THERE IS ALWAYS HOPE

THERE IS ALWAYS HOPE
"Prendete una sedia e sistematevi sull'orlo del precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi"
Francis Scott Fitzgerald

mercoledì 30 settembre 2009

voglio USCIRE!

OGGI è un mese che sono chiusa in casa, sottoposta a cure mediche e in attesa di riprendere al 100% le energie... in attesa di sapere che c'è solo quello diagnosticato e non di più.
ESAMI SU ESAMI.
NOn vedo l'ora di andare a fare una passeggiata fuori città senza paura del crollo fisico.

mercoledì 23 settembre 2009

approfondimenti sull'essere umano NARCISISTA

Gli psicoanalisti definiscono narcisistiche le personalità organizzate intorno al mantenimento della propria autostima tramite le conferme provenienti dall'esterno. Tutti noi siamo in una certa misura suscettibili circa la nostra identità personale e il nostro valore e cerchiamo di vivere in modo da sentirci bene con noi stessi. Il nostro orgoglio viene aumentato dall'approvazione e ferito dalla disapprovazione. In alcuni di noi la continua ricerca di "rifornimenti narcisistici", o sostegni dell'autostima, eclissa talmente ogni altra questione da farci apparire eccessivamente concentrati su noi stessi.

Il narcisismo, normale o patologico, è un argomento cui Freud (1914b) ha prestato un'attenzione ricorrente. Egli trasse il termine dal mito greco di Narciso, il giovane innamorato del proprio riflesso nell'acqua, che morì per un desiderio che la sua immagine non poteva soddisfare. Freud però aveva poco da dire sulla terapia di coloro in cui le preoccupazioni narcisistiche hanno un ruolo centrale.

Si è notato che alcune persone hanno problemi di autostima che non possono essere spiegati unicamente in termini di pulsioni e conflitti inconsci e che, di conseguenza, sono difficili da trattare facendo riferimento a modelli di terapia basati sul conflitto. All'esperienza di tali persone sembra adattarsi meglio un modello di deficit: nella loro vita interiore manca qualcosa.

La persona narcisista ha talmente bisogno di oggetti-sè da far impallidire gli altri aspetti del rapporto. Dunque, il costo più pesante di un orientamento narcisistico è l'arresto dello sviluppo della capacità di amare. Il bisogno soverchiante di essere rassicurati del proprio valore toglie ogni energia per gli altri, tranne che nella loro funzione di oggetti-sè ed estensioni narcisistiche. Il narcisista invia dunque agli amici e ai familiari messaggi ambigui: il suo bisogno degli altri è profondo, ma il suo amore per loro è superficiale.

Molti analisti sono convinti che alcune persone si comportano in questo modo perchè a loro volta sono state usate come appendici narcisistiche. E' possibile che i pazienti narcisisti abbiano avuto un'importanza centrale per i genitori o altre figure di accudimento non per quel che erano veramente ma per la funzione che svolgevano. Tale messaggio fa si che il bambino creda che se vengono scoperti i suoi sentimenti reali verrà rifiutato o umiliato. Questa situazione favorisce lo sviluppo di quello che Winnicott (1960a) ha chimato "falso Sè", e cioè la presentazione di quegli aspetti che conosciamo come accettabili.

Un altro aspetto caratteristico dell'educazione di persone che diventano narcisiste è un'atmosfera familiare di continua valutazione. Se sul figlio sono investite aspettative vitali per la propria autostima, ogni volta che le deluderà sarà direttamente o indirettamente criticato. L'atmosfera valutativa di orgoglio e plauso costanti è ugualmente dannosa per lo sviluppo di un'autostima realistica.

Una possibile conseguenza del perfezionismo dei narcisisti è il tentativo di evitare ogni sentimento e azione che esprima la consapevolezza sia della fallibilità personale sia di una realistica dipendenza dagli altri. In particolare, i narcisisti tendono a denegare rimorso e gratitudine. Il rimorso per un proprio errore o un'offesa arrecata implica l'ammissione di un difetto; provare gratitudine per l'aiuto offerto da qualcuno vuol dire riconoscere il proprio bisogno. Poichè la persona narcisista tenta di edificare un senso di sè positivo sull'illusione di non avere nè difetti nè bisogni, teme che l'ammissione di un senso di colpa o di dipendenza tradisca qualcosa di vergognosamente inaccettabile. Scuse sincere e ringraziamenti sentiti saranno quindi rigorosamente evitati o gravemente compromessi nella persona narcisista, con grande impoverimento delle loro relazioni con gli altri.

