THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

venerdì 9 ottobre 2009

Oggi non passa

Oggi proprio non passa. Sarà la giornata uggiosa?uggioso è il mio umore. Giornata di Tac, liquido di contrasto rosa. Sensazioni di bruciore, autocombustione. Sala d'attesa, grande cucina. Gli ingredienti? Visi e umori, io sono uno di questi ingredienti. Aspetto e non so neanche io cosa sto per affrontare. Anziani che mi parlano mi raccontano. Ci unisce il dolore, ci uniscono i punti di domanda. Crollano le barriere dell'età. Siamo in quel momento una categoria, siamo i malati, i ricoverati. Pigiami o camicie da notte azzurri, vestaglie blu, la divisa del malato. Facce di tutti i colori, visi che non vedono l'ora che tutto finisca ma c'è anche chi mi esprime rassegnazione.

E io? Non so, sono qui, è un dato di fatto.
Si sdrai. Mi sdraio. Faccia un respiro e trattenga l'aria. Eseguo e immagino il mio addome, cosa staranno vedendo?
Faccia un bel respiro e trattenga l'aria.
Faccio il bel respiro e trattengo l'aria. Il liquido entra nelle vene. Sento calore. È tutto velocissimo. Riesco a immaginare e quindi vedere il liquido rosa che ha la velocità di una cascata.
Brucia.
Brucia, mi sentite?
Un calore insopportabile che entra dal braccio destro, attraversa l'addome fino ad arrivare ai genitali. Brucia, mi sentite?
Faccia un bel respiro e trattenga l'aria. La voce è metallica, è una registrazione.
Signora abbiamo finito. Io non mi reggo in piedi. Ho avuto paura. Cosa stiamo cercando?
Cosa sto cercando?

2 commenti:

lindifferent ha detto...

le persone che ti stanno a cuore

e sta cosa dei cicli del sonno
mi stan facendo un poco inquietare mi stan facendo
che mi sveglio a ciclo discontinuo
oggi stamani
vabè per pisciare
ma alle cinque e mezza
che poi la sveglia diceva sei e mezza
ma era sbagliata
e minchia che buio che fa alle sei e mezza mi son detto
ma erano le cinque e mezza
e mi son messo su il tè
e ho guardato l’orologio per prendere il tempo
che il tempo giusto son cinque minuti per un buon tè
e minchia mi son detto son le cinque e mezza
mica le sei e mezza
e che minchia e minchia mi son detto
che minchia mica che sto divenendo insonne
che ci manca solo questo mi manca minchia
(la parola chiave in questa poesia è minchia)
comunque
ho messo su il battiato
che quando ti svegli alle cinque e mezza
pensando che siano le sei e mezza
ma avevi messo la sveglia alle sette e mezza
(meglio precisare)
quindi ti sei giuocato due ore nette
e allora lì sì
è il battiato
ci vuole il battiato
ti spari un platinum collescion del battiato (vol. 1)
bevi il tuo tè piano piano
e intanto pensi alle persone che ti stanno a cuore
gli mandi dei pensierini mattutini
in ordine alfabetico
loro dormono quasi tutte adesso
le persone che ti stanno a cuore
loro hanno le sveglie mattutine che funzionano speriamo
gli mandi i pensierini
che l’aria mattutina è più rarefatta
e i pensierini volano minchia e li raggiungono nei loro lettini
e gli entrano dentro le orecchie nei nasi
magari anche negl’ altri buchi
e così loro si svegliano
con la sensazione bella
di avere bevuto un tè al limone con franco battiato
minchia battiato la mattina
quando è così notte
checcazzo di freddo di settembre
di battiato che ne dice una più pazzesca dell’altra
è la follia
ma con stile

CT ha detto...

Anche se non so chi sei, Ti ringrazio per il post che mi hai lasciato... In quell'ora, questa notte, anche io soffrivo di insonnia. Mi ha fatto molto piacere leggerti.