THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

venerdì 11 settembre 2009

un viaggio solitario 3

Anche questa sera Morfeo sceglie di non farmi compagnia, vuole che ricordi, desidera leggermi.
Vuole svuotare la mia testa dai momenti ospedalieri di queste due settimane...
E allora io, anche questa notte ci provo. Poi arriverà il momento del sonno.

Il suono è uno e uno solo, acqua e vento.
Il tempo passa a tratti veloci e a tratti lento...
E nella memoria del momento tutti gli spazi vengono rivisti...
Liberi !
L'inizio è una danza di gesti, movimeni, sguardi, parole dette e parole non dette. Per capire e non capire. Il regista osserva la scena ed assegna discretamente i ruoli e le parti senza che gli altri se ne accorgono, di fatto è sempre lui che tiene il timone.
Il capitano.
Navigano di giorno, navigano all'alba, dormono in baia... come meglio viene. Si fermano e ripartono secondo le esigenze, la stanchezza, la fame... i desideri.
Liberi !
Sono venuti lì da soli, per motivi diversi... per riposarsi, per imparare, per nuotare, per amicizia, per amore, per riincontrarsi, per il mare, per tranquillità, per sognare, per innamorarsi, per divertirsi...Le ragioni del viaggio per alcuni sono evidenti ed in altri no, ma è così importante conoscerle?
Nel frattempo i quattordici metri di barca si allungano, si allargano, si dilatano, perchè il confine non sono più i parabordi, la prua o la poppa, tutto si mischia ed il bianco dello scafo si confonde con la schiuma dell' acqua. Lo spazio diventa infinito e guardando l'orizzonte si vede solo il mare ed il cielo che sotto il calore del sole diventano un tutt' uno.
Libera!
Libera in mezzo al mare e portata via dal vento, il sole mi bacia.
La luna mi illumina e I delfini mi emozionano mi svegliano mi aprono il cuore. Una lacrima scende, mi chiedo, chissà dov'è. Non lo so.
I capelli sono legati in un ridicolo turbante bianco. Voglio leggere, mi ritiro nella mia stanza, la prua.
Il fiocco aperto, gonfio di vento mi regala la sua ombra. Voglio leggere, ma non si può.
Io in realtà voglio guardare.
Solo guardare e perdermi in questo infinito.
E allora ecco che spruzzi e onde diventano altalena. Arrivano da dietro, alte, giocose. Dolcemente le sento passare sotto di noi. Una piccola accelerazione e poi giù, ancora tra due onde. Il viaggio continua . 40 nodi di vento. Questa è magia! questa è la mia prima e seria bolina.
La barca sembra quasi una pedana di corpo libero, ognuno volteggia come meglio può tra randa, tender e cime.
Equilibrio sempre e solo equilibrio.
Grande insegnamento,
sempre e solo equilibrio.
Scelte.

liberi!
E così navigano a vela il vento è uno dell'equipaggio , tra una baia e l'altra, tra uno scoglio e l'altro, tra una distesa di acqua ed un'altra. Passano per luoghi ameni e familiari.
Da atene fino in Turchia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

Perche non:)