I narcisisti non ammettono i propri errori e cercano di nasconderli a chi potrebbe scoprirli. I narcisisti si vergognano profondamente di chiedere qualcosa, perchè pensano che ammettere un bisogno denunci un difetto di Sè. Di conseguenza, si trovano in situazioni interpersonali in cui sono profondamente infelici perchè l'altra persona non riesce ad intuire con facilità i loro bisogni e a offrire ciò che vogliono senza che debbano sottoporsi a quella che vivono come l'umiliazione di chiedere.

La risonanza edipica di ogni relazione d'amore fa si che la personalità narcisistica tenti inconsciamente di instaurare una relazione dominata dall'aggressitvità quanto o più che dall'amore, a causa della profonda frustrazione o del risentimento del passato, un passato che nella fantasia dovrebbe essere magicamente superato dalla gratificazione sessuale offerta dal nuovo oggetto. I pazienti narcisisti mostrano una paura inconscia dell'oggetto d'amore, correlata all'aggressività proiettata, e anche una particolare assenza di libertà interna di interessarsi alla personalità dell'altro. La loro eccitazione sessuale è dominata dal profondo risentimento per ciò che viene vissuto come un intenzionale e provocatorio rifiuto della gratificazione primaria; dall'ingordigia, dall'avidità e dalla speranza di appropriarsi di ciò che venne rifiutato nel passato, per eliminarne il desiderio.

Per il partner narcisista la vita va avanti nell'isolamento; la dipendenza dall'altro è temuta in quanto rappresenta il riconoscimento sia dell'invidia che della gratitudine per la dipendenza stessa. La dipendenza è sostituita da un atteggiamento richiedente, che si ritiene pienamente giustificato, e dalla frustrazione quando le richieste non vengono soddisfatte. Si accumulano risentimenti che è difficile mettere da parte.

L'assenza di valori comuni preclude la possibilità di aprire un'area di interessi nuovi che possa offrire una nuova visione del mondo e delle relazioni. L'assenza di curiosità per l'altro sbarra la porta alla comprensione della vita del partner. Le fonti di gratificazione mancano e l'incapacità di contenere la rabbia, la frustrazione cronica e il senso di essere imprigionati dalla relazione finiscono con il prevalere, insieme all'attivazione di conflitti inconsci del passato e all'esplodere della frustrazione de dell'aggressività nella relazione intima della coppia.

In ambito sessuale, l'invidia inconscia dell'altro trasforma l'idealizzazione del suo corpo in svalutazione; alimenta la trasformazione della gratificazione sessuale nel sentimento di essere riusciti ad invadere e incorporare l'altro.

Ci si può chiedere se le personalità narcisiste possano amare solo se stesse. Come ha osservato van der Waals, non è che il narcisista ami solo se stesso e nessun altro: egli ama male se stesso come ama male gli altri.

Nell'esame delle dinamiche sottostanti è di centrale importanza l'invidia preedipica, cioè una specifica forma di rabbia e di risentimento contro un oggetto di cui si ha bisogno ma che viene vissuto come frustrante o rifiutante. La cosa desiderata diventa così anche forma di sofferenza. Per reagire a questa sofferenza si sviluppa un desiderio cosciente o inconscio di distruggere, di sciupare e di prendersi con la forza ciò che viene rifiutato. La tragedia sta nel fatto che l'appropriarsi in modo rabbioso e avido di ciò che viene negato non porta alla soddisfazione, perchè l'odio per ciò che si desidera sciupa ciò che viene incorporato, e il soggetto finisce sempre per sentirsi vuoto e frustrato. Nello stesso tempo, dato che la bontà di ciò che l'altro ha da offrire è fonte d'invidia, la dipendenza da un oggetto d'amore diventa impossibile e deve essere negata. La personalità narcisistica ha bisogno di essere ammirata piuttosto che amata.

