THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

giovedì 31 dicembre 2009

DIREZIONE 2010


Questo nuovo anno che sta per iniziare
consideralo come un libro con 365 pagine vuote ...
di ogni giorno fanne il tuo capolavoro
semplicemente utilizzando tutti i colori della vita
e ricorda ... mentre scrivi, sorridi!!!

BUON 2010

domenica 27 dicembre 2009

Vorrei...

Vorrei capirci qualcosa di più!

sabato 26 dicembre 2009

Auguro tempo

"Spesso ci si lamenta di non avere abbastanza tempo, di rincorrere il tempo, di non avere più tempo .....
Per questo Natale e per questo nuovo anno che arriva, auguro a tutti  di avere tempo per voi stessi, tempo per amare, tempo per giocare, tempo per le persone che si amano, tempo per gli amici, per un caffe o per una birra, tempo per i bambini, tempo per chi ne ha bisogno, tempo per ascoltare, tempo per donare, per esistere...."




lunedì 21 dicembre 2009

BIANCO SILENZIO...

SILENZIO
una lotta contro il tempo...
aspettami
non te ne andare
resisti se puoi
ancora poche ore
e ti vengo a salutare.
Sei sempre stata la luce della mia piccola strada.
Non ti spegnere per favore

Aspettami.




giovedì 10 dicembre 2009

martedì 1 dicembre 2009

Charlie brown non basta. Perchè l'hai fatto? Tu perchè l'hai fatto?

Zero sonno, charlie brown non basta! Il tasto dormi si è inceppato...

Gli usignoli cantano. Ma non è presto per cantare? E poi cosa ci fanno gli usignoli a Milano?... E poi perché cantano?
Non ci sono più le mezze stagioni ma neanche quelle intere.
Come si fa a distinguere la realtà dai file virtuali?
Come si fa a far si che la propria identità non venga risucchiata dal formicaio produttivo?
Come si fa?...
Del resto è la prima volta che sei su questa terra, hai ragione nessuno ti ha detto come si fa.
E allora? Tutti inglobati nelle paure. Bloccati fermi immobili.
NOn riusciamo più ad aspettare, niente ci convinCE
Credi di spostare macigni pesanti, invece sono solo convinzion
i.
A cosa credi? A chi credi? Credi a te stesso? Ma realmente sincero? ... Ti puoi nascondere dietro a personaggi animati frutto della tua immaginazione, illusione, ma il corpo ti tradisce... La mente è staccata, stride con la tua postura, il tuo sguardo non è antagonista delle tue mani. La tua voce non ti prende per mano. Tu non sei tu. Lo sai questo?
Io ti guardo, ti osservo, ma chi sei realmente?... Non sai darmi risposta, non sai darti risposta. E allora io ti guardo, ti osservo.
Lo scheletro sei tu stesso.
Fuggi, scappa, corri, finalmente accetti. L'unica via d'uscita oggi è questa, non sai dove più sbattere la testa. LO comprendi, Il Nuovo punto di partenza sei tu. Creare il vuoto per poi tuffarsi dentro. Ce la farai?... Ce la farai
Gli equilibri vengono rimescolati, buona fortuna a te ma soprattutto a me che guardo ad oggi non più a ieri e neanche a domani. Oggi, ora, adesso, il secondo.
Perché l'ho fatto?
E tu perchè l'hai fatto? Ha importanza ora il perchè?
Se usi solo un pò delle energie che metti nelle tue convinzioni, provando a guardare anche chi hai difronte, riesci a trovare la tua risposta togliendoti così quel rabbioso senso di imbarazzo.
Questi usignoli cantano, ma perchè cantano a quest'ora? Non è che si stanno montando la testa? Pensano forse che qualcuno li stia ad ascoltare?

lunedì 30 novembre 2009

C’è più ragione....


C’è più ragione nel tuo corpo
che nella tua migliore sapienza.

F. Nietzsche

venerdì 27 novembre 2009

Pat Metheny - Are You going with Me HQ 1982

la prima libertà... pensiero, immaginazione, arte...

mercoledì 25 novembre 2009

martedì 24 novembre 2009

Baby Can I hold you

"I'm sorry,"
It's all that you can say
Years gone by and still
Words don't come easily
Like "sorry" (like "sorry"..like "sorry"..)
"Forgive me,"
is all that you can say
Years gone by and still
Words don't come easily
Like "forgive me" ("forgive me"..."forgive me"..)
Forgive me..

