THERE IS ALWAYS HOPE

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"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

sabato 2 febbraio 2008

UN TOPOLINO DA OSCAR

E' genovese l'autore degli storyboard di "Ratatouille", il cartoon con cinque nomination
"Un eroe che è riuscito a realizzare il suo sogno impossibile, un po' come me"
Remy, il topolino da Oscar
e la favola di Enrico Casarosa
Il disegnatore ha 37 anni, ha studiato a Milano e New York e ora è alla Pixar a San Francisco
"Prossimo progetto: un vecchietto settantenne che vive avventure alla Indiana Jones"
di ALESSANDRA VITALI
"NEGLI studios Pixar-Disney si dice che non si lavora per la statuetta. Ma non è del tutto vero...". Inutile fare i modesti di fronte a cinque nomination all'Oscar, quelle ricevute da Ratatouille, il lungometraggio animato che ha sbancato i botteghini di mezzo mondo fin dalla sua uscita negli Stati Uniti, lo scorso giugno. Un successo (ha incassato oltre 600 milioni di dollari) che l'Academy non poteva ignorare: ed ecco che la storia di Remy, topo di campagna con l'animo del gourmet che riesce a diventare chef a Parigi, si è ritrovata candidata all'Oscar come miglior film d'animazione (categoria per la quale ha già vinto un Golden Globe), per la colonna sonora, l'editing sonoro, il mixing audio, la sceneggiatura originale.

Un successo dovuto anche a un talento italiano: il creatore dello storyboard si chiama Enrico Casarosa, ha 37 anni ed è nato a Genova. Cresciuto a manga, ha studiato all'Istituto europeo di Design di Milano, a New York, dopo alcune esperienze in diversi studios è stato chiamato a San Francisco dalla Pixar proprio per dare a Ratatouille un tocco "europeo". Ed è tornato in Italia per l'uscita del film in dvd e Blu-Ray (dal 13 febbraio). Nel dvd (oltre ai contenuti speciali), una sorpresa: Il tuo amico topo, cortometraggio inedito in 2D in cui Remy e suo fratello Emile raccontano la storia della loro specie, nella speranza che topi e uomini possano convivere in armonia. Nella versione Blu-Ray invece ci sono ricette vere - come la mitica ratatouille - e improbabili, come l'insalata di piranha o le formiche à la mode.

Casarosa, cominciamo dalla fine: come si è sentito di fronte a cinque nomination?
"Siamo stati tutti contenti, soprattutto di quella per la sceneggiatura, la più significativa per qualsiasi film, non solo per i cartoon. L'idea ci è venuta pensando a un pesce fuor d'acqua più fuor d'acqua possibile, come un topo chef: la cucina è l'ultimo posto in cui vorresti incontrare un topo, ed è anche un sogno impossibile per qualsiasi animale".

Come avete fatto a rendere simpatico un animale detestato da molti?
"Come prima cosa, abbiamo cercato 'tecnicamente' di renderlo carino, valorizzando alcuni elementi come gli occhi, lo sguardo, il naso. Anche il colore: un bel viola, invece che un grigio, può fare la differenza".

Settantaduemila disegni, circa cento board al giorno: come fate a produrre a questo ritmo?
"Lo storyboard realizzato con carta e matita, per intenderci quello inventato da Disney nel 1930 per Biancaneve, non si usa quasi più. Si disegna al pc, direttamente sullo schermo, con la penna elettrica. Quel che conta è la velocità dell'esecuzione e la collaborazione con il regista, che dev'essere aperto alle nostre idee. Una su venti, di quelle che propongo, passa. Ed è un gran piacere".

E qualche volta nascondete nei disegni piccoli dettagli, diciamo così, "personali"...
"E' vero. In Ratatouille, oltre a personaggi di film precedenti, come Toy Story e Gli incredibili, c'è anche una bottiglia di vino con l'etichetta a mio nome".

Prossimo personaggio?
"Un vecchietto settantenne protagonista di una storia avventurosa alla Indiana Jones. Sarà il protagonista del film Up, in uscita nel 2009".

Quindi ha già dimenticato Remy.
"Assolutamente no. E' rimasto dentro di me. E' un eroe inusuale che non teme di cercare un sogno impossibile. Un po' come un genovese che voleva fare l'animatore oltreoceano...".

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