THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

giovedì 26 giugno 2008

sculture di granito rosa - 1° parte

Arrampicarsi su quelle sculture di granito rosa...
quanto tempo è passato.
Cala Croce, la piccola cala guardiana dei suoi ricordi.
Il mare verde e trasparente penetrato da lame verticali di luce estiva,
le illumina gli occhi mentre in sereno silenzio osserva i monumenti naturali di colore rosa, modellati con perfetta maestria dal mare e dal vento.
Il cielo è blu cobalto e una leggera brezza marina le solletica il naso.
Tutto è salmastro, il colore brillante, quel rosa misto a pagliuzze di color oro e argento, il profumo della roccia riscaldata dal sole...
Il desiderio di riappoggiare le sue dita su quelle pareti rosate, ruvide, ma floride di appigli, scivola come una goccia d'acqua lungo la sua spina dorsale, facendole quasi tremare le gambe.
Lentamente si avvicina lì dove s'arrampicano gli aromi salmastri speziati di liquirizia e d'origano selvatico.
I piedi e le mani di Sara sono nude, vuole toccare, accarezzare, aggrapparsi, sudare, montare...
Alza il volto verso l'alto, la vetta sembra lontana ma non impossibile.
Il silenzio è cullato dalla delicata risacca del mare.
Ci sono solo loro, lei e la natura.
Vuole provarci ancora, ha aspettato tanto tempo prima che ciò potesse riaccadare.
Gli va incontro, salta da uno scoglio all'altro con tale leggerezza che sembra quasi che possa prendere il volo e che niente possa fermarla.
E'una farfalla bramosa di nettere che con abilità si sposta da un fiore all'altro.
Le dita dei piedi si aggrappano, aderendo perfettamente alle forme scultoree dei massi.
Sente i suoi muscoli caricarsi di energia, pronti a dare lo slancio giusto per affrontare un'altra presa. Le gambe sono toniche eccitate dallo sforzo.
Le dita si insinuano nelle piccole fessure della parete rosa, maniglie a cui tenersi per continuare la sua arrampicata.
Il desiderio è forte ma nello stesso tempo vuole godersi ciò che accompagna la sua salita.
Momento di arresto. Vuole guardare. Il vento le ha schiarito i pensieri, il respiro è veloce.
Appoggia il corpo sul granito, il suo petto sfiora la calda trama rocciosa.
Un calore così intenso che entra fin sotto la pelle.Il sudore si asciuga.
Il mare da basso come un'amante l'abbraccia.
Se ancora non aveva perso definitivamente la testa, la vista di quello sguardo liquido la riempie di passione.
Ogni volta la stessa paasione è un nuovo sapore.
Senza neanche rendersene conto è arrivata in alto sollevata dal suo piacere.
Si guarda intorno, sono solo loro.
Lei e la natura.
E' arrivata li' dove nulla l' aspettava e il vento fischia nelle orecchie più forte e sembra volerle urlare qualcosa...
e poi...

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