mercoledì 6 aprile 2011
- 19 giorni all'arrivo della nostra piccolina!
alle
17:24
0
commenti
Etichette: AMORE, GRAVIDANZA, IO, NOI, relazioni
giovedì 28 gennaio 2010
PICCOLI BACI
...
...
...
Così, senza pensare ciò che mi colpisce
alle
14:46
0
commenti
Etichette: IO, relazioni, RIFLESSIONE
lunedì 14 settembre 2009
Io e Annie...
« Dopodiché si fece molto tardi, dovevamo scappare tutt'e due. Ma era stato grandioso rivedere Annie, no? Mi resi conto che donna fantastica era – e di quanto fosse divertente solo conoscerla… e io pensai a quella vecchia barzelletta, sapete… quella dove uno va da uno psichiatra e dice:
"Dottore, mio fratello è pazzo. Crede di essere una gallina."
E il dottore gli dice: "Perché non lo interna?"
E quello risponde: "E poi a me le uova chi me le fa?"
Be', credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti uomo-donna. E cioè che sono assolutamente irrazionali e pazzi e assurdi e… ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova. »
(Alvy/Woody Allen)
alle
17:19
2
commenti
Etichette: AMORE, CINEMA, CITAZIONI, FILM, relazioni, RIFLESSIONE
lunedì 29 dicembre 2008
martedì 22 luglio 2008
MEDIAZIONE

Questo non significa cominciare a stipulare accordi per la vita, ma iniziare a risolverne alcuni piccoli.
La soluzione, a volte, è la possibilità stessa di continuare un dialogo tra persone che non sapevano ascoltarsi, oanche riaccenderne la voglia per trovare nuovi accordi. Ma perchè questo possa accadere il percorso può essere molto faticoso, perchè si richiede alle parti in conflitto di fare a meno della violenza ( tutte le varie forme di violenza) di abituarsi a gestire il conflitto, di trovare soluzioni rispettose dei diversi bisogni e necessità, compresa quella dell'autonomia.

Allora quando si assume questo modo di convivere nel conflitto, non si vince più l'uno contro l'altro, ma nel conflitto si vince insieme o si perde insieme. E' intravedere un nuovo modo di convivenza a cui tendere, che ha più il sapore del futuro che del passato.
La mediazione è facilitare tutto ciò evitando di essere trascinati dalla apparente ipocrisia di una pace che non regge o da quella razionalità su cui si basano i rapporti di forza che comunque non risolvono i problemi.
Mediare non è sostituirsi alle parti, ma favorire l'ascolto, il dialogo,
il riconoscimento dell'altro come valido interlocutore, il suo rispetto.
E' anche trovare soluzioni inaspettate a partire dalle piccole cose del quotidiano. E' progettare un futuro e quindi sperare nella creatività, nell'innovazione, nel cambiamento della relazione.
Mentre si sta nel conflitto si può impiegare utilmente il tempo ad ascoltare:; non è sola audizione, ma provare a sentire come sente l'altro, magari sviluppando anche empatia, ossia mettendosi nei panni dell'altro per riuscire a vederele cose dal suo punto di vista, così come le vive e ne parla. Ascoltare vuol dire anche accogliere i sentimenti dell'altro, sentirsi abbastanza forte da poterci permettere di farlo senz co-fonderci.
Ascoltarci è fondamentale per trovare soluzioni al conflitto. A volte i conflitti si sviluppano anche in forme violente perchè si reclama un ascolto dell'altro che non vi è mai stato.
... qualcosa in più che mi fa riflettere...
alle
22:31
0
commenti