THERE IS ALWAYS HOPE

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"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

venerdì 22 febbraio 2008

PIETRE DI FUOCO - ETNA

A maggio del 2007, nel pieno del mio dolore scendevo insieme a Sisina Augusta in Sicilia, a Catania. La meta era l'Etna, lì volevo e abbiamo girato per due ore le immagini per il nostro video. La ricordo come una giornata molto particolare. Alle 9.00 eravamo già a quota 2000, c'era la neve e molto vento.
Sisina ha ballato come se niente fosse. Eravamo tutti rapiti dall'energia del mio vulcano e dalla potenza della natura. La maestra ha ballato a piedi nudi, Lidia l'ammirava così come le guardi forestali. Lorenzo seguiva e fotografava ogni cosa. Io invece ho seguito Sisina con la mente, con gli occhi, ballando insieme a lei. La telecamera era quasi invisibile. Mia nonna era con noi, strabiliata da tutto
ciò che sua nipote stava facendo. Il suo cuore era lacrimante ma in fondo credo, felice di essere con me. Ho tolto le scarpe anch'io volevo sapere e portare nel mio cuore la sensazione di calore che la Terra nera trasmette.

Questo doveva essere l'ultimo episodio o stagione del mio progetto IN_Tempo.
L'Etna doveva essere il Kairos.

Quell'idea iniziale l'ho messa da parte...
Fino ad ieri non riuscivo neanche a guardare le immagini, troppi ricordi che ho preferito tenere lontani.

Oggi ha preso un'altra forma, più breve ma molto intensa. Questo video (che ancora non è proprio finito) è il mio omaggio alla "montagna".
Tiziana

1 commento:

Anonimo ha detto...

Curiosa coincidenza...ho riletto stamattina le tue parole di qualche tempo fa, quando avevi abandonato kairos...ed ho pensato di scriverti, poi ho trovato il tuo messaggio sul forum e qundi le mie riflessioni arrivano un po' tardi.

un abbraccio, m.

Forse, dico forse, ma non ne sono troppo sicuro, il tempo opportuno è fatto proprio di quella sofferenza, di quel dolore, che annichilisce, depaupera, sfinisce, però necessaria…forse perché proprio il tempo opportuno del cambiamento, della crescita, della rinascita, si annuncia come una gran fitta al cuore, una stretta allo stomaco, un rifiuto verso tutti e tutto. Tanto spaventa, tanto intimorisce. Non lo decidiamo noi quando debba arrivare, però arriva e non è mai come ce lo saremmo immaginati. Sì, perchè kairos fa sognare, ti spinge in alto, e sei convinto di poterlo dominare…ma il tempo è tempo e spesso assume proprio le forme contrarie, opposte, a quelle dei nostri sogni e desideri… è un po’ come un amore che finisce, una piccola morte, un lutto nel cuore, e in questo caso l’attesa diventa doverosa, serena, rassegnata. Attendi.

Marco (chi?)