tanti umori che vanno e vengono...
uno in particolare mi colpisce, la malinconia.
Vorrei un abbraccio.
Vorrei essere avvolta dal calore di due braccia, affondare il viso nel profumo della pelle.
Baciare.
e invece...
accarezzo il mio cane, che un bacino me lo regala sempre.
passa il tempo passano i mesi...
la ferita pian piano si chiude, ma il dolore ancora lo sento.
La pelle è sottile e trasparente, delicata.
Se appoggi il dito in superficie non sento, se affondi urlo.
Quale miglior liberazione... Urlare, poi rannicchiarti, abbracciare le tue gambe e chiudere gli occhi. Tutto scorre, i pensieri diventano liquidi. Scorrono tra le pieghe del cervello andando a trovare altri spazi e forme. Lo stomaco si scioglie. Il flusso riprende. Le mani non sono più fredde.
Baciami, bacia le mie labbra, il mio collo, il mio cuore.
Dove mi stai portando? In quale mondo confuso mi vuoi far vivere?
Ieri ho visto Viola, ora ha quasi un mese.
Mi sono emozionata.
...
Oggi non va...
NOn succede niente.
Voglio la scossa.
martedì 20 novembre 2007
Urlare
alle 18:35
Etichette: IO, SCRITTURA SELVAGGIA
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