THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

martedì 4 marzo 2008

IN QUESTI GIORNI...

Episodi spiacevoli mi hanno messo leggermente kO.

L'arrivismo e la paura di ammettere i propri errori o semplcemente l'incapacità di mettersi in discussione, danno la "possibilità" ad alcune persone di oltrepassare il limite dell'educazione.
In questi giorni mi è successo questo, purtoppo ho dovuto confrontarmi con una persona di tali maniere.
La rabbia nei suoi occhi era tagliente e ingovernabile, le sue parole, lame affilate che penetravo nella mia carne e nelle molli pieghe del mio cervello. Mi ha portato solo a difendermi senza capire bene il perchè di un attacco così assurdo. Insulti che che oltrepassavano la mia professionalità, andavano a mirare la mia persona. Il lavoro era finito, tutto ok, montato in meno giorni previsti. Mancava soltanto l'audio definitivo e l'audio inglese di due clip in un montato di 15 minuti.
Tutto è iniziato giovedì con parole come:" tu sei un semplice tecnico e io colei che cura forma e contenuto.
Lì dove c'è l'errore tecnico non è di mia competenza... quindi è colpa tua!" Il mio errore era di non sapere, perchè non ci è mai stato comunicato, come "spacchettare" l'audio in dolby. I primi insulti son volati e i primi richiami per lei sono arrivati: "Ok, ma non ti puoi fermare al fatto tecnico... la logica di questo posto è quello di risolvere i problemi quando ce ne sono e di collaborare alla riuscita del prodotto".

L'esser stata ripresa per un piccolo errore di "entrambe" l'ha mandata su tutte le furie.
Probabilmente, poteva anche avere "in parte ragione" sottolineandomi una mia dimenticanza (ma errare è umano anche se in realtà non è proprio mio l'errore,ma sorvolo).
Le sue modalità verbali e comportamentali l'hanno però inesorabilmente portata dalla parte del torto comportandosi lei da GRAN CIALTRONA, scadendo in quella mancanza di professionalità che tanto mi inputava. Il nostro urlante e scalpitante litigio si è svolto definitivamente venerdì (giorno in cui dovevo essere contenta per la proiezione di Pietre di Fuoco). In pochi minuti è stata proclamata la dichiarazione di entrambe di non volere più lavorare insieme. Il finale è stato di fuoco, la maleducata è stata buttata fuori dalla sala di montaggio da parte mia e visto che sosteneva che anche altri si lamentavano di me, l'ho obbligata a cercare con me la verità nei nostri colleghi.
Si è "rifiutata" dicendomi che dovevo farmi solo un esame di coscienza, ma in realtà data la mia incazzatura le è andata anche bene visto che era ora di pranzo.
Si è evitata un ulteriore figura di merda!
Io non ho proprio voglia di lavorare con persone del genere che credono di essere principesse e invece son le prime cafone e maleducate.

La cosa più triste è stato considerare con delusione e dispiacere, di aver dato la mia fiducia in questi mesi a questa persona che lavora con noi non da tanto, senza aver capito realmente di che sostanza ella fosse. Non proprio amiche ma, una persona con cui chiaccherare e ridere ogni tanto e con cui instaurare un rapposrto d'amicizia in futuro.
Di sicuro ciò non avverrà più.
Lei non mi saluta io neanche. La sua presunzione di sicuro non la porterà a chiedermi scusa per le sue assurde modalità, e io di certo, per la prima volta non mi metto a capire il perchè' una persona possa comportasi in tale maniera. L'educazione o la si possiede o non la si impara facilmete.
Un ulteriore lezione che mi porta ancora di più a modificare il mio modo di essere.

In più di dieci anni di lavoro, NON MI è Mai CAPITATA UNA COSA DEL GENERE.
Io ho lo schifo!

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