But you can say, baby
Baby can I hold you tonight?
Baby, if I told you the right words
oooh, at the right time
You'll be mine

I love you
is all that you can say
Years gone by and still
Words don't come easily (words don't come easily..)
Like "I love you", I love you..

But you can say, baby
Baby can I hold you tonight?
Baby, if I told you the right words
oooh, at the right time
You'll be mine

(Baby can I hold you...)
But you can say, baby
Baby can I hold you tonight?
Baby, if I told you the right words
oooh, at the right time
You'll be mine

(Baby, if I hold you..)
(Baby, can I hold you..) You'll be mine..
(Baby if I told you..)
(Baby, can I hold you..)
You'll be mine..
(Baby if I told you..)
Baby, can I hold you.

stoccolma... visioni silenziose








lunedì 23 novembre 2009

CASTELLI ANIMATI/ROMICS 2009

Parte il 25 novembre I Castelli Animati, il più importante Festival d'Animazione italiano, con ospiti, anteprime, concorsi e incontri dedicati al mondo dell'animazione, per appassionati e professionisti del settore. Romics.it seguirà lo svolgimento del Festival con articoli, approfondimenti, foto e video direttamente da Genzano di Roma.

Torna l’appuntamento con I Castelli Animati, Festival internazionale del cinema di animazione, evento leader del settore in Italia, riconosciuto in tutto il mondo come uno dei grandi Festival internazionali: dal 2000, infatti, l’Unione Europea ha designato I Castelli Animati a rappresentare l'Italia nel circuito esclusivo degli otto festival europei d'eccellenza per la designazione dei film candidati al Cartoon d'Or, l'Oscar europeo dell'animazione, e per la selezione di nuove produzioni meritevoli del cofinanziamento europeo.

Breakfast on the grass

Grandi ospiti italiani e internazionali del mondo culturale ed artistico sono stati ospiti del Festival, come sir Paul McCartney, Isao Takahata, Michel Ocelot, Paul Driessen, Giulio Gianini ed Emanuele Luzzati, Paul Bush, David Silverman, Bruno Bozzetto e tantissimi altri ancora.

Per l’edizione 2009 il pubblico de I Castelli Animati potrà festeggiare insieme a Nick Park, creatore e regista di Wallace & Gromit e Peter Lord, co-fondatore della Aardman Animations, che saranno protagonisti del Festival per festeggiare i 20 anni di Wallace & Gromit, personaggi simbolo della casa di produzione britannica e vincitori di ben 4 Premi Oscar.

Nick Park

Dall’Estonia arriverà il maestro Priit Pärn, le cui opere colpiscono per l’umorismo nero, il surrealismo giocoso e lo stile grafico veramente personale.

Priit Pärn presenterà in anteprima italiana il suo ultimo film in cui prende spunto da un’artista italiana molto popolare, a partire dal titolo: “Life without Gabriella Ferri”.

Paese Ospite d’Onore sarà l’India, realtà emergente nel panorama mondiale dell’animazione, che sarà rappresentata da Gitanjali Rao, animatrice ed illustratrice di eccezionale talento e sensibilità, le cui opere pluripremiate hanno emozionato e commosso il pubblico di tutto il mondo.


domenica 22 novembre 2009

Le nuvole di stoccolma

Sono fuori a fumare, fuori dalla stanza, su questo balconcino di legno. Piove, da sotto il mio cappello guardo le nuvole. Corrono. Un aereo si fa sentire.
È sera, se non già notte, la percezione del tempo è dilatata, lenta stancante. Le nuvole Sono basse sembra quasi io le possa toccare. Rimango affascinata cercando la quiete dentro un silenzio irreale.
Mi preparo per il prossimio film... Stoccolmafilmfestival ciò Che mi salva?
Trovare I perchè ormai è inutile...

Stoccolma...

