorni in Sicilia, ed ecco che!
PPPPSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS SCCCCIUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!
pARTE UN TUTBO DEL CESSO, MIRTILLA SCAPPA IO ENTRO IN BAGNO E VENGO LETTERALMENTE LAVATA. NOn sapevo se piangere o ridere.
Bene, mi son alzata le maniche e giuù di nuovo con gli stracci!
Casa allagata.
Ilmio aereo parte alle 18.55.
AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI!
tiziana


giovedì 20 dicembre 2007

Il Natale alle porte...


Oggi è il 20, pochissimi giorni e veramente sarà,

per l'ennesima volta, Natale.

AUGURI DI BUON NATALE

(... per chi ci crede...)





mercoledì 19 dicembre 2007

MENO 10 E SI PARTE PER...

BERLINO!!!
si accettano consigli.

martedì 18 dicembre 2007

AUGURI GABRIELE

GABRIIIII!

lunedì 17 dicembre 2007

Esplodere o implodere

"Esplodere o implodere questo è il problema: se sia più nobile intento espandere nello spazio la propria energia senza freno, o stritolarla in una densa concentrazione interiore e conservarla ingoiandola. Sottrarsi, scomparire, nient'altro; trattenere dentro di sè ogni bagliore, ogni raggio, ogni sfogo, e soffocando nel profondo dell'anima i conflitti che l'agitano scompostamente, dar loro pace, occultarsi, cancellarsi: forse risvegliarsi altrove, diverso.

Diverso... Come diverso? Il problema: esplodere o implodere tornerebbe a ripresentarsi? Assorbito dal vortice di questa galassia, riaffacciarsi su altri tempi e altri cieli? Qui sprofondare nel freddo silenzio, là esprimersi in urli fiammeggianti d'un altro linguaggio? Qui assorbire il male e il bene come una spugna nell'ombra, là sgorgare come uno zampillo abbagliante, spargersi, spendersi, perdersi? A che pro allora il ciclo tornerebbe a ripetersi? Non so nulla, non voglio sapere, non voglio pensarci: ora, qui, la mia scelta è fatta: io implodo, come se il precipitare centripeto mi salvasse per sempre da dubbi e da errori, dal tempo dei mutamenti effimeri, dalla scivolosa discesa del prima e del poi, per farmi accedere a un tempo stabile, fermo, levigato e raggiungere la sola condizione definitiva, compatta, omogenea. Esplodete, se così vi garba, irradiatevi in frecce infinite, prodigatevi, scialacquate, buttatevi via: io implodo, crollo dentro l'abisso di me stesso, verso il mio centro sepolto, infinitamente.

(...) So che non devo dare ascolto alle voci, nè dare credito a visioni o a incubi. Continuo a scavare nel mio buco, nella mia tana di talpa."

da "Cosmicomiche" di Italo Calvino

...NON CI SONO...

venerdì 14 dicembre 2007

PERCHè?

Perchè tanta fatica e buona volontà
durante la relazioneper parlare,
capirsi e quant'altro,
se poi tutto diventa polvere?
Silenzio
Granelli di sabbia carichi di parole e segreti
che prendono il volo.

Avare molecole che tengono tutto per se.

martedì 11 dicembre 2007

auguri!

auguri di buon compleanno

lunedì 10 dicembre 2007

IL CAMBIAMENTO...

Il cambiamento fa PAURA... perchè è doloroso
Non sai cosa sarà.
e alla fine è indispensabile...

mercoledì 5 dicembre 2007

Innamoramento e amore

"La vita può essere capita solo all'indietro, ma va vissuta in avanti"(Kierkegaard)

Innamoramento e amore

L’innamoramento è un sentimento e ciò che noi sentiamo per qualcuno o per qualcosa

non può essere messo in discussione.

L’amore è qualche cosa di più e di diverso,

è un agire concreto verso l’altro,

implica il suo bene, non come intenzione, bensì come conseguenza del nostro agire.

Richiede una grande capacità di ascoltare l’altro,

di stabilire con lui un rapporto empatico

perché senza empatia non può esistere amore.

Se l’innamoramento deve essere misurato con il metro di chi è innamorato,

l’amore deve misurarsi necessariamente con il metro della persona amata.

Quanto sofferenza in meno dovremmo sopportare

se ci limitassimo a constatare ciò che l’altro riesce realmente ad essere in relazione a noi,

se ci chiedessimo semplicemente se ci piace o non ci piace

ciò che quotidianamente di fatto l'altro ci dà non ci dà.

Di buone intenzioni si sa sono notoriamente lastricate le vie dei cimiteri!