Essi vivono la normale reciprocità di relazioni umana come uno sfruttamento e un'invasione. Non possono provare gratitudine per ciò che ricevono dagli altri, di cui possono invidiare la capacità di dare liberamente. La svalutazione degli altri, di contro, soffre di un desiderio di trasformare simbolicamente tutto l'amore e tutti i valori in escrementi.

Il bisogno di distruggere la coppia deriva da un'aggressività primitiva contro la coppia edipica. Questi conflitti inconsci possono essere portati alla patologia dalla relazione madre-bambino. L'aggressione provocata, innescata o rinforzata da una madre fredda e rifiutante, da una trascuratezza grave, precoce o cronica, da una madre dimentica dei bisogni emotivi e della vita interiore del figlio; un rinforzo secondario tramite i conflitti con il padre ( o l'assenza di una disponibilità da parte del padre ) possono indurre invidia e odio intensi verso la madre. L'odio per le donne e l'invidia per esse possono diventare un potente motore inconscio che intensifica i conflitti edipici. Questi uomini odiano inconsciamente la donna desiderata.

Benchè alle volte tende a prelevare la noia sessuale, alcuni continuano a utilizzare gli incontri sessuali per agire l'intensa ambivalenza nei confronti delle donne, di vendetta sadica e anche di complulsiva ripetizione masochistica causata dalla madre. La sindrome di Don Giovanni riflette un ampio spettro di patologia narcisistica maschile: a uno degli estremi può essere un uomo che ha un disperato bisogno di sedurre le donne e viene trascinato in una relazione sessuale che finisce per frustrare ed umiliare la donna del momento; la seduzione è conscia, aggressiva, manipolatoria e abbandonare la donna è un piacevole sollievo. Oppure, l'intensa ricerca compulsiva di nuove avventure può nascere da un'idealizzazione della donna e dal desiderio di trovarne una che non lo deluda.

Un altro sintomo è l'assenza significativa della capacità di gelosia., che spesso indica l'inabilità di provare un sufficiente interesse per l'altro e che rende irrilevante l'infedeltà. Paradossalmente, però, la gelosia può emergere a posteriori. Un alto livello di gelosia può riflettere la ferita narcisista che il paziente sperimenta quando il partner lo abbandona per qualcun altro. Sensazione particolarmente violenta quanto più il partner era stato trattato prima con disprezzo o trascurato. La gelosia che nasce da un tradimento può innescare un desiderio di vendetta.

Questi individui sono paralizzati dall'incapacità di valutare in profondità l'altra persona. Le qualità "ideali" del partner possono venire svalutate, a causa dell'invidia inconscia, mentre la realtà della personalità del partner può essere vissuta come un'invasione, una costrizione, un'imposizione che il paziente interpreta come sfruttamento.

Nella sfera sessuale, a volte, la reciproca esperienza di eccitazone sessuale e di orgasmo viene vissuta e comunicata come ricerca di fusione, di perdono, di dipendenza ed espressione di gratitudine e di amore oltre che di ricerca del piacere. Allora su questi incontri può cristallizzarsi qualche speranza.

Molti pazienti narcisisti devono sperimentare il fallimento di ripetute idealizzazioni di relazioni amorose prima di preoccuparsi per se stessi tanto da essere motivati al trattamento.

Il miglioramento è caratterizzato da una profonda sofferenza, durante la quale il paziente può riconoscere ed elaborare l'aggressività, il desiderio di contrastarne gli effetti e di riparare al danno commesso e subito. Questi processi possono avvenire anche nella vita quotidiana a prescindere dal trattamento.

Un uomo con la tendenza ad ingigantire i propri meriti, una cinica svalutazione degli impegni morali, convinto che il mondo sia egoista, può inconsciamente scegliere una donna con una profonda fede nei valori etici e una profonda ammirazione di tali valori negli altri. Nell'essere attratto da una donna del genere ed essere tentato di calpestarne i valori, come effetto della coazione a ripetere dei suoi conflitti narcisistici, egli può però anche mettere in atto l'inconscia speranza che ella trionfi moralmente sul suo cinismo. Così, i tentativi di guarigione possono svilupparsi dall'ideale dell'Io di una coppia e dai conflitti inconsci passati.