... Essere qui e non voler essere qui... Lui ritorna in mente... Maestro...
Il silenzio in compagnia è la peggior prigione.

martedì 10 novembre 2009

PULCINO ZAZ!

S T O C C O L M A ...

STOCCOLMA
Temperature Min - 4°Max - Perc

Mattino

Pomeriggio
Sera
Notte

... non vedo l'ora!...

martedì 27 ottobre 2009

TUTTO OK...

TUTTO OK...

mercoledì 14 ottobre 2009

Hospital... L'anziana signora

La notte é stata lunga.
La nonnina accanto a me, mia vicina di letto da due giorni, è stata proprio male. Le ho tenuto la mano.
Si chiama Angela, come mia nonna. Ha problemi respiratori, come mia nonna. Le fischia il petto, come MIA nonna.
Questa notte ho riconosciuto la sofferenza da mancanza d'ossigeno, ho rivisto negli occhi di questa anziana donna la paura di non farcela, la paura di essere sola. Mi son seduta accanto a lei e le ho tenuto la Mano.
Da dietro la mascherina dell'ossigeno suonava un grazie.
Basta veramente poco.
Davanti alla sofferenza degli anziani, mi piego. Il mio pensiero torna da mio nonno, I suoi ultimi giorni, I miei ultimi giorni con lui.

martedì 13 ottobre 2009

Hospital... Una settimana

Hospital... Il vento suona, il cielo dipinge.


domenica 11 ottobre 2009

sabato 10 ottobre 2009

Per lindifferent

Anche se non so chi sei, Ti ringrazio per il post che mi hai lasciato... In quell'ora, questa notte, anche io soffrivo di insonnia. Mi ha fatto molto piacere leggerti.

venerdì 9 ottobre 2009

Oggi non passa

Oggi proprio non passa. Sarà la giornata uggiosa?uggioso è il mio umore. Giornata di Tac, liquido di contrasto rosa. Sensazioni di bruciore, autocombustione. Sala d'attesa, grande cucina. Gli ingredienti? Visi e umori, io sono uno di questi ingredienti. Aspetto e non so neanche io cosa sto per affrontare. Anziani che mi parlano mi raccontano. Ci unisce il dolore, ci uniscono i punti di domanda. Crollano le barriere dell'età. Siamo in quel momento una categoria, siamo i malati, i ricoverati. Pigiami o camicie da notte azzurri, vestaglie blu, la divisa del malato. Facce di tutti i colori, visi che non vedono l'ora che tutto finisca ma c'è anche chi mi esprime rassegnazione.

E io? Non so, sono qui, è un dato di fatto.
Si sdrai. Mi sdraio. Faccia un respiro e trattenga l'aria. Eseguo e immagino il mio addome, cosa staranno vedendo?
Faccia un bel respiro e trattenga l'aria.
Faccio il bel respiro e trattengo l'aria. Il liquido entra nelle vene. Sento calore. È tutto velocissimo. Riesco a immaginare e quindi vedere il liquido rosa che ha la velocità di una cascata.
Brucia.
Brucia, mi sentite?
Un calore insopportabile che entra dal braccio destro, attraversa l'addome fino ad arrivare ai genitali. Brucia, mi sentite?
Faccia un bel respiro e trattenga l'aria. La voce è metallica, è una registrazione.
Signora abbiamo finito. Io non mi reggo in piedi. Ho avuto paura. Cosa stiamo cercando?
Cosa sto cercando?

Hospital... Camera con vista

mercoledì 7 ottobre 2009

Hospital

sabato 3 ottobre 2009

IGNORARE

ignoràre
v. 1ª tr. (Ind. pres. ignòro)

non conoscere, non sapere
non essere al corrente di q.c
non avere esperienza di q.c.
non aver mai provato

far conto di non conoscere, di non vedere, di non sentire


...
QUANTA FATICA NEL DOVER IGNORARE ...


DOMANDA:
"ne vale la pena?"

venerdì 2 ottobre 2009

giovedì 1 ottobre 2009

Tiz malatiz!

Tiz Riavvia, Tiz Riavvia, Tiz Riavvia...

Stistema operativo Tiz seriamente danneggiato!

Virus !!!!

CAMBIO SCHEDA MADRE!