Ciò che l’altro vorrebbe darci ma non ci dà,

ciò che vorrebbe essere ma non riesce ad essere “perché....”,

ciò che potrebbe “se....”,

dovrebbe essere materia di studio per gli psichiatri, per i giudici, per i padri e per le madri

che tanti danni continuano a fare,

non per persone che ogni giorno soffrono, subiscono,

ma continuano ostinatamente a dire: non è colpa sua…

lui/lei non vorrebbe farmi del male… lui/lei in fondo mi vuole bene…

vorrebbe essere gentile.. generoso/a, ma con i genitori che ha avuto,

con la vita che ha fatto… Poverino/a…

Queste considerazioni dovrebbero indurci a essere più tolleranti, più benevoli,

con il nostro prossimo e ancor di più con il nostro partner,

a non fermarci alla superficie delle cose,

non ad andarci a letto assieme, a viverci assieme un’intera vita di sofferenze

nella speranza che cambi.

È giusto e meritevole compiere normali e ragionevoli sforzi

nella speranza di far emergere la presunta bella persona che è nell’altro,

ma quando non basterebbero 20 anni di psicanalisi conviene lasciare il passo a chi pagato per questo.

L’innamorato ha una immagine dell’altro che non corrisponde quasi mai alla realtà

e quando la realtà prima o poi affiora quasi sempre il suo innamoramento finisce.

L’innamorato è possessivo, geloso, vive le persone del proprio stesso sesso

come una minaccia da cui difendersi.

Ma anche gli interessi dell’altro al di fuori della coppia,

il suo stesso affermarsi, crescere,

sono vissuti spesso dall’innamorato come qualcosa da ostacolare con ogni mezzo,

pur di non perdere l’oggetto del proprio piacere.

Diversamente chi ama riconosce l’altro per ciò che è,

non lo ostacola nei suoi progetti, nei suoi impegni, non lo scoraggia,

non ne rivendica la costante presenza.

Lo stima, non può non stimarlo, perché sa perfettamente che senza stima e rispetto reciproco

non può esistere amore.

Può esistere innamoramento, non amore, ed è amore ciò che cerca.

L’altro non è mai per chi ama puro e semplice oggetto del soddisfacimento dei propri bisogni,

da trattenere comunque, anche contro la propria volontà.

Se dovesse scoprire che l’altro se ne vuole andare,

sarebbe lui stesso ad aprirgli la porta.

Con dolore, certo, ma gli aprirebbe la porta.

L’altro lo sa, lo sente e per questo non può tradirlo,

o almeno non dovrebbe: non è necessario e l'altro non se lo merita proprio.

Tra due persone che realmente sanno amare e si amano

una storia può anche finire, con sofferenza, ma senza vero tradimento, senza inganni.

Due persone che sanno cosa vuol dire amare

quando si lasciano cercano sempre di procurarsi solo

la quantità di dolore strettamente inevitabile.


martedì 4 dicembre 2007

... distanza e indifferenza...

(...) La sospensione della temporalità che viviamo nel rapporto passionale ci permette di trastullarci nell'abbraccio del nulla, pervasi dal senso dell'ilimitato e dalla convinzione di essere invincibili. (...)
Questo genere di esperienze offre livelli di gratificazione così elevati da generare una vera e propria dipendenza fisica e psicologica in chi la vive.Lasciarsi travolgere dai sentimenti significa essere pronti a ricevere tutto ciò che di bello, ma anche di triste e doloroso, un rapporto può riservarci. Le persone che appaiono rigide fredde controllate, indossano in realtà una corazza che denuncia la loro grande vulnerabilità. L'apparente irraggiungibilità di questi individui, così fragili ma così ben equipaggiati da apparire forti e inflessibili esercita spesso un fascino irresistibile. Il desiderio, che l'inafferrabilità dell'Altro accende, è determinato dall'attivazione di una particolare esigenza psichica. In alcuni casi infatti la passione viene scatenata proprio dalla necessità di confrontarsi con la distanza, con l'assenza e l'irragiungibilità della persona amata. I rapporti strutturati su questo genere di dinamiche inevitabilmente comportano delle sofferenza, perchè recano un'enorme carica distruttiva. (...)
Sottrarsi all'altro, negarsi al suo desiderio e persino il mostrarsi indifferenti alle manifestazioni amorose sono in realtà modalità difensive che determinati individui mettono in atto per fronteggiare la paura. La distanza e l'indifferenza, quindi, sono difese e, proprio perchè tali, non sempre rispecchiano la realtà dell'anima.


tratto da " il gioco delle passioni" Aldo carotenuto

BLIND DATE


IERI SERA h. 20 il mio e il suo PRIMO blind date!