è uscita l'ultima versione TIZTIGER 10.5.9


aimè son piegata!

mercoledì 30 settembre 2009

voglio USCIRE!

OGGI è un mese che sono chiusa in casa, sottoposta a cure mediche e in attesa di riprendere al 100% le energie... in attesa di sapere che c'è solo quello diagnosticato e non di più.
ESAMI SU ESAMI.
NOn vedo l'ora di andare a fare una passeggiata fuori città senza paura del crollo fisico.

mercoledì 23 settembre 2009

approfondimenti sull'essere umano NARCISISTA

Gli psicoanalisti definiscono narcisistiche le personalità organizzate intorno al mantenimento della propria autostima tramite le conferme provenienti dall'esterno. Tutti noi siamo in una certa misura suscettibili circa la nostra identità personale e il nostro valore e cerchiamo di vivere in modo da sentirci bene con noi stessi. Il nostro orgoglio viene aumentato dall'approvazione e ferito dalla disapprovazione. In alcuni di noi la continua ricerca di "rifornimenti narcisistici", o sostegni dell'autostima, eclissa talmente ogni altra questione da farci apparire eccessivamente concentrati su noi stessi.

Il narcisismo, normale o patologico, è un argomento cui Freud (1914b) ha prestato un'attenzione ricorrente. Egli trasse il termine dal mito greco di Narciso, il giovane innamorato del proprio riflesso nell'acqua, che morì per un desiderio che la sua immagine non poteva soddisfare. Freud però aveva poco da dire sulla terapia di coloro in cui le preoccupazioni narcisistiche hanno un ruolo centrale.

Si è notato che alcune persone hanno problemi di autostima che non possono essere spiegati unicamente in termini di pulsioni e conflitti inconsci e che, di conseguenza, sono difficili da trattare facendo riferimento a modelli di terapia basati sul conflitto. All'esperienza di tali persone sembra adattarsi meglio un modello di deficit: nella loro vita interiore manca qualcosa.

La persona narcisista ha talmente bisogno di oggetti-sè da far impallidire gli altri aspetti del rapporto. Dunque, il costo più pesante di un orientamento narcisistico è l'arresto dello sviluppo della capacità di amare. Il bisogno soverchiante di essere rassicurati del proprio valore toglie ogni energia per gli altri, tranne che nella loro funzione di oggetti-sè ed estensioni narcisistiche. Il narcisista invia dunque agli amici e ai familiari messaggi ambigui: il suo bisogno degli altri è profondo, ma il suo amore per loro è superficiale.

Molti analisti sono convinti che alcune persone si comportano in questo modo perchè a loro volta sono state usate come appendici narcisistiche. E' possibile che i pazienti narcisisti abbiano avuto un'importanza centrale per i genitori o altre figure di accudimento non per quel che erano veramente ma per la funzione che svolgevano. Tale messaggio fa si che il bambino creda che se vengono scoperti i suoi sentimenti reali verrà rifiutato o umiliato. Questa situazione favorisce lo sviluppo di quello che Winnicott (1960a) ha chimato "falso Sè", e cioè la presentazione di quegli aspetti che conosciamo come accettabili.

Un altro aspetto caratteristico dell'educazione di persone che diventano narcisiste è un'atmosfera familiare di continua valutazione. Se sul figlio sono investite aspettative vitali per la propria autostima, ogni volta che le deluderà sarà direttamente o indirettamente criticato. L'atmosfera valutativa di orgoglio e plauso costanti è ugualmente dannosa per lo sviluppo di un'autostima realistica.

Una possibile conseguenza del perfezionismo dei narcisisti è il tentativo di evitare ogni sentimento e azione che esprima la consapevolezza sia della fallibilità personale sia di una realistica dipendenza dagli altri. In particolare, i narcisisti tendono a denegare rimorso e gratitudine. Il rimorso per un proprio errore o un'offesa arrecata implica l'ammissione di un difetto; provare gratitudine per l'aiuto offerto da qualcuno vuol dire riconoscere il proprio bisogno. Poichè la persona narcisista tenta di edificare un senso di sè positivo sull'illusione di non avere nè difetti nè bisogni, teme che l'ammissione di un senso di colpa o di dipendenza tradisca qualcosa di vergognosamente inaccettabile. Scuse sincere e ringraziamenti sentiti saranno quindi rigorosamente evitati o gravemente compromessi nella persona narcisista, con grande impoverimento delle loro relazioni con gli altri.

I narcisisti non ammettono i propri errori e cercano di nasconderli a chi potrebbe scoprirli. I narcisisti si vergognano profondamente di chiedere qualcosa, perchè pensano che ammettere un bisogno denunci un difetto di Sè. Di conseguenza, si trovano in situazioni interpersonali in cui sono profondamente infelici perchè l'altra persona non riesce ad intuire con facilità i loro bisogni e a offrire ciò che vogliono senza che debbano sottoporsi a quella che vivono come l'umiliazione di chiedere.

La risonanza edipica di ogni relazione d'amore fa si che la personalità narcisistica tenti inconsciamente di instaurare una relazione dominata dall'aggressitvità quanto o più che dall'amore, a causa della profonda frustrazione o del risentimento del passato, un passato che nella fantasia dovrebbe essere magicamente superato dalla gratificazione sessuale offerta dal nuovo oggetto. I pazienti narcisisti mostrano una paura inconscia dell'oggetto d'amore, correlata all'aggressività proiettata, e anche una particolare assenza di libertà interna di interessarsi alla personalità dell'altro. La loro eccitazione sessuale è dominata dal profondo risentimento per ciò che viene vissuto come un intenzionale e provocatorio rifiuto della gratificazione primaria; dall'ingordigia, dall'avidità e dalla speranza di appropriarsi di ciò che venne rifiutato nel passato, per eliminarne il desiderio.

Per il partner narcisista la vita va avanti nell'isolamento; la dipendenza dall'altro è temuta in quanto rappresenta il riconoscimento sia dell'invidia che della gratitudine per la dipendenza stessa. La dipendenza è sostituita da un atteggiamento richiedente, che si ritiene pienamente giustificato, e dalla frustrazione quando le richieste non vengono soddisfatte. Si accumulano risentimenti che è difficile mettere da parte.

L'assenza di valori comuni preclude la possibilità di aprire un'area di interessi nuovi che possa offrire una nuova visione del mondo e delle relazioni. L'assenza di curiosità per l'altro sbarra la porta alla comprensione della vita del partner. Le fonti di gratificazione mancano e l'incapacità di contenere la rabbia, la frustrazione cronica e il senso di essere imprigionati dalla relazione finiscono con il prevalere, insieme all'attivazione di conflitti inconsci del passato e all'esplodere della frustrazione de dell'aggressività nella relazione intima della coppia.

In ambito sessuale, l'invidia inconscia dell'altro trasforma l'idealizzazione del suo corpo in svalutazione; alimenta la trasformazione della gratificazione sessuale nel sentimento di essere riusciti ad invadere e incorporare l'altro.

Ci si può chiedere se le personalità narcisiste possano amare solo se stesse. Come ha osservato van der Waals, non è che il narcisista ami solo se stesso e nessun altro: egli ama male se stesso come ama male gli altri.

Nell'esame delle dinamiche sottostanti è di centrale importanza l'invidia preedipica, cioè una specifica forma di rabbia e di risentimento contro un oggetto di cui si ha bisogno ma che viene vissuto come frustrante o rifiutante. La cosa desiderata diventa così anche forma di sofferenza. Per reagire a questa sofferenza si sviluppa un desiderio cosciente o inconscio di distruggere, di sciupare e di prendersi con la forza ciò che viene rifiutato. La tragedia sta nel fatto che l'appropriarsi in modo rabbioso e avido di ciò che viene negato non porta alla soddisfazione, perchè l'odio per ciò che si desidera sciupa ciò che viene incorporato, e il soggetto finisce sempre per sentirsi vuoto e frustrato. Nello stesso tempo, dato che la bontà di ciò che l'altro ha da offrire è fonte d'invidia, la dipendenza da un oggetto d'amore diventa impossibile e deve essere negata. La personalità narcisistica ha bisogno di essere ammirata piuttosto che amata.

Essi vivono la normale reciprocità di relazioni umana come uno sfruttamento e un'invasione. Non possono provare gratitudine per ciò che ricevono dagli altri, di cui possono invidiare la capacità di dare liberamente. La svalutazione degli altri, di contro, soffre di un desiderio di trasformare simbolicamente tutto l'amore e tutti i valori in escrementi.

Il bisogno di distruggere la coppia deriva da un'aggressività primitiva contro la coppia edipica. Questi conflitti inconsci possono essere portati alla patologia dalla relazione madre-bambino. L'aggressione provocata, innescata o rinforzata da una madre fredda e rifiutante, da una trascuratezza grave, precoce o cronica, da una madre dimentica dei bisogni emotivi e della vita interiore del figlio; un rinforzo secondario tramite i conflitti con il padre ( o l'assenza di una disponibilità da parte del padre ) possono indurre invidia e odio intensi verso la madre. L'odio per le donne e l'invidia per esse possono diventare un potente motore inconscio che intensifica i conflitti edipici. Questi uomini odiano inconsciamente la donna desiderata.

Benchè alle volte tende a prelevare la noia sessuale, alcuni continuano a utilizzare gli incontri sessuali per agire l'intensa ambivalenza nei confronti delle donne, di vendetta sadica e anche di complulsiva ripetizione masochistica causata dalla madre. La sindrome di Don Giovanni riflette un ampio spettro di patologia narcisistica maschile: a uno degli estremi può essere un uomo che ha un disperato bisogno di sedurre le donne e viene trascinato in una relazione sessuale che finisce per frustrare ed umiliare la donna del momento; la seduzione è conscia, aggressiva, manipolatoria e abbandonare la donna è un piacevole sollievo. Oppure, l'intensa ricerca compulsiva di nuove avventure può nascere da un'idealizzazione della donna e dal desiderio di trovarne una che non lo deluda.

Un altro sintomo è l'assenza significativa della capacità di gelosia., che spesso indica l'inabilità di provare un sufficiente interesse per l'altro e che rende irrilevante l'infedeltà. Paradossalmente, però, la gelosia può emergere a posteriori. Un alto livello di gelosia può riflettere la ferita narcisista che il paziente sperimenta quando il partner lo abbandona per qualcun altro. Sensazione particolarmente violenta quanto più il partner era stato trattato prima con disprezzo o trascurato. La gelosia che nasce da un tradimento può innescare un desiderio di vendetta.

Questi individui sono paralizzati dall'incapacità di valutare in profondità l'altra persona. Le qualità "ideali" del partner possono venire svalutate, a causa dell'invidia inconscia, mentre la realtà della personalità del partner può essere vissuta come un'invasione, una costrizione, un'imposizione che il paziente interpreta come sfruttamento.

Nella sfera sessuale, a volte, la reciproca esperienza di eccitazone sessuale e di orgasmo viene vissuta e comunicata come ricerca di fusione, di perdono, di dipendenza ed espressione di gratitudine e di amore oltre che di ricerca del piacere. Allora su questi incontri può cristallizzarsi qualche speranza.

Molti pazienti narcisisti devono sperimentare il fallimento di ripetute idealizzazioni di relazioni amorose prima di preoccuparsi per se stessi tanto da essere motivati al trattamento.

Il miglioramento è caratterizzato da una profonda sofferenza, durante la quale il paziente può riconoscere ed elaborare l'aggressività, il desiderio di contrastarne gli effetti e di riparare al danno commesso e subito. Questi processi possono avvenire anche nella vita quotidiana a prescindere dal trattamento.

Un uomo con la tendenza ad ingigantire i propri meriti, una cinica svalutazione degli impegni morali, convinto che il mondo sia egoista, può inconsciamente scegliere una donna con una profonda fede nei valori etici e una profonda ammirazione di tali valori negli altri. Nell'essere attratto da una donna del genere ed essere tentato di calpestarne i valori, come effetto della coazione a ripetere dei suoi conflitti narcisistici, egli può però anche mettere in atto l'inconscia speranza che ella trionfi moralmente sul suo cinismo. Così, i tentativi di guarigione possono svilupparsi dall'ideale dell'Io di una coppia e dai conflitti inconsci passati.